Legislatura: 17Seduta di annuncio: 22 del 23/05/2013
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/05/2013
Ministero destinatario:
- MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 23/05/2013
SOLLECITO IL 27/05/2013
SOLLECITO IL 01/07/2013
SOLLECITO IL 06/08/2013
SOLLECITO IL 02/09/2013
SOLLECITO IL 02/10/2013
SOLLECITO IL 18/11/2013
SOLLECITO IL 10/12/2013
SOLLECITO IL 23/12/2013
SOLLECITO IL 08/01/2014
SOLLECITO IL 05/02/2014
SOLLECITO IL 24/03/2014
SOLLECITO IL 05/05/2014
SOLLECITO IL 05/06/2014
SOLLECITO IL 02/07/2014
SOLLECITO IL 01/08/2014
SOLLECITO IL 01/09/2014
SOLLECITO IL 03/10/2014
SOLLECITO IL 05/11/2014
SOLLECITO IL 05/12/2014
SOLLECITO IL 08/01/2015
SOLLECITO IL 02/02/2015
SOLLECITO IL 05/03/2015
SOLLECITO IL 01/04/2015
SOLLECITO IL 05/05/2015
SOLLECITO IL 11/06/2015
SOLLECITO IL 09/07/2015
SOLLECITO IL 03/08/2015
SOLLECITO IL 07/09/2015
SOLLECITO IL 01/10/2015
SOLLECITO IL 02/11/2015
SOLLECITO IL 01/12/2015
SOLLECITO IL 11/01/2016
SOLLECITO IL 03/02/2016
SOLLECITO IL 03/03/2016
SOLLECITO IL 04/04/2016
SOLLECITO IL 02/05/2016
SOLLECITO IL 01/06/2016
SOLLECITO IL 04/07/2016
SOLLECITO IL 01/08/2016
SOLLECITO IL 12/09/2016
SOLLECITO IL 10/10/2016
SOLLECITO IL 08/11/2016
SOLLECITO IL 14/12/2016
SOLLECITO IL 09/01/2017
SOLLECITO IL 01/02/2017
SOLLECITO IL 06/03/2017
SOLLECITO IL 03/04/2017
SOLLECITO IL 09/06/2017
REALACCI. —
Al Ministro per i beni e le attività culturali. — Per sapere – premesso che:
nella risposta all'interrogazione a risposta scritta n. 4-12681 nella XVI legislatura in merito alla questione della tutela dalla speculazione edilizia e sul tema della valorizzazione di Villa Arrigoni-Muti, sita nel comune di Grottaferrata (Roma), il Ministro per i beni e le attività culturali, pro tempore senatore Giancarlo Galan, tra le diverse considerazione fatte ha basato la risposta sulle seguenti affermazioni: «Il complesso monumentale (di Villa Arrigoni-Muti, ndr) è stato oggetto, in data 27 luglio 2011, di un sopralluogo espletato dalla competente Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo, congiuntamente a rappresentanti dei comune di Grottaferrata e della Polizia municipale e, nell'occasione, non è stato rilevato alcun intervento in atto. Per quanto concerne la questione della vendita, agli atti della suddetta Soprintendenza non risultano avviate procedure per l'alienazione di parti, né dell'intero immobile. Relativamente alla trasformazione in condominio di appartamenti della Villa Muti, la Soprintendenza ha sempre sostenuto l'illegittimità del progetto concessionato, come anche di recente ribadito, su specifica richiesta dell'Amministrazione Comunale di Grottaferrata. La contestata Concessione Edilizia n. 49 del 2007 menzionata nell'atto di sindacato ispettivo in esame, è stata finalmente dichiarata decaduta dal comune di Grottaferrata, che ne ha dato comunicazione alla competente Soprintendenza in data 8 agosto 2011, con nota acquisita in atti il 25 agosto 2011, numero protocollo 25666»;
la sopraccitata risposta è simile nei termini a quella trasmessa al circolo ECODEM del Partito democratico «Colli Tuscolani» dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo, redatta in data 12 agosto 2011 a firma del Soprintendente ad interim, architetto Pierdominici;
quanto enunciato nella sopraccitata missiva della Soprintendenza non risulta completamente aderente alla realtà, poiché, come accennato nell'atto 4-12681, l'annuncio di vendita pubblicato sui siti di due società specializzate nella vendita di immobili di grande pregio è senza alcun dubbio veritiero e risulta ad oggi ancora presente nel sito www.romainvestimenti.com;
