ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00475

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 17 del 16/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: ZAMPA SANDRA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/05/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CHAOUKI KHALID PARTITO DEMOCRATICO 16/05/2013
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO 16/05/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'INTERNO 16/05/2013
MINISTERO DELL'INTERNO 16/05/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 04/06/2013
Stato iter:
03/10/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/10/2013
GUERRA MARIA CECILIA VICE MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 03/10/2013

CONCLUSO IL 03/10/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00475
presentato da
ZAMPA Sandra
testo di
Giovedì 16 maggio 2013, seduta n. 17

   ZAMPA, CHAOUKI e QUARTAPELLE PROCOPIO. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   con il decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, «Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero» si disciplinano, tra l'altro, le modalità di soggiorno dei minori stranieri temporaneamente ammessi sul territorio dello Stato;
   tra le norme previste dall'ordinamento italiano si prevede che i minori non accompagnati che arrivino illegalmente nel territorio nazionale vengano accolti nei centri di primo soccorso e accoglienza, identificati e lì trattenuti non oltre 48 ore e destinati poi a strutture di accoglienza;
   il quadro normativo di riferimento per la tutela dei diritti dei minori è costituito dalla convenzione sui diritti del fanciullo fatta a New York il 20 novembre 1989 e ratificata dall'Italia con legge 27 maggio 1991, n. 176;
   la Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza ha svolto nel corso della scorsa legislatura una indagine conoscitiva sui minori stranieri non accompagnati, al termine della quale ha adottato un documento conclusivo che conteneva proposte concrete per sopperire alla criticità della situazione a tutela dei diritti dei minori;
   il nostro Paese è da sempre crocevia cruciale dei flussi migratori del sud-est del Mediterraneo e terra di primo approdo di migranti nordafricani (soprattutto del Maghreb e dell'Africa subsahariana) e dell'Asia centrale;
   i dati del Ministero dell'interno a settembre 2011 in materia di flussi migratori di minori non accompagnati nel nostro Paese riportano che il fenomeno è in forte crescita: nel 2010 erano 698; dal primo gennaio 2011 al 24 settembre 2013 erano 739; nel 2012 sono diventati 5821;
   da fonti a mezzo stampa si apprende che nel centro di primo soccorso e accoglienza di Lampedusa vi sarebbero ancora 111 minori trattenuti nel centro (ben oltre i 48 previsti dalla legge) e che la suddetta struttura ospiterebbe i minori insieme agli adulti e accoglierebbe 701 persone in spazi che dovrebbero contenerne al massimo 300;
   le condizioni in cui queste persone versano sarebbero non accettabili e non dignitose e, secondo fonti a mezzo stampa, in alcuni casi si ravviserebbe la mancanza di acqua calda e persino l'assenza di un letto su cui dormire;
   il Garante per l'infanzia, Vincenzo Spadafora, in visita al Centro di primo soccorso e accoglienza di Lampedusa avrebbe dichiarato che è pura follia trattenere in condizioni disumane i minori stranieri che arrivano qui in fuga dai loro Paesi, tanto più se vogliono solo transitare nel nostro Paese;
   tra le proposte avanzate nel documento della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza adottato nella scorsa legislatura vi sono: «la creazione di una task force (...) in grado di procedere tempestivamente all'identificazione dei minori stranieri non accompagnati; l'espletamento di una procedura certa e uniforme di identificazione; la promozione di collaborazioni bilaterali tra l'Italia e i Paesi di provenienza; il rifinanziamento del Programma nazionale di protezione dei minori stranieri non accompagnati gestito dall'ANCI; l'attivazione di procedura di affidamento familiare temporaneo (...) secondo le norme previste in materia dell'ordinamento» –:
   quali iniziative urgenti il Ministro interrogato intenda adottare allo scopo di porre fine, senza altri ritardi, alle gravi violazioni dei diritti dei minori di età e se e come intenda recepire le raccomandazioni contenute nel testo della indagine conoscitiva della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza.
(4-00475)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 ottobre 2013
nell'allegato B della seduta n. 90
4-00475
presentata da
ZAMPA Sandra

