ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00444

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 16 del 15/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: FERRARESI VITTORIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/05/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE 15/05/2013
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 15/05/2013
MUCCI MARA MOVIMENTO 5 STELLE 15/05/2013
SARTI GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 15/05/2013
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 15/05/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 15/05/2013
Stato iter:
15/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/11/2013
CIRILLO MARCO FLAVIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/11/2013

CONCLUSO IL 15/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00444
presentato da
FERRARESI Vittorio
testo di
Mercoledì 15 maggio 2013, seduta n. 16

   FERRARESI, DELL'ORCO, SPADONI, MUCCI, SARTI e MICILLO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   il terremoto che ha colpito l'Emilia-Romagna il 20 e 29 maggio 2012 ha messo in evidenza la fragilità sismica di un vasto territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo;
   con ordinanza n. 35 (modalità di applicazione dell'articolo 3, comma 10, del decreto-legge n. 74 del 2012) il commissario straordinario per il terremoto ha adottato una mappatura dettagliata, delle zone colpite dal sisma in cui è stato analizzato lo scuotimento e l'accelerazione spettrale elastica;
   con tale ordinanza si stabilisce che «le fattispecie che non hanno superato tale accelerazione spettrale dovranno essere sottoposte a valutazione di sicurezza così da determinare se il livello di sicurezza dell'edificio produttivo risulti inferiore o meno al 60 per cento della sicurezza richiesta ad un edificio nuovo e se per questi siano necessari interventi di miglioramento sismico secondo le tempistiche previste dalla legge»;
   la società ARC (autostrada regionale cispadana) ha sviluppato dal 2008 un progetto per costruire l'autostrada regionale cispadana che prevede 67 chilometri di autostrada tra il casello Reggiolo-Rolo dell'A22 e il casello di Ferrara Sud sull'A13;
   il tracciato dell'autostrada regionale cispadana percorrerà in modo trasversale, con direzione ovest-est, il quadrante nord-orientale della pianura emiliana, attraversando le province di Reggio Emilia, Modena e Ferrara;
   sono tredici i comuni interessati dall'asse autostradale: Reggiolo e Rolo in provincia di Reggio Emilia; Novi, Concordia, San Possidonio, Mirandola, Medolla, San Felice sul Panaro e Finale Emilia in provincia di Modena; Cento, Sant'Agostino, Poggio Renatico e Ferrara in provincia di Ferrara;
   altri sette sono i comuni interessati dalla viabilità complementare: Parma, Torrile, Sorbolo, Mezzani in provincia di Parma; Luzzara, Brescello in provincia di Reggio Emilia; Bondeno in provincia di Ferrara;
   la struttura commissariale ha nominato un gruppo di esperti (con ordinanza n. 58 del 17 ottobre 2012, integrata con ordinanza n. 62 del 25 ottobre 2012) di consolidata esperienza e accertata competenza, con la funzione di supporto tecnico-scientifico;
