ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00448

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 16 del 15/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: IACONO MARIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 15/05/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO PER L'INTEGRAZIONE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'INTERNO 15/05/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 04/06/2013
Stato iter:
03/10/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/10/2013
GUERRA MARIA CECILIA VICE MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 03/10/2013

CONCLUSO IL 03/10/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00448
presentato da
IACONO Maria
testo di
Mercoledì 15 maggio 2013, seduta n. 16

   IACONO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro per l'integrazione. — Per sapere – premesso che:
   la provincia di Agrigento è interessata da numerosi sbarchi di cittadini extracomunitari, molti dei quali si trovano nello status di minori extracomunitari non accompagnati;
   sino al 1o marzo 2013 il Governo nazionale ha reso possibile garantire l'accoglienza e la prestazione di un adeguato servizio sociale e assistenziale a questi soggetti attraverso misure e progetti finalizzati a garantire la permanenza di questi giovani nel territorio italiano;
   in questo senso il Progetto «Emergenza Nord Africa» del Ministero dell'interno finalizzato all'accompagnamento e sostegno nelle strutture del terzo settore e del no profit ha rappresentato uno strumento diretto a favorire l'accoglienza e a combattere l'emergenza anche a seguito dell'esplosione della Primavera Araba del 2011;
   il suddetto «Progetto emergenza Nord Africa» si è concluso il 1o marzo 2013 e la successiva proroga emanata dal Ministero dell'interno il 5 marzo 2013, riguarda solo ed esclusivamente i minori già allocati nelle comunità alloggio e per l'appunto proroga di soli 6 mesi la permanenza in struttura dei minori stranieri non accompagnati;
   l'approssimarsi della stagione estiva porterà con sé un naturale incremento degli sbarchi di cittadini extracomunitari con il conseguente arrivo nelle coste italiane di soggetti minori non accompagnati, e questi, vista la scadenza del suddetto progetto non troveranno adeguati strumenti di tutela e di accompagnamento e di accoglienza, va considerata la gravissima situazione economica e finanziaria in cui versa la stragrande maggioranza dei comuni siciliani, impossibilitati a coprire con risorse proprie le rette per il mantenimento nelle strutture del no profit sociale;
   molte strutture del privato sociale, della cooperazione sociale e dell'associazionismo non hanno ancora ricevuto i pagamenti dovuti relative al progetto emergenza Nord Africa per gli anni 2011 e 2012 –:
   se e di quali strumenti finanziari il Governo intenda dotarsi per potere consentire alle strutture finalizzate all'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati di potere continuare il servizio di assistenza anche dopo la scadenza della proroga del progetto emergenza Nord Africa;
   se il Governo abbia previsto la copertura finanziaria delle rette per l'accoglienza in strutture adeguate dei minori arrivati in Italia dopo il 1o marzo 2013 e in capo a quale ente sia il pagamento di tali rette;
   quali siano i tempi di erogazione delle rette per il mantenimento dei minori stranieri non accompagnati in riferimento al progetto emergenza Nord Africa annualità 2011-2012. (4-00448)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 ottobre 2013
nell'allegato B della seduta n. 90
4-00448
presentata da
IACONO Maria

