ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00636

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 25 del 29/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: DAGA FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/05/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/05/2013
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 29/05/2013
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 29/05/2013
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/05/2013
SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 29/05/2013
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/05/2013
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 29/05/2013
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 29/05/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI 29/05/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 31/10/2014
Stato iter:
31/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/10/2014
BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 31/10/2014

RISPOSTA PUBBLICATA IL 31/10/2014

CONCLUSO IL 31/10/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00636
presentato da
DAGA Federica
testo di
Mercoledì 29 maggio 2013, seduta n. 25

   DAGA, FRATOIANNI, BUSTO, DE ROSA, MANNINO, SEGONI, TERZONI, TOFALO e ZOLEZZI. — Al Ministro per i beni e le attività culturali. — Per sapere – premesso che:
   secondo notizie di stampa (http://www.paesesera.it/Cronaca/San-Lorenzo-il-sit-in-dei-cittadini-Salviamo-l-ex-fonderia-Bastianelli) vi è il concreto pericolo che venga avviata la demolizione di uno stabile di potenziale interesse storico e architettonico sito nello storico quartiere di San Lorenzo in Roma;
   l'immobile, sito in via dei Sabelli, 104, risulta essere stato costruito nel 1908, ed ha ospitato le Fonderie Bastianelli, storica industria romana;
   il comune di Roma ha rilasciato il permesso di costruire n. 328 del 26 luglio 2012 alla Sabelli Trading S.r.l., per un intervento di demolizione e ricostruzione di detto fabbricato, con cambio parziale di destinazione d'uso a residenziale con incremento di SUL;
   in relazione al complesso dell'ex fonderie Bastianelli attualmente di proprietà della Sabelli Trading s.r.l., è in corso una vertenza dei cittadini di San Lorenzo allarmati per l'imminente rischio di smantellamento e demolizione dello storico complesso, tesa ad evitare la speculazione edilizia su di un edificio di interesse storico-architettonico e che ha dato vita ad una petizione on line (http://www.rivoltaildebito.org);
   la sovrintendenza comunale con nota prot. n. 67517 del 14 agosto 2012 ha segnalato che l'edificio oggetto di demolizione rappresenta l'edificio delle Fonderie Bastianelli risalente al 1908, circostanza che non sembra essere stata presa in considerazione nell’iter procedurale del permesso di costruire;
   il dirigente del dipartimento programmazione ed attuazione urbanistica – direzione attuazione degli strumenti urbanistici, U.O. permessi di costruire – ha comunicato alla Sabelli Trading s.r.l. l'avvio del procedimento di verifica del permesso di costruire e la sospensione dell'efficacia del richiamato permesso nelle more della conclusione del relativo procedimento;
   attualmente sono state presentate dalla Sabelli Trading s.r.l. due varianti al permesso di costruire n. 328/2012, che prevedono comunque lo smantellamento del fabbricato storico per la costruzione di appartamenti e parcheggi interrati in contrasto con le previsioni provvedimentali realmente acconsentite dalle amministrazioni competenti;
   l'edificio in questione assume una rilevanza storico-architettonica di particolare pregio per le ragioni di seguito illustrate:
    a) il medesimo edificio è stato il cantiere ove è stato realizzato il monumento equestre raffigurante Re Vittorio Emanuele II, sito al centro del Monumento denominato Altare della Patria, realizzato sul progetto del famoso scultore Enrico Chiaradia e completato da Emilio Gallori;
    b) la scultura rappresenta un esemplare unico per grandezza e perizia stilistica, conferendo ulteriore importanza e rilevanza all'opera della Fonderia;
    c) è notorio come detto monumento rappresenti altresì la principale attrattiva turistica otto-novecentesca della zona centrale del comune di Roma;
    d) la medesima Fonderia ha realizzato la fornitura per il comune di Roma di gran parte dei tombini attualmente visibili per le vie del centro storico di Roma;
