Legislatura: 17Seduta di annuncio: 17 del 16/05/2013
Primo firmatario: DIENI FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/05/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 16/05/2013 PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 16/05/2013 BARBANTI SEBASTIANO MOVIMENTO 5 STELLE 16/05/2013
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16/05/2013 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16/05/2013 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 24/05/2013
DIENI, NESCI, PARENTELA e BARBANTI. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
. — Per sapere – premesso che:
la Calabria produce il 30 per cento dell'intera produzione nazionale di arance di cui è seconda produttrice dopo la Sicilia ed è prima produttrice nazionale di clementine e mandarini che rappresentano il perno economico dell'agrumicoltura della piana di Gioia Tauro, una zona in cui ancora oggi per incidenza occupazionale l'agricoltura rappresenta il primo settore economico;
l'economia agrumaria di tutta la Calabria vive ormai da decenni un processo di impoverimento e di progressiva scomparsa, che riguarda anche le colture più fortunate e che fonda le sue radici nelle speculazioni del mercato, nell'aumento dei costi di produzione e in lunghe storie di cooperative e finanziamenti pubblici che si sono resi terreno fertile per i traffici della malavita organizzata;
nella piana di Gioia Tauro esiste una comunità che vive una situazione di degrado e di abbandono: le clementine vengono vendute a 0,20 cent/Kg a fronte di costi di 0,12 cent/Kg, le arance sono vendute a 10 cent/Kg a fronte di costi di raccolta di 0,7 cent/Kg, le arance destinate alla trasformazione dei succhi sono vendute a 0,6 cent/Kg, ma il prezzo di raccolta supera gli stessi ricavi; la grande distribuzione e le industrie acquistano le arance a prezzi più bassi rispetto ai costi di raccolta e di lavorazione di tali frutti, generando un sistema che impedisce al piccolo produttore non solo di avere un ricavo dignitoso dal proprio lavoro ma anche soltanto di sostenerne le spese se non ricorrendo allo sfruttamento di manodopera a basso costo;
nel quadro della generale crisi e della particolare crisi agrumaria, nelle campagne intorno a Rosarno centinaia di aranceti sono rimasti abbandonati e conseguentemente è stato drasticamente ridotto il numero degli immigrati, in maggioranza africani, impegnati nel lavoro di raccolta, immigrati che oggi versano in una situazione drammatica riuscendo ad essere occupati solamente uno-due giorni a settimana e che non solo lavorano in nero, senza contratto di lavoro e protezione sindacale, ma ricevono una paga di circa 25 euro al giorno rispetto alla tariffa che dovrebbe essere di 45 euro;
gli agricoltori della piana di Gioia Tauro chiedono di aumentare i prezzi minimi di vendita dei loro prodotti che dovrebbero quindi essere adeguati e di ricevere un supporto pubblicitario dalla regione affinché i prodotti della piana siano meglio commercializzati sui mercati nazionali ed esteri, allo stesso modo di quanto da decenni viene fatto in Sicilia, e lamentano l'insufficienza degli aiuti comunitari, limitati a circa 1700 euro per ettaro coltivato ad agrumi, appena sufficienti a coprire i costi delle tasse per il Consorzio di bonifica e l'IMU;
come emerge dal quadro territoriale regionale paesaggistico 2012 «la Regione Calabria è chiamata ad intervenire per supportare una generalizzata e prioritaria politica di riduzione dei costi di produzione, anche attraverso la modernizzazione dell'intera struttura aziendale. La valorizzazione di prodotti di largo consumo (olio di oliva, agrumi) e dei prodotti di alto profilo (salumi, formaggi, vini, cedro e bergamotto, liquirizia, cipolla di Tropea eccetera), indispensabile per sviluppare economicamente il settore, non può non essere incentrata su attività di caratterizzazione geografica e marketing territoriale che abbiano la Regione Calabria come attore principale. Prioritario è dare il giusto supporto per superare la debolezza strutturale del settore agro-industriale calabrese, per aumentare l'efficienza delle imprese agricole e agroindustriali migliorandone le capacità imprenditoriali e professionali. Si punterà inoltre, verso una diversificazione e rigenerazione delle produzioni ed una maggiore adesione ai sistemi di qualità (biologico, integrato e produzioni tipiche). Rimane cruciale, il potenziamento delle dotazioni infrastrutturali, in particolare quelle collettive volte all'aggregazione, alla promozione ed alla commercializzazione del prodotto.» –:
di quali notizie dispongano in merito i Ministri interrogati e quali misure si intendano assumere per risanare e rilanciare l'economia agrumaria della piana di Gioia Tauro e far fronte alle istanze degli agricoltori calabresi. (4-00478)
EUROVOC :frutticoltura
lavoro nero
prezzo di vendita
prodotto di largo consumo
produzione agricola
raccolto
struttura dell'impresa
aumento dei prezzi