ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00476

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 17 del 16/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: SCOPELLITI ROSANNA
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 16/05/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16/05/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LA SEMPLIFICAZIONE delegato in data 15/11/2013
Stato iter:
15/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/11/2013
D'ALIA GIANPIERO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E SEMPLIFICAZIONE)
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 15/11/2013

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/11/2013

CONCLUSO IL 15/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00476
presentato da
SCOPELLITI Rosanna
testo di
Giovedì 16 maggio 2013, seduta n. 17

   SCOPELLITI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   i lavoratori LSU-LPU rappresentano una risorsa importante, un insieme variegato di saperi, professionalità, maestranze, manodopera, indispensabili per la garanzia di essenziali servizi da erogare ai cittadini e sul quale bisogna investire in termini di valorizzazione e riconversione;
   a seguito del decreto legislativo n. 468 del 1997, successivamente modificato con decreto legislativo n. 81 del 2000 migliaia di lavoratori sono stati avviati in Calabria in progetti per lavori socialmente utili e di pubblica utilità, che quasi subito sono rientrati nelle normali attività degli enti utilizzatori;
   ancora oggi, per legge, gli LSU sono soggetti che forniscono forza lavoro alle amministrazioni locali, ma non hanno un contratto strictu sensu di lavoro e la legge impone che non si instauri alcun rapporto di lavoro; non hanno mai goduto di copertura previdenziale, nonostante il loro impegno lavorativo non sia diverso dal personale cosiddetto di ruolo degli enti utilizzatori;
   nel corso degli anni gli LSU hanno sopperito alle carenze di organico nella realizzazione ed erogazione di attività e servizi, acquisendo competenze notevoli e realizzando servizi oggi ritenuti indispensabili dai cittadini beneficiari e, secondo quanto motiva la regione Calabria nei piani di stabilizzazione «sono inseriti da oltre 15 anni nell'organizzazione delle attività degli Enti con svariate mansioni di carattere manuale, tecnico, ma anche con ruoli ad alto contenuto professionale»; è per questo che essi non possono essere definiti assistiti, perché se di assistenzialismo si dovesse parlare, sarebbero i lavoratori che assistono la pubblica amministrazione e ad avviso dell'interrogante non sarebbe esagerato definire l'attuale situazione lavorativa degli LSU come un vero e proprio lavoro nero «legalizzato» dallo Stato;
   in quasi sedici anni, il bacino degli LSU in Calabria, per effetto dei vari interventi di legge regionali e nazionali si è ridotto parzialmente, ma ancora oggi è composto da n. 2717 LSU, n. 2242 LPU e da n. 292 ex articolo 7 per un totale di n. 5.251 unità lavorative, in gran parte appartenenti alle categorie contrattuali medio-basse;
   gli enti utilizzatori, per difficoltà dovute a gravi problemi finanziari dovuti ai risaputi tagli dei trasferimenti non sono in grado di assicurare la copertura finanziaria necessaria per la stabilizzazione, ma quei pochi che invece potrebbero impegnarsi finanziariamente in tale doverosa procedura, ne sono impediti da vincoli di legge restrittivi legati soprattutto ai limiti imposti al «turnover» e al rispetto del rapporto percentuale tra spese di personale e spese correnti;
   la sentenza n. 18 del 2013 della Corte Costituzionale ha annullato l'articolo 55, comma 1, della legge regionale n. 47 del 2001 nella parte in cui posponeva al 31 dicembre 2014 la stabilizzazione degli LSU-LPU della Calabria e di fatto, detta sentenza, ha azzerato la possibilità di stabilizzare i precari, riportando la normativa alla data del 31 dicembre 2011;
   la regione Calabria può garantire il trattamento economico degli LSU-LPU sino alla imminente scadenza del 15 luglio 2013;
   la situazione di precarietà di questi lavoratori, inserita in un contesto ad alto tasso di disoccupazione, squilibrio sociale e di grave crisi economica e produttiva come quello calabrese rischia di far saltare i già tenui equilibri sociali e di ordine pubblico della Calabria, mentre aumentano le iniziative di lotta dei lavoratori;
   si aggiunga che diverse amministrazioni e consigli comunali calabresi intendono solidarizzare con i lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità (come la città di Palmi, ove l'amministrazione e il consiglio comunale hanno indetto per il prossimo giugno una pubblica manifestazione di protesta) –:
   se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto in premessa;
   quali iniziative di competenza intenda porre in essere il Governo per sopperire alle difficoltà dei lavoratori ed alla necessità degli enti utilizzatori di garantire i servizi ai cittadini;
   quali iniziative si intendano adottare per favorire lo svuotamento del bacino e la stabilizzazione dei precari (ad esempio mediante progetti di stabilizzazione (con mobilità) anche negli uffici periferici ministeriali e del parastato);
   se intenda il Governo, come già sollecitato dalla piattaforma unitaria del sindacato calabrese, promuovere con sollecitudine per i lavoratori LSU-LPU il riconoscimento dei benefici di cui all'articolo 50 della legge n. 289 del 2002 (pensionamento anticipato) e previdenziale, contributivo ed assicurativo per tutto il periodo di utilizzo;
   con quali tempi e in che modo il Governo intenda porre fine al grave meccanismo di utilizzo di lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità che vede di fatto lo Stato incentivare e finanziare quello che all'interrogante appare un sistema di precarietà legalizzata. (4-00476)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 15 novembre 2013
nell'allegato B della seduta n. 119
4-00476
presentata da
SCOPELLITI Rosanna

  Risposta. — Si fa riferimento all'interrogazione in esame con cui l'interrogante chiede una modifica normativa atta a riconoscere ai lavoratori socialmente utili e di utilità sociale (LSU-LPU) della Calabria i benefici di cui all'articolo 50, comma 1 della legge n. 289 del 2002.
  La disposizione in questione consentiva a tale categoria di lavoratori in possesso al 31 dicembre 2003 dei requisiti per la contribuzione volontaria, di percepire un'indennità commisurata al trattamento pensionistico spettante a quella data; al raggiungimento dei requisiti pensionistici in vigore al 1o gennaio 2003 tale indennità provvisoria sarebbe poi stata rideterminata sulla base della disciplina vigente in materia pensionistica.
  In proposito, si rappresenta che la modifica normativa auspicata sembra di difficile attuazione, in quanto la citata legge n. 289 del 2002, si configura come disciplina speciale e transitoria, legata ad un particolare contesto, con un orizzonte temporale ben definito e per i cui effetti viene assicurata la relativa copertura finanziaria dal comma 6 del citato articolo 50.
  Inoltre, dal 2003 ad oggi il legislatore, intervenendo più volte sulla materia, ha modificato radicalmente la disciplina dei requisiti di accesso al pensionamento; da ultimo, come è noto, il decreto-legge n. 201 del 2011 «Salva Italia» ha previsto un prolungamento del periodo minimo di lavoro e della contribuzione, necessari ai fini del conseguimento del diritto al trattamento pensionistico.
  Tanto rilevato, in merito all'intervento richiesto nel presente atto ispettivo, si tratta evidentemente di un genere di provvedimento su cui è necessario acquisire la valutazione collegiale del Governo che dovrà verificarne anche la compatibilità con gli equilibri di finanza pubblica.

Il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazioneGianpiero D'Alia.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 2002 0289

EUROVOC :

Calabria

controversia di lavoro

contratto di lavoro

amministrazione locale

professioni tecniche

lavoro nero

pensionamento anticipato