ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00615

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 24 del 28/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: BUSINAROLO FRANCESCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/05/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 28/05/2013
TURCO TANCREDI MOVIMENTO 5 STELLE 28/05/2013
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 28/05/2013
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 28/05/2013
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 28/05/2013
D'INCA' FEDERICO MOVIMENTO 5 STELLE 28/05/2013
BARBANTI SEBASTIANO MOVIMENTO 5 STELLE 28/05/2013
CASTELLI LAURA MOVIMENTO 5 STELLE 28/05/2013
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 28/05/2013
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 28/05/2013
COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 28/05/2013
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 28/05/2013
FRACCARO RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 28/05/2013
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 28/05/2013
NUTI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 28/05/2013
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 28/05/2013
FICO ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 28/05/2013
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/05/2013
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 28/05/2013
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 28/05/2013
BRUGNEROTTO MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 28/05/2013
ROSTELLATO GESSICA MOVIMENTO 5 STELLE 28/05/2013
FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/05/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 28/05/2013
Stato iter:
15/01/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/01/2015
LUPI MAURIZIO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 06/11/2013

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/01/2015

CONCLUSO IL 15/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00615
presentato da
BUSINAROLO Francesca
testo di
Martedì 28 maggio 2013, seduta n. 24

   BUSINAROLO, SPESSOTTO, TURCO, COMINARDI, MANLIO DI STEFANO, TRIPIEDI, D'INCÀ, BARBANTI, CASTELLI, COLONNESE, NESCI, COZZOLINO, DIENI, FRACCARO, DA VILLA, NUTI, BASILIO, FICO, BENEDETTI, SCAGLIUSI, BUSTO, BRUGNEROTTO, ROSTELLATO e FANTINATI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   la società Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova Spa, con sede in Via Flavio Gioia 71, 37135 - Verona, in qualità di soggetto proponente, ha provveduto, ai sensi del decreto legislativo n. 163 del 2006 e del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni e integrazioni, ad attivare la procedura di Via relativa all'intervento di costruzione del tratto autostradale da Piovene Rocchette (VI) a Besenello (TN) in data 19 marzo 2012, nonché al deposito del progetto;
   il tracciato dell'autostrada è stato scelto dalla ditta proponente senza che lo stesso fosse concordato con la provincia autonoma di Trento (PAT) e questo ha dato luogo a un ricorso alla Corte Costituzionale da parte della provincia autonoma di Trento contro la costruzione dell'autostrada;
   il tentativo di conciliazione tra la provincia di Vicenza e la provincia di Trento esperito in data 7 marzo 2013 dal Consiglio superiore dei lavori pubblici (CSLP), a quanto consta agli interroganti, non ha dato esito positivo e pertanto il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha preso atto, all'unanimità dei componenti, che «l'attività istruttoria, ai sensi dell'articolo 165 comma 6 lettera a) del decreto legislativo n. 163 del 2006 non ha portato al superamento del dissenso» e di conseguenza l'ipotesi di conciliazione presentata nell'adunanza del 28 febbraio 2013 «allo stato non può essere considerata quale proposta alternativa»;
   ai sensi dell'articolo 4.1 e 4.2 della Convenzione tra ANAS e Società autostrade Brescia Verona Vicenza Padova Spa l'approvazione del progetto definitivo entro il 30 giugno 2013 comporta che la concessione autostradale venga a scadere il 31 dicembre 2026 –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza che il CIPE, nella seduta del 18 marzo 2013, ha «approvato in linea tecnica, con prescrizioni, il progetto preliminare dell'Autostrada A31 Valdastico nord – 1o lotto funzionale Piovene Rocchette-Valle dell'Astico, avente un costo di 891,6 milioni di euro», quindi uno stralcio dell'opera;
   se sia a conoscenza che l'approvazione di questo tratto autostradale senza sbocchi o connessioni con altre autostrade dovrebbe comportare un nuovo progetto e una completa revisione dei parametri viabilistici a base della scelta, dato che i volumi di traffico di un'autostrada a fondo cieco non danno vantaggi confrontabili con il progetto complessivo e quindi si va ad approvare l'esecuzione di un'infrastruttura priva di utilità, ma con lo stesso impatto (perlomeno nel tratto vicentino) dell'infrastruttura completa;
   se, anche ipotizzando la realizzazione completa della tratta autostradale nel tratto trentino, ritenga che sia opportuno e conveniente per lo Stato eseguire un investimento da 1,92 miliardi di euro per un prolungamento della concessione autostradale per soli 13 anni dal 2013 al 2026:
    a) sapendo che, secondo il piano economico finanziario predisposto dalla Società Autostrade, il tratto completo verrà aperto solo nel 2025, un anno prima della scadenza della concessione;
    b) sapendo che, secondo l'articolo 5 della convenzione ANAS-Autostrade Brescia Padova firmata il 30 luglio 2010, ANAS nel 2026 dovrà restituire al concessionario «il costo effettivamente sostenuto, al netto degli ammortamenti in un'unica soluzione»;
    c) sapendo che, secondo il piano economico finanziario predisposto dalla Società Autostrade, al 2046 si saranno incassati per pedaggi euro 638.286.862 quindi circa 1/3 del costo di costruzione dell'autostrada; dimostrando così che questa tratta autostradale non potrà mai restituire l'investimento effettuato;
   se, alla luce dei fatti sopra esposti, non ritenga opportuno sospendere ogni rinnovo della concessione alla società Autostrade Brescia Padova in base alle seguenti criticità:
    a) mancato accordo con la provincia di Trento e conseguente impossibilità di realizzare il tratto autostradale progettato e approvato dalle commissioni VIA della regione Veneto e dello Stato;
    b) insufficienza dei tempi per la realizzazione dell'opera, dato che qualunque imprevisto farebbe slittare il completamento dell'opera oltre i tempi di durata della concessione;
    c) danno nei confronti dello Stato per la realizzazione di un'opera che, secondo lo stesso piano economico finanziario presentato dalla società concessionaria, in 24 anni non incasserà che una porzione dell'investimento totale (al lordo delle ingenti spese di gestione relative a tunnel autostradali per una lunghezza complessiva di chilometri 57,8). (4-00615)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 15 gennaio 2015
nell'allegato B della seduta n. 363
4-00615
presentata da
BUSINAROLO Francesca

