ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00452

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 16 del 15/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: CARRESCIA PIERGIORGIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 15/05/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 15/05/2013
Stato iter:
07/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/02/2014
MAURO MARIO MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/02/2014

CONCLUSO IL 07/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00452
presentato da
CARRESCIA Piergiorgio
testo di
Mercoledì 15 maggio 2013, seduta n. 16

   CARRESCIA. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
   a far data dal 20 aprile 2013 è stata soppressa la commissione medica ospedaliera di Chieti con determina del Capo di Stato Maggiore della difesa;
   a seguito di detta determina il personale delle varie forze armate della polizia, del Corpo forestale dello Stato, dei vigili del fuoco, della Guardia di finanza, delle Marche, si trova oggi a doversi recare a Roma per tutte le pratiche medico legali e per gli esami medici necessari ed obbligatori ai fini della verifica dell'idoneità al servizio;
   le motivazioni all'origine della determina sopra citata stanno correttamente nella necessità di riduzione della spesa, ma nel caso specifico delle Marche, considerando i tempi di percorrenza e quindi i tempi per i quali il personale non è disponibile al servizio d'Istituto, considerando le spese di viaggio e di missione ed il disagio cui il personale dovrà essere necessariamente sottoposto, si rischia, in realtà, di ottenere un «locale» incremento delle spese senza benefici di rilievo, con pregiudizio di quei criteri di ottimizzazione e mantenimento dei livelli prestazionali che invece si riteneva di migliorare;
   in quest'ottica la presenza ad Ancona di una struttura MM di selezione (MARICENSELES), già dotata di apparecchiature, laboratori e di adeguate competenze specialistiche potrebbe rappresentare una soluzione atta a ridurre le spese, i disagi ed i tempi necessari alle prestazioni sanitarie. Tale struttura, stando a notizie accreditate, a partire dal mese di giugno 2013, si doterà di una CMO utilizzabile però dal solo personale MM, con esclusione degli appartenenti alle Forze armate;
   poiché la sanità militare è già operante in senso interforze sarebbe opportuno, proprio nell'ottica di riduzione dei costi e di ottimizzazione nell'uso delle risorse disponibili attivare una CMO «interforze» in detta sede, per altro già in essere per la selezione M.M., con l'utilizzo delle competenze specialistiche disponibili localmente nelle altre F.A.;
   attualmente il personale militare risulta penalizzato da detta direttiva: il personale civile operante negli enti militari viene infatti già avviato presso le competenti commissioni del Ministero dell'economia e delle finanze, istituite su base almeno regionale, a differenza del personale militare che deve sobbarcarsi disagi considerevoli, come nello specifico caso delle Marche;
   alla luce della normativa vigente non appare elemento ostativo alla costituzione della già richiamata CMO presso MARICENSELES ANCONA la determina sopra richiamata;
   infatti, il Ministero dell'economia e delle finanze (decreto interministeriale del 12 febbraio 2005 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 44 del 23 febbraio 2004, formulato di concerto con i Ministeri della giustizia, dell'interno, della difesa e della salute, recante i criteri organizzativi per l'assegnazione delle domande agli organismi di accertamento sanitario di cui all'articolo 9 del decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 2001, n. 461 (commissioni mediche AASSLL e CMV), ha inteso dare concreta attuazione alle norme in materia di semplificazione dei procedimenti per il riconoscimento della dipendenza delle infermità da causa di servizio per la concessione delle pensioni privilegiate ordinarie e dell'equo indennizzo secondo quanto previsto dall'articolo 6, comma 13, del decreto del Presidente della Repubblica n. 461 del 2001 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 5 del 7 gennaio 2002. Tale complesso normativo, oltre a disciplinare le procedure per gli accertamenti sanitari ai fini del riconoscimento della dipendenza della causa di servizio, dell'attribuzione della pensione privilegiata ordinaria, dell'equo indennizzo e di altri conseguenti benefici spettanti per infermità dipendente da causa di servizio, regola anche le procedure per l'accertamento dell'inidoneità e di altre forme di inabilità, non dipendenti da causa di servizio, ai fini del cambio mansioni, della dispensa dal servizio e dell'eventuale conseguimento di trattamenti pensionistici;
   all'esame sostanziale del testo del provvedimento, come già sopra esposto, si può individuare una diversa «attenzione» rivolta ai dipendenti civili ed al personale militare della Difesa laddove l'articolo 3 del citato decreto prevede al primo comma una dicotomia sostanziale di trattamento tra «personale civile e militare pur appartenente, come nel caso degli enti periferici, alla stessa sede di servizio; vi è un ambito territoriale «provinciale» per il personale civile e un ambito almeno «regionale» o addirittura più vasto, come nel caso specifico delle Marche per il personale militare;
   per quanto precedentemente esposto e tenuto conto della legislazione esistente in materia la presenza di ufficiali medici effettivi a MARIDIPART ANCONA, CME «MARCHE» di Ancona, regione carabinieri Marche, questura di Ancona e regione Guardia di finanza di Ancona rende possibile la composizione di una commissione medica «interforze» ai sensi dell'articolo 6, comma 2 del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 2001, n. 461, presso MARICENSELES Ancona;
   tale Commissione, opportunamente strutturata con il personale specifico in forza agli enti afferenti, potrebbe utilmente adempiere i compiti sopra richiamati per le commissioni mediche. In tale ottica una siffatta commissione «interforze» insediata presso i locali dell'ex infermeria autonoma M.M. (ora MARICENSELES) eviterebbe lunghi tragitti e i costi, sia diretti in termini di spese di viaggio/missione sia indiretti come la mancanza di, disponibilità temporale del personale dipendente in missione presso la «lontana» commissione medica ospedaliera di Roma; nel contempo permetterebbe di sanare la diversità di «trattamento logistico» – con il personale civile, che come è noto e per le norme sopra richiamate, si avvale delle strutture sanitarie più vicine, quali ad esempio la commissione medica di verifica del Ministero dell'economia e delle finanze di Ancona;
   tale commissione «interforze», una volta attivata, nello spirito del decreto del Presidente della Repubblica n. 461 del 29 ottobre 2001, produrrà certamente la riduzione sostanziale dei tempi tecnici di esame dell'istanza/visita medica risolvendo nel contempo sia i disagi «logistici» che le problematiche medico-legali per il personale della Marina Militare, Esercito, Aeronautica, Carabinieri, Polizia di stato, Corpo Forestale, vigili del fuoco delle province della regione Marche ed eventualmente delle province confinanti, quali Rimini, Forlì-Cesena e Perugia –:
   se sia a conoscenza del problema sopra esposto;
   se e in che tempi intenda adottare iniziative che permettano di attivare una commissione medica ospedaliera «interforze» presso MARICENSELES di Ancona fruibile dal personale delle varie forze ARMATE, della polizia, del Corpo forestale dello Stato, dei vigili del fuoco, della Guardia di finanza dell'intera regione Marche ed eventualmente delle province confinanti, quali Rimini, Forlì-Cesena e Perugia. (4-00452)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 7 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 169
4-00452
presentata da
CARRESCIA Piergiorgio