  Risposta. — Con riferimento alla problematica dell'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati si fa presente che, sulla base dei dati disponibili, al 31 agosto 2013, sul sito www.lavoro.gov.it, risultano presenti sul territorio nazionale 6044 minori stranieri non accompagnati. Al riguardo si precisa che tali dati vengono aggiornati periodicamente dalla Direzione generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali che, in attuazione di quanto previsto dal decreto-legge n. 95 del 2012, (convertito dalla legge n. 135 del 2012), ha assunto le funzioni già del Comitato per i minori stranieri disciplinate dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 dicembre 1999, n. 535.
  La rilevante presenza di minori stranieri non accompagnati sul territorio nazionale ha portato all'adozione di interventi specifici di tutela e integrazione; sin dal loro arrivo sul territorio nazionale, i minori sono accolti nei centri di primo soccorso e accoglienza – ma in aree riservate e dedicate esclusivamente alle categorie vulnerabili – per il tempo strettamente necessario a prestare loro le prime cure e, nei casi dubbi, a svolgere gli esami medici volti all'accertamento dell'età, qualora si rendano necessari per difetto di documentazione o di evidenza visiva. Anche nella disciplina dell'ingresso e soggiorno del minore straniero prevale una particolare forma di tutela: i minori, infatti, non possono essere espulsi, stante il divieto previsto dall'articolo 19 del testo unico in materia di immigrazione (decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286). In questi casi, infatti, il Questore rilascia al minore un permesso di soggiorno per minore età ovvero un permesso per integrazione sociale e civile.
  Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali è ben consapevole che la situazione dell'accoglienza debba essere affrontata attraverso una «governance» multi-livello che coinvolga le istituzioni centrali e locali competenti in materia. Per tale ragione, a seguito della chiusura dello stato di emergenza umanitaria legato all'eccezionale afflusso di cittadini provenienti dal nord Africa e del rientro nella gestione ordinaria, ha aperto un tavolo interistituzionale nel quale proseguire, con le altre amministrazioni competenti in materia (Ministero dell'interno, Ministero della giustizia, Anci, Upi, coordinamento delle regioni), la proficua collaborazione istituzionale sul tema dei minori stranieri non accompagnati già messa a punto nel tavolo di coordinamento presso il Dipartimento della protezione civile e nel tavolo di coordinamento nazionale presso il Ministero dell'interno.
  Al fine di potenziare le attività di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati rintracciati sul territorio nazionale, il tavolo ha approvato la realizzazione da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali di un sistema informativo on-line finalizzato alla tracciabilità del loro percorso di accoglienza dal momento dell'arrivo nel territorio italiano. Tale sistema consentirà a tutti gli attori coinvolti (Questure, regioni, comuni, comunità, tribunali, eccetera) di accedere ad una base dati condivisa nella quale ciascuno, in relazione alle proprie competenze, possa inserire e visualizzare le informazioni sul minore, al fine di organizzare in modo più funzionale i percorsi di accoglienza e integrazione dei minori.
  Con l'intento di collaborare alla ricerca di soluzioni alle problematiche connesse all'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati in aree particolarmente sensibili in quanto interessate da frequenti sbarchi, il Ministero intrattiene rapporti costanti con la regione Sicilia.
  I costi per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati sono, in base alla attuale normativa, a carico dei comuni sul cui territorio il minore è rintracciato. In occasione della emergenza nord Africa è stata però riconosciuta una copertura finanziaria per l'accoglienza dei minori provenienti dai paesi coinvolti. La competente direzione generale ha provveduto ad effettuare tutti i pagamenti relativi all'anno 2011. Per quanto riguarda invece l'anno 2012, tenuto conto che le relative risorse sono state trasferite soltanto nel mese di marzo del corrente anno, l'erogazione dei contributi è ancora in fase attiva.
  Al fine di assicurare la prosecuzione degli interventi finanziari centrali a favore dei minori stranieri non accompagnati, è stato istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali il Fondo nazionale per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (articolo 23, comma 11, decreto-legge n. 95 del 2012) la cui dotazione, per l'anno 2012, ammontava a 5 milioni di euro. In attuazione della citata disposizione legislativa, con decreto ministeriale del 31 ottobre 2012, sono state stabilite le modalità di utilizzo del Fondo, fondate su un sistema di riparto delle risorse finanziarie tra i Comuni che hanno sostenuto i costi per l'accoglienza dei minori entrati nel territorio nazionale e segnalati nei primi nove mesi del 2012, con esclusione di coloro per i quali gli oneri dell'accoglienza sono stati imputati all'emergenza nord Africa.
  Per l'anno 2013, il Fondo non è stato però rifinanziato. Il decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76, recante «Primi interventi urgenti per la promozione dell'occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonché in materia di Imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti» ha comunque previsto, all'articolo 9, comma 9, su proposta del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, la riassegnazione al Fondo per l'accoglienza dei minori stranieri dei residui maturandi dalla gestione emergenziale di cui alle ordinanze di protezione civile riguardanti lo stato di emergenza umanitaria nel territorio nazionale, in relazione all'eccezionale afflusso di cittadini appartenenti ai paesi del nord Africa nonché per il contrasto e la gestione dell'afflusso di cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea.
