ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00617

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 25 del 29/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 29/05/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI 29/05/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 05/05/2014
Stato iter:
05/05/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/05/2014
FRANCESCHINI DARIO MINISTRO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 05/05/2014

RISPOSTA PUBBLICATA IL 05/05/2014

CONCLUSO IL 05/05/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00617
presentato da
RICCIATTI Lara
testo di
Mercoledì 29 maggio 2013, seduta n. 25

   RICCIATTI. — Al Ministro per i beni e le attività culturali. — Per sapere – premesso che:
   sulla stampa locale di Fano, a fine 2012, sono comparse notizie, riportate dal «Comitato per il no alla cancellazione di un altro servizio pubblico a Fano», circa la volontà della Soprintendenza di voler chiudere la sezione dell'Archivio di Stato di Fano;
   quanto riportato dagli organi di stampa recita che «Alcuni illustri esponenti della cultura che hanno incontrato in maniera non ufficiale esponenti della Soprintendenza ci riferiscono della volontà di chiudere la sezione di Fano e del trasferimento della documentazione all'Archivio di Stato di Pesaro»;
   gli amministratori della città di Fano hanno subito evidenziato motivata preoccupazione sebbene nessuna comunicazione ufficiale, né ufficiosa, della Soprintendenza sia pervenuta nella sede comunale;
   la questione riguarda un comodato dato tanti anni fa agli Archivi di Stato per trasferire la nuova sede a Palazzo Nolfi, comodato che non ha poi trovato attuazione per il crollo che ha coinvolto palazzo Nolfi rendendolo inagibile;
   il 16 dicembre 2011 il comune firmò con la direzione generale per gli archivi di Stato del Ministero per i beni e le attività culturali e l'Archivio di Stato di Pesaro, un protocollo d'intesa per dare completezza e concludere l'annosa vicenda di dare una sede all'Archivio fanese, prevedendo la conferma della concessione in comodato gratuito di Palazzo Nolfi, a fronte della ricostruzione della parti crollata da parte degli Archivi di Stato per un costo di 447 mila euro. L'ente comunale, da parte sua, avrebbe concorso nei costi di ristrutturazione con un impegno di spesa di circa 288 mila euro, con l'aggiunta di uno stanziamento ottenuto dall'Arcus s.p.a. per 500.000 euro;
   dalla data di cui sopra l'appalto non è stato ancora definito nonostante il comune abbia più volte sollecitato sia gli Archivi di Stato sia, per conoscenza, la prefettura affinché si risolvesse il problema importantissimo della messa in sicurezza dell'immobile;
   il 4 maggio 2013 il prefetto ha scritto al sindaco di Fano di aver interessato gli archivi regionali affinché procedano con la massima celerità a questo appalto;
   gli archivi di Stato rivestono un valore storico e culturale inestimabile sia come depositari dell'importante patrimonio storico di una comunità sia come collegamento con le giovani generazioni e gli studenti che necessitano della loro consultazione;
   la sezione fanese dell'Archivio di Stato, istituita con decreto ministeriale nel 1965, conserva tutto l'archivio storico comunale dal 1240, gli archivi notarili mandamentali di Fano (dal 1364), San Costanzo (dal 1391), Mondolfo (dal 1526), e Cartoceto (dal 1695), gli archivi ottocenteschi dei Governi di Fano e Cartoceto, la Giudicatura di Pace del periodo napoleonico, gli archivi delle corporazioni religiose soppresse, fra cui l'antichissimo archivio della Abbazia di San Paterniano che contiene documenti dal 1173. Non di secondaria importanza sono gli archivi di famiglia, fra i quali Ferri Saladini, Marcolini, Benedetti Forestieri, Gabuccini, Fonti Biscaccianti. L'Archivio contiene anche testimonianze più recenti, come i documenti della Società di Mutuo Soccorso dei Marinai, poi Coomarpesca, quello del secondo circolo didattico di Fano e della Comunità del Basso Metauro. Senza parlare dei Codici malatestiani che costituiscono un unicum a livello mondiale;
   il trasferimento dell'Archivio di Stato, sezione di Fano, determinerebbe una penalizzazione alla terza città delle Marche, procurando un danno culturale, sociale ed economico nella perdita di una parte della propria memoria –:
   se il Ministro, confermato che l'archivio di Stato, sezione di Fano, non verrà trasferito altrove, intenda attivarsi presso l'archivio di Stato di Pesaro, perché venga data pronta esecuzione, in ogni sua parte, al protocollo siglato con il comune di Fano nel 2011. (4-00617)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 5 maggio 2014
nell'allegato B della seduta n. 222
4-00617
presentata da
RICCIATTI Lara

  Risposta. — In riferimento all'interrogazione parlamentare indicata in esame, con la quale l'interrogante chiede conferma della volontà di questo Ministero di non trasferire la sezione dell'Archivio di Stato di Fano e di attivarsi presso l'archivio di Stato di Pesaro affinché possa essere data pronta esecuzione al protocollo siglato con il comune di Fano nel 2011, relativo alla messa in sicurezza di Palazzo Nolfi, si comunica quanto segue.
  In primo luogo, si rappresenta che questa Amministrazione non ha adottato, né intende adottare alcun provvedimento di chiusura della sezione dell'archivio di Stato di Fano.
  Per quanto attiene ai lavori di recupero di Palazzo Nolfi, in data 14 marzo 2013, le funzioni di stazione appaltante sono state assunte dalla direzione regionale per i beni culturali paesaggistici per le Marche che è subentrata alla direzione generale per gli archivi negli obblighi previsti dal protocollo d'intesa stipulato con il comune di Fano in data 16 dicembre 2011.
  Il predetto ufficio ha proceduto alla nomina del responsabile unico del procedimento ed alla costituzione dell'ufficio direzione lavori, affidando, con procedura di somma urgenza, i lavori necessari a garantire la sicurezza e l'incolumità pubblica, minacciata dal degrado dell'edificio. I lavori sono stati completati lo scorso anno.
  La competente soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, incaricata dalla direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici delle Marche, in esecuzione al predetto protocollo d'intesa stipulato con il comune di Fano in data 16 dicembre 2011, sta ultimando la redazione del progetto esecutivo per la ricostruzione strutturale della parte dello stabile crollata, con un finanziamento statale assegnato all'archivio di Stato di Pesaro. Lo svolgimento della gara di affidamento è previsto nel mese di aprile.
  Si rappresenta, ancora, che con un finanziamento ARCUS, pari a 500.000,00 euro, è previsto un intervento di completamento delle opere, per il quale già si è proceduto all'affidamento dei relativi lavori e sono in corso le procedure di stipula del contratto. Tali lavori riguarderanno, in un primo momento, la parte di immobile non interessata dal crollo verificatosi nel 2006, per proseguire successivamente sulla restante parte dell'edificio.
  Si prevede il completamento di tutti i lavori entro i primi mesi del prossimo anno. Successivamente il comune di Fano, con proprie risorse economiche, provvederà a realizzare le finiture e le dotazioni impiantistiche.

Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismoDario Franceschini.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

FANO,PESARO E URBINO - Prov,MARCHE, PESARO,PESARO E URBINO - Prov,MARCHE

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