ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00464

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 16 del 15/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 15/05/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LA SEMPLIFICAZIONE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE delegato in data 15/05/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00464
presentato da
CATANOSO Basilio
testo di
Mercoledì 15 maggio 2013, seduta n. 16

   CATANOSO. — Al Ministro per gli affari regionali e le autonomie, al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   in Sicilia dal 1988 una vastissima platea di giovani, dopo aver sperimentato le più variegate forme di lavoro atipico e dopo anni di rivendicazioni sindacali, ha ottenuto la possibilità di iniziare un nuovo percorso tramite la stipula di un contratto di lavoro a tempo determinato;
   nella regione siciliana, da oltre dodici anni, tale tipologia di lavoro flessibile viene utilizzata per far fronte ad esigenze permanenti legate al fabbisogno ordinario degli enti locali;
   tale categoria di lavoratori, unitamente a quelli a tempo indeterminato ancora in servizio, in assenza di regolare turn-over, ha garantito i servizi fondamentali ed essenziali alle proprie comunità locali;
   è ben noto che le posizioni di ruolo negli enti territoriali, con lo svuotamento degli organici per effetto dei pensionamenti, non consentono di assicurare la funzionalità degli stessi;
   gli enti locali territoriali, forti della presenza del personale precario e da oltre un ventennio, hanno rinunciato ad attivare procedure concorsuali ed hanno continuato ad utilizzare questi lavoratori in posizioni anche strategiche ed apicali, sfruttando i titoli di studio posseduti dai precari e la professionalità da questi acquisita;
   i contratti in essere sono stati prorogati sino al 31 luglio 2013 in quanto il legislatore regionale ha inteso agganciarsi alla legge di stabilità nazionale che fissa nel predetto termine il limite massimo alla prosecuzione dei contratti;
   la scelta del legislatore, di ancorare la durata delle proroghe all'ultima legge di stabilità, è ad avviso dell'interrogante immotivata in quanto nelle regioni a statuto speciale si applica altra norma speciale (articolo 14, commi 24-bis e ter, decreto-legge n. 78 del 2010 anche con riferimento al comma 9 e all'articolo 9, comma 28, del decreto-legge n. 78 del 2010), mai abrogata né modificata, che consente a regioni come la Sicilia e agli enti territoriali delle stesse regioni autonome di prorogare i contratti con l'unico limite, specificatamente indicato, che le risorse finanziarie dovranno essere reperite dalle regioni stesse (a statuto speciale) attraverso apposite misure di riduzione e razionalizzazione della spesa;
   la norma non contiene altri limiti anzi esclude che a questi contratti siano applicabili i limiti quantitativi del 50 per cento dei contratti precedenti e i limiti di spesa per il personale;
   la norma, in vigore, si applica esclusivamente ai contratti a tempo determinato nelle regioni a statuto speciale e negli enti territoriali di queste ultime;
   il Governo regionale ha sempre sostenuto quindi, di avere i fondi per i precari e, quindi, potrà prorogare annualmente o se vuole con contratti pluriennali;
   la legge di stabilità 2013 (comma 400, della legge n. 228 del 2012), a cui ha voluto agganciarsi, maldestramente a giudizio dell'interrogante, il legislatore regionale è norma generale che riguarda tutte le amministrazioni dello Stato, è norma transitoria per l'attuazione della «legge Fornero», non ha né abrogato né compresso la norma speciale adottata dal Parlamento nazionale proprio per la Sicilia perché qui fu sollevato il problema. Lo stesso comma 400 ha finalità diverse dal «tutti a casa», in ogni caso non si applica alla Sicilia che gode di altra normativa statale ancora vigente e storicamente approvata proprio per i precari siciliani per evitare che sin dal 2010 potesse essere tagliato il 50 per cento dei posti di lavoro, anche includendo la deroga al limite di spesa per il personale;
   per la proroga dei contratti dei precari storici negli enti locali siciliani l'interrogante ritiene che non ci sia alcuna necessità di nuova legge nazionale, basterà una norma regionale e la relativa copertura economica. Se la norma nazionale arriverà ben venga, ma non deve rappresentare un alibi per nessuno;
   sulla vicenda dei precari degli enti locali in Sicilia, l'interrogante crede sia giunto il momento di fare chiarezza: la regione deve assumere le proprie responsabilità, smettendola con il tentativo di ribaltare sul piano nazionale problemi e competenze che sono invece tutte e del tutto siciliane. È opportuno consentire ai precari, certamente attraverso una delegazione ristretta, la partecipazione al tavolo tecnico odierno anche per le esperienze che hanno acquisito in materia anno dopo anno, mese dopo mese;
   a giudizio dell'interrogante, il risparmio di spesa previsto dal legislatore nazionale è stato interpretato dalla regione siciliana come un trasferimento della spesa dalla regione a province e comuni con un saldo di bilancio per la pubblica amministrazione nella sua interezza pari a zero ma con un costo sociale insopportabile per il mondo del lavoro;
   occorre evitare che falsamente e ingannando circa 18.500 persone, o comunque sbagliando, ci si trinceri dietro la falsa ipotesi di inesistenti competenze statali al fine di non attivare le procedure di proroga senza prendersi responsabilità –:
   quali iniziative di competenza abbiano adottato od intendano adottare i Ministri interrogati affinché si possa trovare una diversa e migliore soluzione rispetto alle problematiche esposte in premessa. (4-00464)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 2012 0228

EUROVOC :

contratto di lavoro

revisione della legge

Sicilia

stato d'emergenza

soppressione di posti di lavoro

lavoro atipico