Legislatura: 17Seduta di annuncio: 22 del 23/05/2013
Primo firmatario: D'ALESSANDRO LUCA
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 23/05/2013
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 23/05/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 09/08/2013 CARROZZA MARIA CHIARA MINISTRO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
RISPOSTA PUBBLICATA IL 09/08/2013
CONCLUSO IL 09/08/2013
D'ALESSANDRO. —
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
la cronaca di questi giorni riporta un grave episodio avvenuto presso l'Istituto tecnico per geometri «Michelangelo Buonarroti» di Caserta, uno dei più grandi della provincia;
in data 9 maggio 2013 un'insegnante ha infatti umiliato un alunno sedicenne, costringendolo a spogliarsi solo perché era vestito con una maglia su cui era stampato il volto del Presidente Silvio Berlusconi;
non solo quindi lo ha rimproverato, urlando frasi di grave contenuto, riportate testualmente nella querela presentata al comando provinciale dei carabinieri di Caserta, come «Ti dovresti impiccare tu e Berlusconi» e «Ti ucciderei a te e pure a lui», ma lo ha obbligato ad indossare la t-shirt al contrario; la professoressa infatti lo avrebbe cacciato dalla classe, ordinandogli di cambiarsi nel corridoio attiguo, in quel momento frequentato da alunni e docenti, e costringendo il ragazzo così a seguire il resto della lezione con la maglia indossata al rovescio;
i genitori hanno deciso di rivolgersi ai carabinieri del comando provinciale di Caserta anche perché il ragazzo è molto scosso, non riesce a superare lo choc di tornare in classe e vuole cambiare istituto; tra l'altro, l'insegnante avrebbe chiamato la madre del giovane rimproverandola per l'abbigliamento del figlio;
il dirigente didattico dell'istituto ha dichiarato che è in corso una procedura di contestazione, che comprende lo svolgimento di audizioni e indagini, rispetto alla quale ci sarà una sanzione: l’iter si concluderà il prossimo 10 giugno 2013; a questo si affianca l'indagine penale che fa seguito all'esposto dei genitori;
l'episodio è assai grave se si considera che tale atteggiamento discriminatorio, offensivo e violento proviene da un'insegnante che dovrebbe educare innanzitutto al rispetto delle idee altrui; lo specifico ruolo dell'insegnamento all'interno della scuola comporta che l'insegnante si consideri, e sia effettivamente, un educatore, cioè uno che aiuta a costruire e sviluppare la personalità dei suoi alunni; nel caso esposto, parole così ingiuriose e offensive sono sintomo di un comportamento diseducativo che, a giudizio dell'interrogante, non può non essere sanzionato –:
se sia a conoscenza dei fatti suddetti e se, nell'ambito delle proprie competenze, intenda adottare le opportune iniziative volte a stigmatizzare condotte di tale genere acquisendo ogni elemento utile con riferimento al procedimento disciplinare in corso ove effettivamente aperto, e qualora non lo fosse, se ne intenda promuovere l'apertura. (4-00575)
Risposta. — Si risponde all'interrogazione parlamentare in esame con la quale l'interrogante stigmatizza il comportamento tenuto da un insegnante dell'istituto tecnico statale «Michelangelo Buonarroti» di Caserta, chiedendo se il Ministero sia a conoscenza della vicenda e quali iniziative ritenga di adottare.
Il Ministero è a perfetta conoscenza della delicata questione.
Il dirigente scolastico dell'istituto interessato ha esperito con sollecitudine le prime indagini istruttorie, avvalendosi delle testimonianze raccolte presso gli allievi, i docenti, il personale ausiliario e convocando a colloquio la docente per ascoltarla a sua difesa.
A seguito delle risultanze raccolte il medesimo dirigente ha avviato un procedimento disciplinare che, si è poi concluso con la sospensione dal servizio per cinque giorni, a titolo di sanzione per il comportamento evidentemente scorretto della docente.
Tale decisione appare conforme alle disposizioni di legge in materia e ai criteri di gradualità e proporzionalità sottesi all'irrogazione delle sanzioni disciplinari, considerata anche la circostanza che dall'istruttoria svolta è emerso come l'insegnante presenti una storia professionale integra e irreprensibile.
Si ritiene opportuno segnalare che dall'esame della vicenda è emerso anche come la dirigente scolastica abbia saputo orientarsi ed agire con lucidità e fermezza, non permettendo che la risonanza che i fatti hanno avuto sui mezzi di comunicazione influisse sullo sviluppo dell'istruttoria né sulla decisione finale della sanzione da applicare.
Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca: Maria Chiara Carrozza.
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