  Per l'anno 2013, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali nella consapevolezza della grave situazione di criticità in cui versano i territori a causa dei costi sostenuti per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, in accordo con l'intesa raggiunta in Conferenza unificata, ha destinato 5 milioni di euro del Fondo politiche sociali ai costi dell'accoglienza per i minori stranieri non accompagnati.
  La predetta somma sarà materialmente distribuibile dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali entro la fine del corrente anno.
  La drastica riduzione del Fondo per le politiche sociali, pressoché azzerato nel 2012 e rifinanziato dalla legge di stabilità solo per il 2013, nell'ambito del quale viene individuata la quota parte del Fondo per le politiche migratorie, ha portato alla rilevante diminuzione delle disponibilità di quest'ultimo e ha impedito un rifinanziamento del «Programma nazionale di protezione dei minori stranieri non accompagnati», realizzato in collaborazione con l'Anci al fine di creare un sistema nazionale, decentrato e in rete, di presa in carico e integrazione sul territorio dei minori stranieri non accompagnati. Il programma è stato finanziato per due fasi (dal 2007 al 2012).
  Con riferimento agli interventi in corso, si evidenzia che nel 2012 sono stati finanziati specifici percorsi di integrazione socio-lavorativa a favore dei minori stranieri non accompagnati, al fine di garantire il proseguimento della loro permanenza in Italia al compimento del diciottesimo anno di età. L'intervento si basa sul finanziamento di una «dote individuale» per la realizzazione di un Piano di intervento personalizzato (Pip) in relazione allo sviluppo di competenze e per la promozione e la gestione di percorsi individualizzati di inserimento lavorativo (euro 3 mila di «dote qualificazione» ovvero euro 5 mila di «dote occupazione»). L'azione è stata finanziata con risorse provenienti dal fondo sociale europeo, nelle Regioni obiettivo convergenza, e con fondi nazionali nel resto d'Italia, per un finanziamento totale di 1126 doti individuali e un ammontare complessivo di risorse pari ad euro 5.498.000,00.
  Nell'ambito del programma annuale 2012 del Fondo europeo per l'integrazione di cittadini di Paesi terzi, è stato approvato il progetto «Autonomia e integrazione per giovani donne straniere», per un finanziamento complessivo di 1 milione di euro. Il progetto si pone l'obiettivo generale di promuovere sul territorio nazionale lo sviluppo, la diffusione e lo scambio di modelli e strumenti di intervento innovativi per il supporto all'autonomia di una fascia particolarmente vulnerabile di persone migranti, ossia le minori straniere non accompagnate in fase di transizione verso l'età adulta (16-17 anni) e le giovani donne migranti a rischio di esclusione sociale fino al 24esimo anno di età.
  Relativamente ai minori stranieri non accompagnati richiedenti asilo, il competente Ministero dell'interno ha destinato la somma di 5 milioni di euro per il rimborso dei costi degli enti locali per le spese sostenute per l'accoglienza di tali minori. Tale rimborso deve essere richiesto alle Prefetture competenti, in relazione ai costi sostenuti dal momento della formalizzazione della domanda di asilo da parte del minore e sino all'inserimento nelle strutture dello Sprar per il periodo 1o gennaio-31 dicembre 2013. Il limite massimo del costo dell'accoglienza rimborsabile pro die e pro capite è fissato in 70 euro Iva inclusa.
  Per incrementare i livelli di efficienza dei sistemi di accoglienza, è stato previsto l'ampliamento del sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati (Sprar), che era già stato implementato nel 2012 (di 702 posti), ed è stato ulteriormente incrementato (di 800 nuovi posti), portando complessivamente la ricettività a 4.500 posti.
  Si fa presente inoltre che è operativo il progetto «Praesidium», finalizzato a rafforzare le capacità di accoglienza rispetto ai flussi migratori che interessano le località strategiche di frontiera, situate sulle coste meridionali del Paese. Il progetto – al quale partecipano la Croce rossa italiana, l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, l'Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati e Save the Children – fornisce un primo orientamento legale e un supporto informativo, relativamente alla legislazione italiana in tema di immigrazione, alla tratta di esseri umani e alla riduzione in schiavitù. In proposito, al fine di elaborare il piano d'azione nazionale contro la tratta, nel gennaio scorso, è stato costituito un tavolo tecnico, presieduto dal Ministro per le pari opportunità e collegato alla commissione interministeriale per il sostegno alle vittime di tratta, violenza e grave sfruttamento. A tale tavolo partecipano, oltre ai rappresentanti delle amministrazioni interessate e delle forze di polizia, anche operatori del privato sociale e soggetti che hanno maturato una significativa esperienza nella delicata materia.
  Da ultimo si informa che il Ministero dell'interno ha promosso, in partenariato con diverse organizzazioni internazionali, il progetto pilota europeo «Analisi delle politiche di accoglienza, protezione e integrazione dei minori non accompagnati nell'ambito dell'Unione europea». Tale progetto, finanziato anche dalla Commissione europea, ha la finalità di adottare particolari misure e procedure a garanzia dei minori non accompagnati nell'ambito dell'Unione europea.
Il Viceministro del lavoro e delle politiche socialiMaria Cecilia Guerra.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Africa del Nord

stato d'emergenza

migrante

aiuto sociale

governo

minore eta' civile