ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00560

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 21 del 22/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: LODOLINI EMANUELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/05/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 22/05/2013
Stato iter:
07/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/02/2014
CATRICALA' ANTONIO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 04/06/2013

SOLLECITO IL 06/09/2013

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/02/2014

CONCLUSO IL 07/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00560
presentato da
LODOLINI Emanuele
testo di
Mercoledì 22 maggio 2013, seduta n. 21

   LODOLINI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   la Beta spa, in qualità di editrice dell'emittente televisiva delle Marche Tvrs, ha fatto domanda di operatore di rete, ottenendo dal Ministero i numeri Lcn 11 e 111, in virtù dei requisiti previsti dalla legge tra cui il numero dei dipendenti;
   la Beta spa in data 11 maggio 2013 ha avviato la procedura di messa in mobilità per tutto il personale per cessazione dell'attività, affermando di voler mantenere lo status di «operatore di rete»;
   il consiglio dell'ordine dei giornalisti delle Marche ha espresso in una nota «sorpresa e sconcerto per la decisione della Società Beta Spa di cessare, dopo 35 anni, l'attività di Tvrs, una delle principali e storiche emittenti televisive della regione Marche», dichiarando che «l'annuncio assume contorni particolarmente gravi e soprattutto oscuri»;
   la Beta spa in tutti questi anni ha beneficiato di contributi pubblici e ha avuto finanziamenti dagli enti locali attraverso la stipula di convenzioni;
   gli stessi bilanci presentati dalla società non giustificherebbero una scelta così drastica e che quindi la volontà di cessare l'attività e di licenziare tutti i dipendenti sembra nascondere ipotesi molto diverse dalle paventate difficoltà economiche –:
   come sia possibile che Beta spa, che nel passaggio dall'analogico al digitale terrestre ha usufruito di notevoli contributi statali in base ad una serie di parametri tra cui il numero dei dipendenti e in particolare di giornalisti assunti a tempo indeterminato, possa, oggi che ha deciso di cessare l'attività di produzione mettendo in mobilità tutto il personale, continuare a trasmettere sugli stessi canali 11 e 111, senza variazione alcuna;
   come sia possibile che ai privati concessionari di frequenze televisive sia consentito di sviluppare attività di impresa senza un vincolo reale a che questa avvenga nel rispetto dei posti di lavoro e delle professionalità ad essa collegate;
   se la decisione di conservare solo lo status di operatore di rete, modificando di fatto il piano editoriale che con il numero di dipendenti rappresentava requisito fondamentale per l'assegnazione degli Lcn, non faccia venir meno due importanti prerogative che dovrebbero appartenere ad un concessionario di frequenze;
   come evitare che i numeri Lcn rimangano in capo ad un privato che senza i dipendenti non avrebbe ottenuto i numeri 11 e 111 sul telecomando prevalendo su altre realtà televisive territoriali, posto che appare evidente che la gara di assegnazione sia stata inficiata da un comportamento ad avviso dell'interrogante scorretto e sleale da parte della stessa azienda nei confronti delle principali emittenti concorrenti, mentre sarebbe preferibile favorire i lavoratori – riuniti in una delle forme societarie previste dalla legge – nel percorso di acquisizione dello status di «operatore di rete» subentrando a Beta spa e avere le frequenze oggi in possesso della Beta stessa, salvaguardando così i posti di lavoro. (4-00560)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 7 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 169
4-00560
presentata da
LODOLINI Emanuele

  Risposta. — Dagli atti in possesso degli uffici competenti del Ministero dello sviluppo economico non risulta che la società Beta spa abbia cessato l'attività di fornitore di servizi media audiovisivi ma che abbia, invece, inoltrato in data 23 giugno 2013 una richiesta di autorizzazione per fornitore di servizi media per la regione Marche per un ulteriore marchio.
  Per quanto riguarda i dipendenti applicati, si evidenzia che la delibera AGCOM 353/11/CONS, all'articolo 3 comma 5, prevedeva che per poter rilasciare la suddetta autorizzazione bisognava essere in possesso, tra l'altro, del requisito di almeno «4 dipendenti in regola con le vigenti disposizioni di legge in materia previdenziale». Tale requisito è stato superato con l'entrata in vigore della delibera 350/12/CONS che nella circolare esplicativa allegata alla stessa ha chiarito come il predetto requisito trovasse applicazione «fino alla data stabilita dalla legge per la definitiva cessazione delle trasmissioni televisive in tecnica analogica». Pertanto, dalla data dello swich-off, ovvero dal 4 luglio 2012 tale requisito è venuto meno.
  Alla luce di quanto stabilito dalla normativa citata, la società BETA spa, anche in assenza di personale dipendente, risulta pertanto attualmente legittimata a svolgere sia l'attività di fornitore di servizi media sia l'attività di operatore di rete.
  Per quanto riguarda la numerazione LCN assegnata in sede di switch-off della regione Marche, si fa presente che la stessa è stata attribuita dal Ministero dello sviluppo economico ai sensi della delibera 366/10/CONS, tenendo conto della collocazione derivante dalla media dei punteggi conseguiti da ciascuna emittente nelle ultime tre graduatorie approvate dal CORECOM alla data di entrata in vigore della citata delibera.
  Per completezza di informazione, si evidenzia che la delibera n. 237/13/CONS del 21 marzo 2013 recante «Nuovo piano di numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre, in chiaro e a pagamento, le modalità di attribuzione dei numeri ai fornitori di servizi di media audiovisivi autorizzati alla diffusione di contenuti audiovisivi in tecnica digitale terrestre e relative condizioni di utilizzo» ha annullato la precedente delibera n. 366/10/CONS, rinviando le modalità operative di attribuzione delle nuove numerazioni in un apposito Bando di formazione del Ministero.
  Per ciò che attiene, in particolare, alla assegnazione delle numerazioni LCN, occorre rilevare che le stesse sono assegnate ai singoli fornitori di servizi di media audiovisivi cui è riconducibile la responsabilità editoriale della scelta del contenuto audiovisivo del servizio di media audiovisivo e ne determina le modalità di organizzazione e non agli operatori di rete (soggetto titolare del diritto di installazione, esercizio e fornitura di una rete di comunicazione elettronica su frequenze terrestri in tecnica digitale, e di impianti di messa in onda, multiplazione, distribuzione e diffusione delle risorse frequenziali che consentono la trasmissione dei programmi agli utenti). Conseguentemente nell'ipotesi di dismissione dell'attività di fornitore di servizi media audiovisivi, la relativa autorizzazione e l'attribuzione della numerazione assegnata decade a meno che la stessa autorizzazione per la fornitura di servizi di media non venga trasferita dalla società titolare (editore) ad un soggetto terzo, tramite regolare atto notarile.
  Non risultando infine, come già detto, dagli atti in possesso degli uffici competenti del Ministero dello sviluppo economico che la Beta spa abbia cessato l'attività di fornitore di servizi media audiovisivi ed essendo stato il requisito dei dipendenti superato con l'entrata in vigore della delibera 350/12/CONS ne consegue che ad oggi la società Beta risulta legittimata ad operare.
Il Viceministro dello sviluppo economicoAntonio Catricalà.

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