   è stato prodotto un documento che riporta una dettagliata mappatura in riferimento ai criteri operativi sulle modalità di applicazione dell'articolo 3 comma 10, del decreto-legge n. 74 del 2012; al documento è inoltre allegata una cartografia indicativa delle aree in cui è stato raggiunto e superato uno scuotimento del 70 per cento dell'accelerazione spettrale elastica, tale cartografia tiene conto delle classi d'uso definite al paragrafo 2.4.2 delle NTC 2008 (decreto ministeriale 14 gennaio 2008 – norme tecniche per le costruzioni) e riporta i limiti di possibile esclusione per le costruzioni di classe d'uso I, II e III;
   tutti i territori attraversati dall'autostrada regionale cispadana, ricompresi tra i comuni di Reggiolo e Bondeno rientrano in tali aree;
   le opere strutturali, ed in particolare le opere viarie in presenza di azioni sismiche, con riferimento alle conseguenze di una interruzione di operatività o di un eventuale collasso rientrano nelle classe d'uso:
    II – costruzioni il cui uso preveda normali affollamenti, senza contenuti pericolosi per l'ambiente e senza funzioni pubbliche e sociali essenziali, ponti, opere infrastrutturali, reti viarie non ricadenti in classe d'uso III o in classe d'uso IV, reti ferroviarie la cui interruzione non provochi situazioni di emergenza;
    III – costruzioni il cui uso preveda affollamenti significativi, reti viarie extraurbane non ricadenti in classe d'uso IV, ponti e reti ferroviarie la cui interruzione provochi situazioni di emergenza;
   si ritiene che l'autostrada regionale cispadana, in base al decreto ministeriale 5 novembre 2001, n. 6792 «Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade», sia da considerarsi una autostrada appartenente alla categoria A-rete primaria (di transito, scorrimento), rientrando quindi nella classe d'uso:
    IV – costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche importanti, anche con riferimento alla gestione della protezione civile in caso di calamità, reti viarie di tipo A o B e di tipo C quando appartenenti ad itinerari di collegamento tra capoluoghi di provincia non altresì serviti da strade di tipo A o B, ponti e reti ferroviarie di importanza critica per il mantenimento delle vie di comunicazione, particolarmente dopo un evento sismico;
   in data 3 ottobre 2012 è stata presentata al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare dal concessionario l'istanza per la realizzazione dell'opera in oggetto per l'attivazione della procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA) –:
   se il progetto per l'autostrada regionale cispadana sia già stato sottoposto alla valutazione di sicurezza e quali siano i risultati; in caso contrario, quando sia prevista tale valutazione;
   se i Ministri interrogati non ritengano che la tipologia dell'autostrada sia da considerarsi in classe d'uso IV e conseguentemente giudicata nella procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA) e che l'ufficio di valutazione di impatto ambientale debba procedere ad una nuova valutazione in conseguenza della sopra citata ordinanza per quanto concerne l'autostrada regionale cispadana;
   se il Governo non ritenga di dover valutare l'opportunità di realizzare un nuovo asse viario autostradale, con conseguente nuovo consumo di territorio e dispendio di risorse pubbliche, mentre sarebbe auspicabile una diversa impostazione delle scelte infrastrutturali, che tenga conto dell'esigenza di ridurre lo squilibrio della modalità di trasporto, al momento troppo sbilanciato a favore del trasporto su gomma. (4-00444)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 15 novembre 2013
nell'allegato B della seduta n. 119
4-00444
presentata da
FERRARESI Vittorio

