ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00480

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 17 del 16/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: PASTORELLI ORESTE
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 16/05/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 16/05/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 24/06/2013

SOLLECITO IL 29/11/2013

SOLLECITO IL 14/02/2014

SOLLECITO IL 20/06/2014

SOLLECITO IL 01/09/2014

SOLLECITO IL 26/01/2015

SOLLECITO IL 03/09/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00480
presentato da
PASTORELLI Oreste
testo di
Giovedì 16 maggio 2013, seduta n. 17

   PASTORELLI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie. — Per sapere – premesso che:
   la «nota trimestrale nazionale sull'andamento climatico e le implicazioni in agricoltura», redatta dall'INEA (Istituto nazionale di economia agraria) per il primo trimestre del 2013, ha registrato delle precipitazioni del tutto eccezionali su tutto il territorio nazionale (con scarti dalla media 1971-2000 del +53 per cento a gennaio e del 38 per cento a febbraio);
   come si legge nella nota citata, «le maggiori anomalie rispetto al clima sono state rilevate nel mese di marzo, con un +60 per cento di precipitazioni rispetto alla media di riferimento (dati ISAC-CNR) e con punte del +120-180 per cento nel Nord (Veneto +207 per cento, Friuli +190 per cento)»;
   tali fenomeni hanno impedito l'accesso ai campi e quindi le semine primaverili e le operazioni di diserbo e di concimazione del frumento, e di altre colture;
   in particolare «gli eventi precipitativi intensi, in particolare nel Centro Nord, hanno causato allagamenti estesi, condizioni di asfissia, in particolare nei terreni argillosi, e conseguenti alterazioni della germinabilità dei semi»;
   tutti i comparti agricoli del Nord-Italia hanno registrato un forte calo della produzione, e, sempre secondo il rapporto citato, quasi tutte le aziende installate in quelle aree hanno subito notevoli danni economici;
   in particolare, la situazione del Veneto appare decisamente critica poiché «nella Riviera del Brenta e nel Chioggiotto il raccolto di barbabietola è stato compromesso, con possibili ricadute su tutta la filiera dello zucchero dell'area. La stessa situazione si è verificata in provincia di Rovigo, dove lo sviluppo della coltura è risultato in ritardo rispetto ai tempi previsti a causa dei terreni intrisi di acqua. Per il frumento seminato tra fine ottobre e inizio novembre il rischio di asfissia radicale nelle zone più sottoposte ha cominciato a diffondersi tra gli agricoltori che hanno già ravvisato una crescita e maturazione a macchia di leopardo con danni rilevati. L'area del Polesine ha incontrato difficoltà nel trapianto delle prime orticole di campo mentre alcune colture, come i cavolfiori, sono finiti completamente sott'acqua. In provincia di Vicenza, alla fine del mese di marzo si è constatata la tardività delle operazioni di semina di mais, barbabietola e patata rossa tipica del Basso Vicentino. Gli alberi da frutto, ciliegie, pere e pesche, prossimi alla fioritura, sono stati colpiti dal gelo di inizio primavera»;
   tale situazione è aggravata dalla circostanza (riportata anche da numerosi organi di stampa di rilevanza nazionale) che la giunta della regione Veneto ha ripetutamente annunciato lo stanziamento di circa 10 milioni di euro per il credito agevolato alle imprese agricole messe in ginocchio dai fenomeni meteorologici accennati (e di chiaro carattere calamitoso), senza indicare i tempi e i modi per l'effettiva fruizione di simili misure;
   il protrarsi di tale inerzia finisce, evidentemente, per compromettere i residui sforzi economici delle attività produttive del Veneto;
   sarebbe opportuno che le regioni del Nord-Italia, interessate da tali fenomeni calamitosi, chiariscano quali misure esse intendano adottare rispetto ai danni da essi prodotti;
   sarebbe auspicabile che la stessa regione Veneto chiarisca la natura dei fondi finora solo «annunciati» ed i reali termini del loro impiego e, nel caso, adotti i provvedimenti necessari a renderli materialmente usufruibili da parte degli agricoltori veneti –:
   se non reputino necessario assumere iniziative, nell'ambito delle proprie competenze, al fine di reperire le risorse necessarie per far fronte ai danni arrecati dalle calamità occorse in tutta l'area del Nord-Italia. (4-00480)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Veneto

prodotto agricolo

sementi

azienda agricola