    e) l'intero edificio, in ragione di quanto sopra detto, è oggi considerabile esempio mirabile ed unico di archeologia industriale, ciò è reso evidente dalla possente struttura portante a capriate in legno, su pilastri in ferro, ancora in ottime condizioni, che deve essere tutelata, protetta e riqualificata secondo quanto prescrive la vigente normativa in materia;
    f) l'attuale conformazione del fabbricato risulta immutata dai primi decenni del secolo, come emerge inequivocabilmente dal raffronto tra l'elaborato grafico allegato all'atto notarile di divisione del 26 ottobre 1932, rep. n. 11140 e lo stato attuale dei luoghi, desumibile dalla documentazione fotografica e dall'estratto catastale, giacché il medesimo edificio è risultato indenne ai bombardamenti avvenuti nel luglio del 1943 nel quartiere San Lorenzo e pertanto merita senza alcun dubbio di essere presentato come esemplare originale della preesistente conformazione architettonica del tessuto urbano del medesimo quartiere;
   l'edificio è censito nella carta della qualità – allegata al piano regolatore generale in vigore – come appartenente ad «impianto con progetto unitario a disegno urbano e struttura geometrica restare»;
   nella carta dell'Agro è rappresentato quale specifico esempio di archeologia industriale;
   all'articolo 16 delle NTA, comma 16, viene prescritto che «se gli elementi inseriti nella Carta non sono tutelati per legge l'approvazione dei relativi progetti o di quelli soggetti alle prescrizioni di cui al comma 5, è subordinata al parere favorevole della Soprintendenza comunale, che si esprime entro 60 giorni dalla richiesta formulata dal responsabile del procedimento di abilitazione; nei casi di progetti abilitati tramite DIA il parere della Soprintendenza comunale è acquisito dal soggetto attuatore preventivamente alla presentazione della DIA e ne correda gli elaborati»;
   al successivo punto 6 dell'articolo 24 delle NTA si riporta come per gli interventi di demolizione e ricostruzione, come nel caso di specie, questi sono ammessi «previa verifica da parte del Comune di interesse storico-architettonico e ai criteri appositamente definiti nella “Guida per la qualità degli interventi”»;
   per il quartiere di San Lorenzo è prevista l'elaborazione de «Il Progetto urbano»: «...è una procedura finalizzata alla definizione progettuale delle previsioni di PRG, in relazione alle parti della città interessate direttamente o indirettamente da interventi di rilievo urbano; tale procedura consente, anche confrontando soluzioni alternative, un'accurata verifica della sostenibilità urbanistica, ambientale, economica e sociale delle iniziative proposte, che devono assicurare altresì elevati livelli di qualità urbana ed ambientale e di partecipazione democratica», ex articolo 16 delle citate NTA;
   i lavori previsti, tanto nel permesso di costruire originario quanto nelle sue successive varianti, andrebbero a stravolgere irrimediabilmente la morfologia del fabbricato storico delle ex Fonderie, arrecando un danno irreversibile al patrimonio storico-architettonico dell'intero quartiere di San Lorenzo;
   il sottosuolo di San Lorenzo è formato prevalentemente da terreno da riporto, che in fase di scavo, per la costruzione dei parcheggi interrati, potrebbero determinare problemi di tenuta statica degli edifici circostanti, come successo in fase di scavo nella ex Vetreria Sciarra in via dei Volsci; è inoltre presente una falda acquifera sul sottosuolo che ha già aperto delle voragini, tra cui una in via dei Reti e l'altra in via dei Sardi dove la medesima proprietà (la Sabelli Trading srl) aveva iniziato dei lavori di costruzione di un nuovo complesso, che ha prodotto l'allagamento della zona –:
   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno assumere iniziative, in via cautelativa, per la sospensione di ogni intervento edilizio sull'immobile in questione e di avviare contestualmente le debite indagini al fine di definire se il complesso delle ex Fonderie Bastianelli sia dotato delle caratteristiche necessarie per rientrare tra i beni caratterizzati da interesse storico ed archeologico «particolarmente importante» ai sensi dell'articolo 10, comma 3, lettera a), del decreto legislativo n. 42 del 2004, e quindi meritevole dell'emissione di un provvedimento di tutela. (4-00636)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 31 ottobre 2014
nell'allegato B della seduta n. 322
4-00636
presentata da
DAGA Federica

