ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00572

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 22 del 23/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: BUSINAROLO FRANCESCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/05/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TURCO TANCREDI MOVIMENTO 5 STELLE 23/05/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 23/05/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 17/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00572
presentato da
BUSINAROLO Francesca
testo di
Giovedì 23 maggio 2013, seduta n. 22

   BUSINAROLO e TURCO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   il giorno 15 aprile 2013, i sottoscritti deputati hanno visitato la casa circondariale di Verona Montorio, accompagnati dalla signora Maria Grazia Lucchiari;
   l'ispezione, durata 4 ore, è stata guidata parzialmente dalla direttrice dell'istituto dottoressa Mariagrazia Bregoli ed ha riguardato alcuni reparti del carcere con particolari situazioni di criticità. La direttrice dell'istituto ha fornito alcuni dati che confermano la grave situazione riguardo il sovraffollamento della struttura: 901 detenuti a fronte di una capienza normale di 440 posti. Sono 852 gli uomini e 52 le donne. Le celle, che misurano 12 metri quadrati, erano state progettate per due detenuti, invece ne contengono quattro;
   questa condizione è lontanissima dagli standard europei in base ai quali si parla di tortura nel caso in cui ogni detenuto non abbia a disposizione almeno 7 metri quadrati di spazio;
   dal punto di vista strutturale il carcere di Verona si presenta molto fatiscente, tanto che, non di rado, le mura e i soffitti sono scrostati con evidenti segni di umidità;
   per una popolazione di 901 detenuti, sono disponibili solo 4 educatori. Per fare un esempio, nel carcere di Lecce, con lo stesso numero di detenuti dell'istituto di Verona, sono in servizio 23 educatori. Questo si spiega anche con il fatto che queste figure professionali, una volta assunte al Nord, ottengono il trasferimento vicino al luogo di nascita;
   i tagli effettuati su alcuni capitoli di bilancio rendono pressoché impossibile la manutenzione ordinaria degli edifici e ridotte al minimo le possibilità di lavoro per i detenuti, che è assegnato a non più di 150 detenuti;
   anche l'igiene dei luoghi – celle comprese – è compromessa dalla riduzione delle dotazioni destinate alla pulizia; le docce comuni del terzo reparto, ristrutturate circa tre anni fa, sono nel degrado, scrostate e piene di muffa, senza rubinetti e ganci per gli accappatoi, risulta funzionante solo una doccia su dieci e i detenuti sono costretti il più delle volte a lavarsi in cella. Inoltre, i bagni delle celle del reparto femminile sono sprovvisti di acqua calda;
   nella stanza del bagno, adiacente alla cella, oltre ai servizi igienici, viene ricavato uno spazio per cucinare il cibo. Coloro che hanno una propria disponibilità economica acquistano i generi alimentari poiché il vitto distribuito dall'istituto è di qualità scadente. Infatti, l'azienda che si è aggiudicata l'appalto al massimo ribasso fornisce tre pasti al giorno per il costo di 4 euro totali per persona. Nei reparti non c’è il frigorifero per depositare gli alimenti dei detenuti, e la situazione diventerà ancora più grave con l'arrivo dell'estate;
   l'infermeria è chiusa per ristrutturazione e questo determina una carenza di servizi sanitari con conseguenze gravi per i detenuti malati, 200 dei quali sono tossicodipendenti. La gran parte dell'attività del personale sanitario viene assorbita quotidianamente dalla distribuzione dei farmaci ansiolitici, assunti dal 70 per cento dei reclusi. Nel 2011 il servizio sanitario ha effettuato uno screening della tubercolosi esteso anche agli agenti di polizia penitenziaria in servizio nell'istituto, rilevando che per la gran parte di loro i test erano positivi ad uno dei batteri della malattia, pur non avendola contratta;
   nonostante la situazione sopra descritta, grazie alla professionalità del direttore e all'abnegazione e capacità di quanti vi lavorano, molte sono le attività trattamentali che, malgrado tutto, vengono proposte ai detenuti e alle detenute in alcuni periodi dell'anno: sul fronte scolastico sono attivi i corsi di alfabetizzazione, elementari, medie e corsi di italiano, oltre che corsi periodici di formazione professionale; nell'istituto è disponibile anche una palestra e una sala computer; esistono inoltre un panificio e un laboratorio di carpenteria –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto rappresentato nelle premesse;
   cosa si intenda fare per riportare la popolazione detenuta nel carcere di Verona alle dimensioni regolamentari;
   in quali tempi sarà integrato il personale mancante fra gli agenti di polizia penitenziaria e cosa si intenda fare, per quanto di competenza, per rafforzare il numero degli addetti all'assistenza medica, psicologica e trattamentale;
   cosa si intenda fare per rendere agibile dal punto di vista strutturale il carcere di Verona e con quali tempistiche;
   a quando risalga e quali siano i contenuti della relazione semestrale che la ASL di riferimento deve rilasciare in merito alle condizioni strutturali e igienico-sanitarie dell'istituto;
   se intenda incrementare i fondi destinati alla manutenzione (anche straordinaria) degli edifici, quelli relativi alle mercedi per il lavoro dei detenuti, quelli riguardanti le attività trattamentali e, infine, quelli da destinare alla pulizia dell'istituto e, in particolare, delle celle;
   quali iniziative di competenza si intendano assumere per garantire ai detenuti di poter scontare la propria pena vicino al luogo di residenza;
   se, e in che modo, si intenda intervenire rispetto ai casi segnalati in premessa;
   se si intenda intervenire per ridurre i costi delle telefonate magari sperimentando collegamenti Skype molto meno onerosi per persone poverissime come quelle che sono detenute nel carcere di Verona;
   di quali elementi disponga in ordine ai tempi impiegati dal magistrato di sorveglianza per rispondere alle istanze dei detenuti, con particolare riguardo a quelle riguardanti la possibilità di scontare gli ultimi 18 mesi di detenzione ai domiciliari, secondo la normativa introdotta con il decreto n. 211 del 22 dicembre 2011, come convertito in legge. (4-00572)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

VERONA - Prov,VENETO

EUROVOC :

detenuto

lavoro del detenuto

carcerazione

aggiudicazione d'appalto

servizio sanitario

stabilimento penitenziario

personale carcerario

residenza