  Risposta. — In riferimento all'interrogazione in esame, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
  La realizzazione dell'A31 nord, rappresenta un investimento strategico a livello europeo, è stata programmata a partire dagli anni ’60, è prevista quale opera da realizzare nel piano economico finanziario di autostrada Brescia-Padova dal 2007 ed è stata inserita nel programma delle infrastrutture strategiche nel 2010.
  L'opera è assegnata in concessione alla società Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova spa, avendo la stessa a suo tempo incorporato la prima società concessionaria società Autostrada Trento-Rovigo spa.
  La società Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova ha predisposto il progetto preliminare del completamento a nord della Valdastico, in adempimento all'impegno contrattuale contemplato dalla convenzione di concessione vigente.
  Il progetto preliminare dell'autostrada Valdastico A31 nord è caratterizzato da elevati sviluppi dell'infrastruttura in galleria, scelta dettata in parte dall'orografia del territorio e in parte dall'obiettivo di limitare l'impatto ambientale dell'opera: su uno sviluppo complessivo del tracciato di 39,1 chilometri, 27,8 sono infatti in galleria.
  Tale impostazione consente di ridurre l'impatto ambientale dell'opera ai soli brevi tratti residui a cielo aperto, evitando così di deturpare la valle.
  A comprova di quanto asserito, il progetto ha ottenuto la valutazione d'impatto ambientale favorevole da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, da parte del Ministero per i beni e le attività culturali e da parte della regione del Veneto.
  I flussi di traffico previsti, inoltre, sono congruenti con quelli contemplati dalla normativa vigente per le autostrade di nuova realizzazione.
  Il completamento a nord dell'A31 consentirà di collegare il Veneto con il Trentino Alto Adige, andando a chiudere un sistema viabilistico che senza il completamento a nord della Valdastico rimarrebbe incompleto e sotto utilizzato, con conseguenze economiche negative per il territorio di riferimento.
  La Valdastico, completata con il tratto a nord, svolgerà invece un ruolo fondamentale per il miglioramento delle relazioni tra la parte orientale della pianura padana e della fascia adriatica con il Brennero, facilitando le relazioni verso l'Europa.
  Il nuovo collegamento favorirà, infatti, la circolazione delle merci e delle persone, dando nuova linfa al tessuto economico locale e favorendo la ripresa dalla crisi.
  I vantaggi derivanti saranno importanti a livello locale e di rilievo a livello nazionale.
  Si percepiranno in modo diretto, con la riduzione delle distanze rispetto agli attuali itinerari autostradali e con le riduzioni dei tempi e dei costi di trasporto (carburanti e pedaggi) per merci e persone, andando a migliorare la competitività delle imprese che operano in un tessuto produttivo altamente industrializzato e che sono alla ricerca di infrastrutture che possano migliorare lo sbocco nei floridi mercati del nord Europa.
  Infatti, vantaggi indotti si avranno a favore della competitività delle realtà produttive locali e nazionali, che potranno fruire dell'innalzamento della velocità media degli spostamenti e di una migliore programmabilità dei trasporti.
  Su vasta scala si registrerà anche la riduzione dell'immissioni d'inquinanti in atmosfera, in ragione delle minori percorrenze complessive sulla rete autostradale.
  Anche su tali motivazioni si basa l'inserimento dell'opera nel «Programma delle infrastrutture strategiche» della legge obiettivo avvenuto a partire dal 2010; inoltre, la Valdastico nord, pur non facendo parte della rete di trasporto europea TEN-T «Comprehensive Network», costituisce il potenziamento del collegamento tra il corridoio mediterraneo e quello scandinavo-mediterraneo.
  Per l'opera non è prevista una linea di finanziamento specifica, in quanto il finanziamento è inserito nell'ambito di un piano economico finanziario (PEF) che comprende la gestione complessiva di tutta la rete stradale assegnata alla concessionaria (A4, A31 esistente, A31 sud, tangenziali di Verona, Vicenza e Padova, e altre), secondo l'impostazione delineata nell'ambito della convenzione di concessione vigente dal 2007.
  Va inoltre evidenziato che la mancata realizzazione della Valdastico nord renderebbe il prolungamento a sud della stessa Valdastico un investimento in perdita (costo dell'opera circa 1,2 miliardi di euro). Il prolungamento a sud della Valdastico è già, infatti, sostanzialmente completato e destinato ad essere aperto al traffico fino alla città di Rovigo a partire dal primo semestre del 2015.
  Infine, va ricordato che non è prevista la scadenza della concessione nel 2015 ma, come riportato dalla convenzione vigente, l'approvazione del progetto Valdastico nord rappresenta un momento intermedio di verifica.
  In conclusione, la mancata realizzazione dell'opera impedirebbe il completamento della rete autostradale del nord-est con grave pregiudizio economico per l'area di riferimento.
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasportiMaurizio Lupi.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

BRESCIA,BRESCIA - Prov,LOMBARDIA, PADOVA - Prov,VENETO

EUROVOC :

costruzione stradale

costo di costruzione

investimento