  Risposta. — In relazione all'interrogazione in esame, riguardante l'opportunità di sottoporre a nuova valutazione di impatto ambientale il progetto della società Arc per la costruzione dell'autostrada regionale Cispadana, si rappresenta quanto segue.
  Preliminarmente, occorre evidenziare che l'infrastruttura riveste un rilevante interesse strategico nazionale, in quanto opera strettamente interconnessa con la rete autostradale nazionale e prevista anche fra le priorità di cui all'articolo 2 della nuova intesa generale quadro, sottoscritta con il Governo nell'aprile del corrente anno.
  A livello programmatico il progetto della Cispadana trova specifica collocazione nelle politiche regionali di settore (piano regionale integrato dei trasporti del 1986, PRIT del 1998) e nelle strategie promosse a livello europeo ed internazionale (TEN, la rete transeuropa dei trasporti) finalizzate al miglioramento dell'efficienza trasportistica integrata e della mobilità di persone e merci.
  Relativamente ai quesiti posti, interpellato il concessionario che in virtù della convenzione in essere provvede alla progettazione dell'opera in oggetto, oltre che alla futura realizzazione e gestione della stessa, si evidenzia quanto segue.
  L'ordinanza del Presidente della giunta della regione Emilia-Romagna n. 35 del 20 marzo 2013, recante «Modalità di applicazione dell'articolo 3 comma 10 della legge 122 di conversione del decreto-legge n. 74 del 2012», si applica unicamente per le verifiche di sicurezza sugli edifici esistenti delle attività produttive ricadenti sui territori colpiti dal sisma, al fine della loro certificazione di agibilità sismica. Pertanto non può applicarsi alle opere di nuova realizzazione per le quali, conformemente alla normativa nazionale vigente (NTC 2008), deve essere verificata la piena resistenza alle azioni (pari al 100 per cento) previste dalla normativa e non solo ad un'azione ridotta al 60 per cento come previsto nei casi regolati all'articolo 3 comma 10 della legge n. 122 del 1o agosto 2012.
  Si evidenzia che nel progetto definitivo presentato dal concessionario A.R.C. SpA sono state verificate tutte le strutture adottando le azioni stabilite dalla norma per ciascuna tipologia di manufatto necessarie a garantire la sicurezza strutturale, tenendo ovviamente conto degli effetti amplificativi del moto sismico riscontrabili puntualmente per lo specifico suolo di fondazione.
  Per i rilevati stradali, e in particolar modo per quelli di altezza maggiore, sono state effettuate le verifiche di stabilità anche in condizioni di azioni orizzontali indotte dal sisma sul corpo del rilevato.
  A supporto della progettazione geotecnica e strutturale è stata effettuata una copiosa campagna di indagine in sito con prove penetrometriche statiche e dinamiche,
cross hole, CPT con cono sismico, e di laboratorio, sia statiche che dinamiche, al fine di valutare la variazione delle caratteristiche meccaniche dei terreni sottoposti ad azioni cicliche (come nel caso di un evento sismico). I risultati di dette indagini sono opportunamente documentati negli elaborati progettuali predisposti dal concessionario A.R.C. Spa. Le indagini condotte hanno consentito di individuare la stratigrafia in sito dei terreni interessati dalle opere in progetto e per ciascun sito di indagine le relative caratteristiche geotecniche e sismiche, in modo tale da poter determinare la risposta sismica locale dello specifico terreno interessato dalle opere di progetto.
  La valutazione della vulnerabilità dei terreni a fenomeni di liquefazione è parte integrante delle verifiche geotecniche sviluppate nel progetto definitivo dell'autostrada regionale Cispadana. Nei pochi casi in cui le analisi hanno evidenziato la possibilità di fenomeni di liquefazione dei terreni, si è proceduto alla determinazione dei cedimenti attesi, riscontrando valori del tutto compatibili con il rilevato autostradale senza inficiare la funzionalità dell'opera.
  Per quanto riguarda la progettazione strutturale si evidenzia che le reti viarie di tipo A vengono considerate costruzioni con funzioni pubbliche di tipo strategico, anche con riferimento alla gestione della protezione civile e per questo classificate dalle NTC 2008 di classe d'uso IV, tenendo conto di una vita nominale delle opere di 100 anni. Ciò significa che per queste tipologie di opere viene richiesto un livello di sicurezza molto superiore rispetto a quello richiesto per le opere comuni.
  Pertanto con riferimento al quesito relativo alla classe d'uso con conseguente nuovo avvio della procedura di Via si evidenzia che essendo l'opera già prevista in classe d'uso IV la nuova valutazione richiesta non appare necessaria.
  L'accelerazione rilevata in occasione degli ultimi eventi sismici, con valori massimi di circa 0.35g, è paragonabile all'accelerazione di progetto considerata nelle verifiche di sicurezza, pari ad esempio a circa 0.37g per i terreni dell'area ferrarese. Pertanto, tutte le opere progettate avrebbero, in caso di eventi della stessa importanza, un comportamento adeguato a resistere alle sollecitazioni indotte senza che venga compromessa la funzionalità dell'infrastruttura autostradale. Lo stesso approccio è stato adottato per tutte le strutture interferenti con l'autostrada, cavalcavia e sottopassi, il cui danneggiamento potrebbe compromettere la percorribilità dell'infrastruttura.
  Sono stati adottati per tutti i ponti appoggi sismici per gli impalcati in grado di dissipare gli effetti indotti dalle azioni sismiche; sono state adottate soluzioni tecniche all'avanguardia per questa tipologia di opere.
  In merito alla valutazione complessiva degli effetti dell'esistenza dell'opera autostradale nell'ambito di un'emergenza post sisma, non solo l'autostrada non rischia di risultare un ostacolo alla mobilità di emergenza, ma in caso di eventi sismici della stessa importanza di quelli manifestatisi, presentando un livello di sicurezza superiore alle altre opere infrastrutturali locali, risulterebbe una via preferenziale e strategica per garantire l'arrivo dei soccorsi.

Il Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mareMarco Flavio Cirillo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

rete viaria

Emilia-Romagna

impatto ambientale

costruzione stradale

protezione dell'ambiente

zona sinistrata

comune