  Risposta. — Con riferimento all'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati si fa presente che, sulla base dei dati disponibili, al 31 agosto 2013, sul sito www.lavoro.gov.it, risultano presenti sul territorio nazionale 6044 minori stranieri non accompagnati. Al riguardo si precisa che tali dati vengono aggiornati periodicamente dalla direzione generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali che, in attuazione di quanto previsto dal decreto-legge n. 95 del 2012, (convertito dalla legge n. 135 del 2012), ha assunto le funzioni già del comitato per i minori stranieri disciplinate dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 dicembre 1999, n. 535.
  La rilevante presenza di minori stranieri non accompagnati sul territorio nazionale ha portato all'adozione di interventi specifici di tutela e integrazione; sin dal loro arrivo sul territorio nazionale, i minori sono accolti nei centri di primo soccorso e accoglienza – ma in aree riservate e dedicate esclusivamente alle categorie vulnerabili – per il tempo strettamente necessario a prestare loro le prime cure e, nei casi dubbi, a svolgere gli esami medici volti all'accertamento dell'età, qualora si rendano necessari per difetto di documentazione o di evidenza visiva. Anche nella disciplina dell'ingresso e soggiorno del minore straniero prevale una particolare forma di tutela: i minori, infatti, non possono essere espulsi, stante il divieto previsto dall'articolo 19 del testo unico in materia di immigrazione (decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286). In questi casi, infatti, il questore rilascia al minore un permesso di soggiorno per minore età ovvero un permesso per integrazione sociale e civile.
  Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali è ben consapevole che la situazione dell'accoglienza debba essere affrontata attraverso una
governance multi-livello che coinvolga le istituzioni centrali e locali competenti in materia. Per tale ragione, a seguito della chiusura dello stato di emergenza umanitaria legato all'eccezionale afflusso di cittadini provenienti dal Nord Africa e del rientro nella gestione ordinaria, ha aperto un tavolo interistituzionale nel quale proseguire, con le altre amministrazioni competenti in materia (Ministero dell'interno, Ministero della giustizia, ANCI, UPI, coordinamento delle regioni), la proficua collaborazione istituzionale sul tema dei minori stranieri non accompagnati già messa a punto nel tavolo di coordinamento presso il dipartimento della protezione civile e nel tavolo di coordinamento nazionale presso il Ministero dell'interno.
  Al fine di potenziare le attività di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati rintracciati sul territorio nazionale, il tavolo ha approvato la realizzazione da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali di un sistema informativo
on-line finalizzato alla tracciabilità del loro percorso di accoglienza dal momento dell'arrivo nel territorio italiano. Tale sistema consentirà a tutti gli attori coinvolti (questure, regioni, comuni, comunità, tribunali, eccetera) di accedere ad una base dati condivisa nella quale ciascuno, in relazione alle proprie competenze, possa inserire e visualizzare le informazioni sul minore, al fine di organizzare in modo più funzionale i percorsi di accoglienza e integrazione dei minori.
  Con l'intento di collaborare alla ricerca di soluzioni alle problematiche connesse all'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati in aree particolarmente sensibili in quanto interessate da frequenti sbarchi, il Ministero intrattiene rapporti costanti con la regione Sicilia.
  I costi per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati sono, in base alla attuale normativa, a carico dei comuni sul cui territorio il minore è rintracciato. In occasione della emergenza Nord Africa è stata però riconosciuta una copertura finanziaria per l'accoglienza dei minori provenienti dai paesi coinvolti. La competente direzione generale ha provveduto ad effettuare tutti i pagamenti relativi all'anno 2011. Per quanto riguarda invece l'anno 2012, tenuto conto che le relative risorse sono state trasferite soltanto nel mese di marzo del corrente anno, l'erogazione dei contributi è ancora in fase attiva.
  Al fine di assicurare la prosecuzione degli interventi finanziari centrali a favore dei minori stranieri non accompagnati, è stato istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali il fondo nazionale per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (articolo 23, comma 11, decreto-legge n. 95 del 2012) la cui dotazione, per l'anno 2012, ammontava a 5 milioni di euro. In attuazione della citata disposizione legislativa, con decreto ministeriale del 31 ottobre 2012, sono state stabilite le modalità di utilizzo del fondo, fondate su un sistema di riparto delle risorse finanziarie tra i comuni che hanno sostenuto i costi per l'accoglienza dei minori entrati nel territorio nazionale e segnalati nei primi nove mesi del 2012, con esclusione di coloro per i quali gli oneri dell'accoglienza sono stati imputati all'emergenza Nord Africa.
  Per l'anno 2013, il fondo non è stato però rifinanziato. Il decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76, recante «Primi interventi urgenti per la promozione dell'occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonché in materia di Imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti» ha comunque previsto, all'articolo 9, comma 9, su proposta del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, la riassegnazione al fondo per l'accoglienza dei minori stranieri dei residui maturandi dalla gestione emergenziale di cui alle ordinanze di protezione civile riguardanti lo stato di emergenza umanitaria nel territorio nazionale, in relazione all'eccezionale afflusso di cittadini appartenenti ai paesi del Nord Africa nonché per il contrasto e la gestione dell'afflusso di cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea.