la Sa. Mo. Italia S.r.l., sul suo sito, ha in effetti pubblicizzato la vendita di 16 appartamenti ricavati proprio dal corpo centrale dell'immobile storico più altri 3 in un annesso, così come ha fatto «Roma investimenti di ASP Finance SpA». A sua volta sul sito: http://www.romainvestimenti.com/it/i-nostri-immobili/5-nobile-villa-arrigoni-muti anche se con qualche differenza nella composizione dell'offerta rispetto alla Sa. Mo. si legge: «L'articolazione della Villa è su quattro unità situate all'interno del corpo principale, per una superficie totale degli immobili pari a 6.500 metri quadrati, circondata dall'ampio parco di 68.500 metri quadrati. L'edificio principale è costituito da cinque livelli (piano terra, piano ammezzato, piano primo “nobile”, piano secondo e piano terzo». L'attenta opera di ristrutturazione della Villa ha interessato il consolidamento dei solai e delle facciate, il rifacimento del tetto, intonaco e tinteggiatura, recupero dei soffitti storici, restauro conservativo degli affreschi. Il restauro degli interni è attualmente in fase di ultimazione. Sulla base dei due progetti approvati, la destinazione d'uso dell'immobile è residenziale (17 appartamenti) e ad attività terziaria (albergo, ristorante, sale convegni);
la risposta poi non chiarisce inoltre la delicata questione del restauro, già posta dalle segnalazioni di privati cittadini e dalle notizie apparse sulla stampa locale, che, nell'ottobre del 2007 descrissero alcune trasformazioni edilizie, lucernari e coperture poco coerenti con il restauro conservativo di un bene storico vincolato. Trasformazioni ad avviso dell'interrogante forse più compatibili con un cambio di destinazione d'uso ad interesse speculativo che a quanto pare, avrebbero stravolto irrimediabilmente una stupenda e unica villa storica trasformandola in un qualcosa di dubbia classificazione. Il risultato contrasta con il significato stesso di restauro se per azione di restauro si intende l'impegno di riportare alla funzionalità e fruibilità originarie un immobile di pregio, tutelato anche dalla legge;
la sopraddetta ristrutturazione è stata, come già sottolineato, finanziata con 216.544,44 euro dalla «Soprintendenza per i beni architettonici e il paesaggio del Lazio» e segnalata al Ministro per i beni e le attività culturali ed al comune di Grottaferrata oltre che alla stessa Soprintendenza, anche da varie associazioni locali;
l'interrogante ha presentato sull'argomento un atto di sindacato ispettivo (4-13619) nella passata legislatura senza ottenere alcuna risposta –:
se il Ministro per i beni e le attività culturali sia a conoscenza dei fatti e se, anche per tramite degli uffici territoriali competenti, considerati i profili dubbi riportati nelle premesse e che già erano stati segnalati nella interrogazione n. 4-12681 della XVI legislatura, se non ritenga utile verificare la conformità alle leggi e alla prassi del restauro architettonico di Villa Arrigoni-Muti;
se non intenda, come peraltro il Ministro pro tempore Galan propose nella sua precedente risposta, farsi reale promotore di un «tavolo tecnico con l'amministrazione comunale e con la proprietà [...] al fine di addivenire ad una soluzione condivisa delle problematiche che hanno impedito finora la risoluzione della questione con l'individuazione di forme di rifunzionalizzazione del compendio monumentale», optando per una fruibilità a carattere universale ovvero pubblico.
(4-00566)
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