ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00632

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 25 del 29/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: MELILLA GIANNI
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 29/05/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 29/05/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00632
presentato da
MELILLA Generoso
testo di
Mercoledì 29 maggio 2013, seduta n. 25

   MELILLA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   la Solvay di Bussi (PE) ha avviato in modo unilaterale la procedura di CIGS per cessazione attività dei reparti di chimica fine e silicati;
   considerando che l'azienda da tre anni consecutivi ha il bilancio in attivo, l'azienda sostiene che il trasferimento della produzione della chimica fine in un altro stabilimento della Solvay sarebbe necessaria perché i silicati non costituiscono il principale business aziendale;
   la joint-venture al 50 per cento stretta qualche settimana fa con il colosso chimico inglese Ineos per la produzione del cloro e derivati, ha escluso lo stabilimento di Bussi. La nuova società avrà 17 impianti produttivi in nove paesi, con 5650 addetti. La Ineos, oltre a prendere impianti, dovrà assorbire anche le maestranze. Questa fusione sarà di breve durata perché, da come è scritto nella lettera di intenti, la Ineos avrà la possibilità di rilevare dopo 4 anni e non oltre 6 anni, l'intera quota di Solvay nella joint venture. L'uscita di Solvay da questo tipo di chimica rappresenta un passo in avanti verso la strategia più volte illustrata che è quella di abbandonare la chimica di base a favore di una chimica con più alta marginalità con elevati tassi di crescita. La scelta aziendale secondo l'interrogante inaccettabile e incomprensibile di escludere lo stabilimento di Bussi da questo processo;
   Bussi è uno dei siti chimici più vecchi d'Italia essendo nato agli inizi del novecento, ha occupato in alcuni periodi migliaia di lavoratori, il cloro e derivati si producono da più di un secolo. Bussi verrebbe escluso da questo processo di riorganizzazione industriale poiché questo impianto, secondo la proprietà, dovrebbe essere dismesso nel 2014 quando inizieranno le operazioni di fusione con Ineos;
   la chiusura del settore cloro significherebbe coinvolgere anche quello dello sbiancante Isagro che insieme occupano la maggioranza dei lavoratori rimasti dopo devastanti processi di riduzione della manodopera. Questo significa la fine del sito produttivo di Bussi. Resterebbe solo la gestione della centrale idroelettrica di produzione di energia con pochi addetti, con il beneficio però per l'azienda di un introito elevato a bassissimo costo;
   la Solway disattende così gli accordi sottoscritti in sede ministeriale quando rilevò lo stabilimento di Bussi che, peraltro durante tutta la sua attività, ha prodotto il più colossale inquinamento del territorio e della salute dei lavoratori e dei cittadini, la cui bonifica è rimasta a carico dello Stato –:
   se non intendano convocare le parti sociali, la Regione Abruzzo e gli enti locali per una verifica degli impegni sottoscritti dalla Solway nell'accordo siglato a livello ministeriale al fine di salvaguardare l'occupazione e il sito industriale di Bussi (Pescara). (4-00632)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Abruzzo

politica occupazionale

sanita' pubblica

produzione d'energia

stabilimento

riorganizzazione industriale