  Risposta. — La questione sollevata con l'interrogazione in esame rientra nel più ampio quadro del processo di ristrutturazione e snellimento dell'organizzazione militare, caratterizzato da vari provvedimenti di soppressione, accorpamento e riorganizzazione delle strutture, avviato da alcuni anni e tuttora in divenire, in attuazione di una serie di atti normativi, tesi a meglio modulare le Forze armate alle nuove esigenze.
  Tale processo in chiave riduttiva, non suscettibile di comportare nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato, è volto ad ottimizzare tutte le componenti delle Forze armate, ossia quelle di vertice, dell'area operativa-logistica, dell'organizzazione territoriale e della formazione.
  In sostanza, s'intende perseguire soluzioni tese ad ottenere un migliore rapporto costo/efficacia, attraverso la soppressione di strutture ormai non più funzionali, nonché la ridefinizione delle funzioni di comandi/enti e il loro accorpamento, per quanto possibile, in chiave interforze e, comunque, di non sovrapponibilità funzionale e territoriale.
  Nell'ambito della più ampia revisione dello strumento militare, il riordino della sanità militare – già avviato nel corso del 2012 attraverso una profonda opera di revisione della sua organizzazione per aumentare l'efficienza delle strutture in relazione alla riduzione delle risorse disponibili – riveste particolare importanza, trattandosi di un settore strategico ad alta valenza operativa per l'assolvimento delle missioni internazionali.
  Tale riordino si è concretizzato sia nell'attribuzione al Capo di Stato maggiore difesa della direzione, coordinamento delle attività e dei servizi sanitari militari, della formazione del relativo personale (decreto del Presidente della Repubblica 15 dicembre 2010, n. 270), sia in una riorganizzazione in senso riduttivo delle strutture sanitarie, sia attraverso la loro razionalizzazione in senso interforze per aumentarne l'efficienza e il rapporto costo/efficacia.
  Sulla base delle specifiche esigenze, emerse nel corso di specifici studi e di riunioni con i vertici delle Forze armate/Arma dei carabinieri, sono stati individuati i provvedimenti e/o gli obiettivi da perseguire.
  In particolare, l'area della medicina legale è stata interessata da un consistente ridimensionamento con la riduzione da 13 a 7 dei dipartimenti militari di medicina legale.
  Con specifico riferimento al dipartimento militare di medicina legale di Chieti, com’è consuetudine della difesa nell'affrontare le delicate tematiche connesse alla riorganizzazione delle proprie strutture ordinative, anche la questione relativa alla sua soppressione è stata oggetto di opportuna valutazione, con l'obiettivo di contemperare le aspettative del personale interessato con quelle istituzionali.
  Quanto all'opportunità di «attivare una commissione medica ospedaliera... presso MARICENSELES di Ancona», devo osservare che sulla base degli elementi informativi acquisiti dal competente ispettorato generale della sanità militare, non si ravvisano i presupposti né sono emersi elementi di criticità che giustifichino la costituzione di una commissione medico ospedaliera ovvero di un'ulteriore struttura sanitaria militare interforze presso il centro selezione della Marina militare di Ancona.
  Ciò, anche in considerazione di quanto esposto in premessa, nonché alla luce dei vigenti vincoli in materia di «spending review».
Il Ministro della difesaMario Mauro.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DPR 2001 0461

EUROVOC :

Marche

indennita' e spese

esame medico

personale militare

esercito

protezione civile

pensionato