  Per l'anno 2013, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali nella consapevolezza della grave situazione di criticità in cui versano i territori a causa dei costi sostenuti per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, in accordo con l'intesa raggiunta in conferenza unificata, ha destinato 5 milioni di euro del fondo politiche sociali ai costi dell'accoglienza per i minori stranieri non accompagnati.
  La predetta somma sarà materialmente distribuibile dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali entro la fine del corrente anno.
  La drastica riduzione del fondo per le politiche sociali, pressoché azzerato nel 2012 e rifinanziato dalla legge di stabilità solo per il 2013, nell'ambito del quale viene individuata la quota parte del fondo per le politiche migratorie, ha portato alla rilevante diminuzione delle disponibilità di quest'ultimo e ha impedito un rifinanziamento del «Programma nazionale di protezione dei minori stranieri non accompagnati», realizzato in collaborazione con l'ANCI al fine di creare un sistema nazionale, decentrato e in rete, di presa in carico e integrazione sul territorio dei minori stranieri non accompagnati. Il programma è stato finanziato per due fasi (dal 2007 al 2012).
  Con riferimento agli interventi in corso, si evidenzia che nel 2012 sono stati finanziati specifici percorsi di integrazione socio-lavorativa a favore dei minori stranieri non accompagnati, al fine di garantire il proseguimento della loro permanenza in Italia al compimento del diciottesimo anno di età. L'intervento si basa sul finanziamento di una «dote individuale» per la realizzazione di un piano di intervento personalizzato (PIP) in relazione allo sviluppo di competenze e per la promozione e la gestione di percorsi individualizzati di inserimento lavorativo (euro 3.000 di «dote qualificazione» ovvero euro 5.000 di «dote occupazione»). L'azione è stata finanziata con risorse provenienti dal fondo sociale europeo, nelle regioni obiettivo convergenza, e con fondi nazionali nel resto d'Italia, per un finanziamento totale di 1126 doti individuali e un ammontare complessivo di risorse pari ad euro 5.498.000,00.
  Nell'ambito del programma annuale 2012 del fondo europeo per l'integrazione di cittadini di Paesi terzi, è stato approvato il progetto «Autonomia e integrazione per giovani donne straniere», per un finanziamento complessivo di euro 1.000.000,00. Il progetto si pone l'obiettivo generale di promuovere sul territorio nazionale lo sviluppo, la diffusione e lo scambio di modelli e strumenti di intervento innovativi per il supporto all'autonomia di una fascia particolarmente vulnerabile di persone migranti, ossia le minori straniere non accompagnate in fase di transizione verso l'età adulta (16-17 anni) e le giovani donne migranti a rischio di esclusione sociale fino al 24esimo anno di età.
  Relativamente ai minori stranieri non accompagnati richiedenti asilo, il competente Ministero dell'interno ha destinato la somma di 5 milioni di euro per il rimborso dei costi degli enti locali per le spese sostenute per l'accoglienza di tali minori. Tale rimborso deve essere richiesto alle prefetture competenti, in relazione ai costi sostenuti dal momento della formalizzazione della domanda di asilo da parte del minore e sino all'inserimento nelle strutture dello SPRAR per il periodo 1o gennaio-31 dicembre 2013. Il limite massimo del costo dell'accoglienza rimborsabile
pro die e pro capite è fissato in 70 euro IVA inclusa.
  Per incrementare i livelli di efficienza dei sistemi di accoglienza, è stato previsto l'ampliamento del sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR), che era già stato implementato nel 2012 (di 702 posti), ed è stato ulteriormente incrementato (di 800 nuovi posti), portando complessivamente la ricettività a 4.500 posti.
  Si fa presente inoltre che è operativo il progetto «Praesidium», finalizzato a rafforzare le capacità di accoglienza rispetto ai flussi migratori che interessano le località strategiche di frontiera, situate sulle coste meridionali del Paese. Il progetto – al quale partecipano la Croce rossa italiana, l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e
Save the Children – fornisce un primo orientamento legale e un supporto informativo, relativamente alla legislazione italiana in tema di immigrazione, alla tratta di esseri umani e alla riduzione in schiavitù. In proposito, al fine di elaborare il piano d'azione nazionale contro la tratta, nel gennaio scorso, è stato costituito un tavolo tecnico, presieduto dal Ministro per le pari opportunità e collegato alla commissione interministeriale per il sostegno alle vittime di tratta, violenza e grave sfruttamento. A tale tavolo partecipano, oltre ai rappresentanti delle amministrazioni interessate e delle forze di polizia, anche operatori del privato sociale e soggetti che hanno maturato una significativa esperienza nella delicata materia.
  Da ultimo si informa che il Ministero dell'interno ha promosso, in partenariato con diverse organizzazioni internazionali, il progetto pilota europeo «Analisi delle politiche di accoglienza, protezione e integrazione dei minori non accompagnati nell'ambito dell'Unione europea». Tale progetto, finanziato anche dalla Commissione europea, ha la finalità di adottare particolari misure e procedure a garanzia dei minori non accompagnati nell'ambito dell'Unione Europea.

Il Viceministro del lavoro e delle politiche socialiMaria Cecilia Guerra.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

diritti del bambino

aiuto sociale

minore eta' civile

corrente migratoria

fanciullo

protezione dell'infanzia