ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00479

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 17 del 16/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/05/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 16/05/2013
Stato iter:
07/04/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/04/2014
BUBBICO FILIPPO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 27/05/2013

SOLLECITO IL 01/07/2013

SOLLECITO IL 06/08/2013

SOLLECITO IL 02/09/2013

SOLLECITO IL 02/10/2013

SOLLECITO IL 18/11/2013

SOLLECITO IL 10/12/2013

SOLLECITO IL 23/12/2013

SOLLECITO IL 08/01/2014

SOLLECITO IL 05/02/2014

SOLLECITO IL 24/03/2014

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/04/2014

CONCLUSO IL 07/04/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00479
presentato da
REALACCI Ermete
testo di
Giovedì 16 maggio 2013, seduta n. 17

   REALACCI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   da agenzie di stampa si apprende la notizia di un incendio di probabile origine dolosa che oggi, 15 maggio 2013 ha distrutto, nella piccola isola di Linosa (Agrigento), il centro di recupero tartarughe marine, un vero e proprio ospedale specializzato nella cura di questi animali, gestito dal Cts. Le fiamme hanno distrutto gran parte dell'attrezzatura che con tanta il CTS, grazie all'aiuto di molti donatori e al sostegno di numerosi enti pubblici, aveva acquistato nel corso degli anni, del valore di 50mila euro;
   il centro tartarughe del CTS a Linosa cura con successo la salvaguardia di decine di testuggini marina ogni anno;
   meno recentemente a Lampedusa un incendio di chiara matrice dolosa, nella notte tra il 20 e 21 settembre 2012 distrusse una delle imbarcazioni destinate alla realizzazione del museo dell'immigrazione. Sul luogo, due fogli con minacce al sindaco Giusi Nicolini, ambientalista da sempre impegnata nella valorizzazione della riserva naturale e protagonista di una politica di accoglienza, rispetto e inclusione nei riguardi dei migranti che sbarcano sull'isola;
   gomme a terra e bicicletta tagliata in due, il 20 settembre 2012, per il giovane Michele Rallo, presidente del circolo di Legambiente a Favignana, che si è distinto in questi anni per le battaglie a tutela del territorio e nell'azione di contrasto della pesca di frodo;
   «azioni di questo tipo – come ha più volte dichiarato Legambiente dimostrano che le battaglie di legalità portate avanti in questi luoghi stanno disturbando concretamente la realizzazione di alcuni interessi criminali. Non crediamo che siano realmente gli immigrati l'oggetto delle intimidazioni, ma pensiamo che questo sia solo un espediente per nascondere i veri interessi dei criminali non più liberi di derubare e distruggere il territorio e il patrimonio della comunità per il loro mero vantaggio»;
   l'interrogante nella XVI Legislatura aveva presentato l'atto di sindacato ispettivo n. 4/17782 in cui, eccetto per l'incendio di Linosa del 15 maggio 2013, si presentavano i medesimi fatti senza aver ricevuto, nonostante i ripetuti solleciti, alcuna risposta –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti accaduti oggi al centro di salvaguardia delle tartarughe di Linosa (Agrigento), delle gravi intimidazioni mosse al sindaco Giusi Nicolini e alle associazioni promotrici del rispetto della legalità e dell'ambiente nello scorso anno;
   quali iniziative urgenti siano state messe in campo e quali si intendano assumere per tutelare l'incolumità del sindaco, delle istituzioni locali, dei cittadini e dei migranti e quali azioni si intendano mettere in campo per salvaguardare il prezioso lavoro portato avanti dall'amministrazione comunale e dalle associazioni che sperimentano nuovi modelli di sviluppo incentrati sulla legalità, la sostenibilità ambientale e l'inclusione sociale nelle isole minori italiane. (4-00479)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 7 aprile 2014
nell'allegato B della seduta n. 206
4-00479
presentata da
REALACCI Ermete

  Risposta. — Nella notte tra il 14 ed il 15 maggio 2013, il «Centro di Recupero Tartarughe Marine» di Linosa, ha subito un danneggiamento a seguito di incendio sviluppatosi all'interno dei locali ad opera di ignoti.
  La struttura insiste su un'area periferica del centro urbano isolano ed è costituita da un immobile a piano terra suddiviso in quattro vani.
  L'incendio è stato appiccato all'interno del laboratorio radiografico e le fiamme, agevolate dalla presenza di alcuni solventi di natura infiammabile, hanno interessato anche una parte dell'alloggio.
  All'interno della struttura non sono stati rinvenuti nell'immediato contenitori di liquidi infiammabili ma tre giorni dopo l'occorso, i rappresentanti del Centro turistico studentesco di Roma, consegnatari della struttura, recuperavano nelle adiacenze un piccolo contenitore di metallo dalla forma cilindrica, tutto annerito, che non riconoscevano appartenere alla dotazione del laboratorio.
  I danni sono stati stimati in circa 50.000 euro, non coperti da assicurazione.
  Per individuare gli attori, l'autorità giudiziaria ha delegato all'Arma dei carabinieri lo svolgimento delle relative indagini.
  Nella notte tra il 20 ed il 21 settembre 2012, a Lampedusa, ignoti hanno incendiato un'imbarcazione che era stata utilizzata per il trasporto di cittadini extracomunitari e che, a seguito del dissequestro, era stata affidata alla locale associazione culturale Askavusa la quale promuove i valori di solidarietà e di rispetto del multiculturalismo.
  Sul posto sono stati rinvenuti dei volantini a firma del Gruppo Armato Lampedusa Libera recanti generiche minacce contro la presenza di «clandestini liberi per l'isola» che, contrariamente a quanto riportato dalla stampa, non erano direttamente rivolte al sindaco di Lampedusa e Linosa.
  Non sono state, infatti, denunciate intimidazioni e, pertanto, non è stata adottata alcuna misura di protezione.
  I primi accertamenti svolti nell'immediatezza dei fatti hanno consentito di escludere moventi di tipo politico o eversivo.
  In ogni caso, le autorità provinciali di pubblica sicurezza continueranno a monitorare la situazione e ad assicurare i dispositivi di controllo del territorio a tutela dell'incolumità dei cittadini, degli amministratori pubblici e dei rappresentanti delle associazioni e del volontariato.

Il Sottosegretario di Stato per l'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

ISOLA DI LINOSA

EUROVOC :

incendio

integrazione sociale

protezione dell'ambiente

migrante

lavoratore migrante

isola