Legislatura: 17Seduta di annuncio: 29 del 05/06/2013
Primo firmatario: GRIMOLDI PAOLO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 05/06/2013
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 05/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 15/11/2013 BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/11/2013
CONCLUSO IL 15/11/2013
GRIMOLDI. —
Al Ministro dell'interno
. — Per sapere – premesso che:
nel nord la maggior parte dei vigili del fuoco sono volontari;
difatti, molti distaccamenti dei vigili del fuoco in questa parte del Paese garantiscono il servizio di emergenza grazie ai vigili del fuoco volontari;
i vigili del fuoco volontari vengono formati attraverso dei corsi della durata di 120 ore;
la carenza di tali corsi compromette l'attività dei distaccamenti, che rischiano quindi di chiudere in mancanza di vigili del fuoco volontari formati;
l'eventuale problema dei costi di questi corsi di preparazione può essere risolto attraverso l'organizzazione dei corsi direttamente presso i distaccamenti volontari, attraverso idonea garanzia e responsabilità del comandante dei vigili del fuoco volontari di ciascun distaccamento e successivo esame presso il comando provinciale –:
se il Ministro non ritenga opportuno salvaguardare i distaccamenti dei vigili del fuoco volontari attraverso la promozione dei corsi formativi di 120 ore rivolti ai vigili del fuoco volontari. (4-00716)
Risposta. — Fin dalla sua istituzione, nel 1941, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco è composto sia da personale permanente che volontario. A differenza di quello permanente, il personale volontario non è vincolato da un rapporto di impiego con l'amministrazione ed è chiamato a svolgere i propri compiti temporaneamente, secondo quanto indicato dal Capo II del decreto legislativo n. 139 del 2006.
La diversità delle tradizioni locali ha determinato una diffusione disomogenea dei distaccamenti volontari dei vigili del fuoco sul territorio; in base a una recente ricognizione, infatti, nelle regioni del nord se ne contano 233 – con un'elevata concentrazione nelle province di Torino, Belluno e Cuneo – e dunque oltre il 70 per cento rispetto al totale dei 326 presenti sull'intero territorio nazionale. Nel corso del 2012, i 233 distaccamenti volontari hanno effettuato, in autonomia o con il supporto delle squadre permanenti, oltre 35 mila interventi, pari a circa l'11 per cento del totale degli interventi svolti dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco nelle regioni in esame.
La disciplina delle procedure per il reclutamento, l'avanzamento e l'impiego del personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco è attualmente regolamentata dal decreto del Presidente della Repubblica n. 76 del 2004. In particolare, l'articolo 2 prevede l'istituzione di un unico elenco del personale volontario (vigili volontari discontinui e vigili volontari utilizzati presso i distaccamenti volontari) presso ciascun comando provinciale, mentre l'articolo 18 definisce le modalità del loro impiego.
Risulta evidente, pertanto, l'imprescindibile esigenza di assicurare l'operatività dei distaccamenti volontari esistenti, favorendo anche lo sviluppo di nuove sedi, specie in quegli ambiti territoriali caratterizzati da particolari situazioni orografiche, dove, altrimenti, sarebbe difficilmente possibile garantire il soccorso tecnico urgente alla popolazione entro tempi accettabili.
Al fine di una corretta pianificazione territoriale dei nuovi reclutamenti del personale volontario, la legge n. 183 del 2011 ha previsto, tra l'altro, l'emanazione di un piano programmatico con cadenza triennale, che stabilisce il contingente massimo dei nuovi reclutamenti a domanda per ciascun comando provinciale dei vigili del fuoco.
Sulla base delle criticità emerse nelle diverse realtà territoriali, il Ministero dell'interno ha provveduto a comunicare le prime indicazioni in materia, per rispondere alle esigenze operative dei distaccamenti volontari presenti sul territorio provinciale.
Entro tale quadro, i comandanti provinciali e direttori regionali dei vigili del fuoco avviano i processi di formazione e, dove necessario, di reclutamento del personale volontario al fine di garantire l'operatività dei distaccamenti volontari.
I vigili volontari a domanda devono superare un corso di formazione iniziale a carattere teorico-pratico della durata di 120 ore. Tali corsi sono tenuti da formatori e istruttori che fanno parte del Corpo nazionale dei vigili del fuoco; inoltre si svolgono nei comandi provinciali di appartenenza durante l'orario di lavoro e pertanto, senza alcun onere per l'Amministrazione (articolo 28 decreto del Presidente della Repubblica n. 76 del 2004). L'utilizzo di istruttori professionali abilitati in servizio permanente risulta preferibile anche al fine di garantire uniformità negli interventi formativi e standard qualitativi equivalenti su tutto il territorio nazionale.
Infine, per rendere maggiormente fruibile e attuabile l'attività di formazione del personale volontario, è allo studio l'ipotesi di istruire gli aspiranti vigili volontari anche attraverso la formazione a distanza. In questo modo, le conoscenze teoriche verrebbero acquisite dagli aspiranti tramite postazioni internet private, in orari completamente discrezionali e commisurati alle esigenze lavorative individuali. La preparazione dei singoli potrebbe essere valutata attraverso verifiche periodiche intermedie e valutazioni finali: in tal modo, al personale istruttore professionale sarebbe demandata l'organizzazione diretta dei soli corsi di formazione pratica.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Gianpiero Bocci.
SIGLA O DENOMINAZIONE:CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO
EUROVOC :protezione civile