  Risposta. — Si fa riferimento all'interrogazione in esame, con il quale gli interroganti chiedono di sapere se questa amministrazione non ritenga opportuno assumere iniziative, in via cautelativa, per la sospensione di ogni intervento edilizio sul complesso immobiliare dell'ex fonderia Bastianelli e di avviare contestualmente le debite indagini per definire se l'immobile sia dotato delle caratteristiche necessarie per rientrare tra i beni dichiarati di interesse culturale.
  Al riguardo si comunica quanto segue.
  L'area sulla quale insistono gli edifici facenti parte del compendio immobiliare denominato «ex Fonderia Bastianelli», edificato in Roma all'angolo tra via dei Sabelli e via dei Reti, la cui esistenza sembra essere attestata dal 1908, è ora interessata da un progetto di mini residenze e livelli multipli di parcheggi (immobili di 4 e 5 piani con 54 mini appartamenti e tre piani interrati per parcheggi). Tale compendio è inserito nell'ambito delle antiche aree industriali oggi dismesse, censite quali esempi di archeologia industriale.
  Dopo i lavori di riqualificazione di vecchie strutture industriali del quartiere tiburtino nella zona di San Lorenzo, come la ex vetreria Sciarra e la ex birreria Wuhrer trasformate in spazi a beneficio dell'università, nonché l'ex cinema Palazzo, in questo ultimo periodo l'attenzione dell'informazione si è rivolta agli avvenimenti che hanno coinvolto gli immobili in oggetto ed in particolare lo sgombero dei medesimi da parte della Questura in seguito all'occupazione degli spazi da parte di collettivi autogestiti supportati da comitati di quartiere, i quali sostengono la realizzazione di un progetto di riqualificazione, previsto dal piano regolatore generale, risalente al 2010 e nato dalla collaborazione fra III municipio e residenti che ha ottenuto tra gli altri, anche il sostegno di molti architetti romani attraverso un appello rivolto all'amministrazione comunale.
  L'intervento delle forze dell'ordine è stato eseguito per ottemperare ad un'ordinanza di sequestro emessa dal tribunale di Roma.
  Successivamente allo sgombero, lo stabile non è stato posto sotto sequestro per presunta inagibilità, ma restituito all'attuale proprietà e le maestranze al servizio della stessa hanno cominciato alcune opere di demolizione iniziando dagli infissi e dai servizi precedentemente ricostruiti dagli occupanti.
  A fronte dell'opposizione e delle motivazioni portate dai soggetti sopra citati, è altrettanto opportuno relazionare che il progetto presentato nel 2009, approvato dal IX dipartimento del comune di Roma ed avente anche il parere favorevole della soprintendenza capitolina ai beni culturali (prot. n. 10694 del 3 maggio 2013), risulta essere nel rispetto pieno dei vigenti strumenti urbanistici e dei relativi ambiti di applicazione, in base ai quali nella città storica è possibile effettuare la demolizione di edifici destinati ad attività produttive e la ricostruzione degli stessi a fini residenziali. Il tutto consterà di una superficie totale di circa 3000 metri quadri e di una volumetria fuori terra di circa 10.500 metri cubi, derivante dalla demolizione di due corpi di fabbrica databili ai primi anni del XX secolo è di un vecchio capannone adiacente, il tutto all'interno dell'area interessata.
  Premesso quanto sopra, occorre precisare che questo Ministero deve esaminare la questione dal solo punto di vista dell'interesse culturale, presunto o meno, che l'immobile possa rivestire, secondo quanto previsto dall'articolo 10 del codice dei beni culturali e del paesaggio.
  A tal fine, dunque, la soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per il comune di Roma, ha effettuato ricerche ed approfondimenti sulla storia, l'attività e l'effettiva valenza architettonica della ex fonderia Bastianelli, non rinvenendo caratteristiche architettoniche, né storico-artistiche tali da poter giustificare la dichiarazione di interesse culturale ai sensi dell'articolo 10 del codice di settore, con conseguente provvedimento di tutela diretta nei confronti del compendio. La predetta soprintendenza ha potuto constatare, inoltre, che l'immobile verteva in uno stato di consistenza edilizia fortemente degradato e con elementi di copertura mancanti o in fase di crollo.
Il Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali e il turismoIlaria Carla Anna Borletti dell'Acqua.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DL 2004 0042

GEO-POLITICO:

ROMA - Prov,LAZIO

EUROVOC :

licenza edilizia

patrimonio architettonico

protezione del patrimonio

industria siderurgica

area di parcheggio