ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00309

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 10 del 29/04/2013
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/04/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI 24/04/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 05/05/2014
Stato iter:
05/05/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/05/2014
FRANCESCHINI DARIO MINISTRO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 27/05/2013

SOLLECITO IL 01/07/2013

SOLLECITO IL 06/08/2013

SOLLECITO IL 02/09/2013

SOLLECITO IL 02/10/2013

SOLLECITO IL 18/11/2013

SOLLECITO IL 10/12/2013

SOLLECITO IL 23/12/2013

SOLLECITO IL 08/01/2014

SOLLECITO IL 05/02/2014

SOLLECITO IL 24/03/2014

SOLLECITO IL 05/05/2014

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 05/05/2014

RISPOSTA PUBBLICATA IL 05/05/2014

CONCLUSO IL 05/05/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00309
presentato da
REALACCI Ermete
testo di
Lunedì 29 aprile 2013, seduta n. 10

   REALACCI. — Al Ministro per i beni e le attività culturali. — Per sapere – premesso che:
   la Reale tenuta di Carditello, detta anche Real Sito di Carditello nel comune di San Tammaro (CE), faceva parte di un gruppo di 22 siti della dinastia reale dei Borbone di Napoli che comprendeva anche il Palazzo Reale di Napoli, la Reggia di Portici, la Reggia di Capodimonte e la Reggia di Caserta;
   questi luoghi non erano solamente dedicati allo svago, soprattutto la caccia, della famiglia reale borbonica e della sua corte, ma in alcuni casi costituivano vere e proprie aziende, espressione dell'imprenditoria ispirata alle idee illuministiche in voga a quei tempi;
   la reggia è un prezioso complesso architettonico sobrio ed elegante di stile neoclassico, destinato originariamente da Carlo di Borbone alla caccia e all'allevamento di cavalli e successivamente, per volere di Ferdinando IV di Borbone, tramutato in fattoria modello per la coltivazione del grano e per l'allevamento di razze pregiate di bovini e cavalli. Era immerso in una vasta tenuta ricca di boschi, pascoli e terreni per la coltivazione. Carditello era uno dei luoghi reali che possedeva il titolo di «Reale Delizia» perché, nonostante la sua funzione di azienda, offriva un piacevole soggiorno al re e alla sua corte per le particolari battute di caccia grazie ai ricchi e numerosi boschi che possedeva. La struttura fu costruita dall'architetto Francesco Collecini, allievo e collaboratore di Luigi Vanvitelli;
   nel 1920 gli immobili e l'arredamento passarono dal demanio all'Opera Nazionale Combattenti e tutti i suoi numerosissimi ettari furono lottizzati e venduti. Rimasero esclusi il fabbricato centrale e i 15 ettari circostanti che nel secondo dopoguerra entrarono a far parte del Patrimonio del Consorzio Generale di bonifica del bacino inferiore del fiume Volturno. Nel 1943 fu occupata dalle truppe tedesche che vi stabilirono il proprio comando. I vandalismi dei soldati contribuirono ad aumentare lo stato di degrado;
   da molti anni la tenuta è in uno stato di abbandono gravissimo, vittima di abusi, furti di intonaco, fregi e marmi che l'ha resa sconosciuta ai più e relegata in una posizione inferiore rispetto ad altre località e siti di interesse artistico;
   come si è detto «Carditello» è di proprietà del consorzio di bonifica del Basso Volturno, un ente regionale che non ha alcun interesse funzionale nel possesso questo tesoro architettonico del ’700 perdipiù il detto consorzio è oberato di debiti e così la banca creditrice, l'allora Banco di Napoli, Gruppo Banca Intesa, ha fatto avviare la vendita all'asta del patrimonio. E dunque la reggia viene «battuta» come un qualunque cespite;
   con ordinanza del 27 gennaio 2011, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – Ufficio Esecuzioni Immobiliari – dispone la vendita all'asta del complesso monumentale denominato Real Sito di Carditelio al prezzo base di 20 milioni di euro;
   il Ministro Ornaghi, in un articolo pubblicato da La Repubblica dell'11 luglio 2012 in occasione della visita al sito da parte del Ministro per i beni e le attività Culturali, ha così dichiarato: «Il ministero vigilerà attraverso la Prefettura sulle eventuali offerte, soprattutto se provenienti da privati sospetti di collusioni con la criminalità organizzata» inoltre ha aggiunto – «Se si dovesse verificare la necessità, il ministero eserciterà il diritto di prelazione. Ma interverrà quando il prezzo dell'asta sarà ritenuto idoneo e ragionevole»;
   come si evince da un articolo pubblicato lo scorso 1o febbraio 2013 dal quotidiano «Mattino di Napoli» l'asta dello scorso gennaio è andata deserta e il nuovo prezzo d'asta è ora fissato a dieci milioni di euro, la metà. Un valore ritenuto dai maggior esperti d'arte più che ragionevole rispetto ad altri gioielli architettonici presenti sul mercato –:
   visto il dimezzamento del prezzo d'asta se il Ministro per i beni e le attività culturali intenda ora esprimere interesse all'acquisto del Real Sito di Carditello e se ritenga altresì opportuno, anche per tramite dei competenti uffici del dicastero da lui diretto, presentare un'offerta congrua al fine di ottenere il ritorno al patrimonio pubblico della Reggia di Carditello;
   se non ritenga utile presentare accanto alla proposta di acquisto un progetto di rilancio del predetto sito a finalità turistica e/o scientifica per restituire finalità ed antico splendore in una zona con rilevante presenza della criminalità organizzata ed alto tasso di disoccupazione, specie giovanile. (4-00309)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 5 maggio 2014
nell'allegato B della seduta n. 222
4-00309
presentata da
REALACCI Ermete

  Risposta. — In riferimento all'interrogazione in esame, relativa alla possibile acquisizione al patrimonio culturale dello Stato della Reggia di Carditello e a un suo rilancio, anche a fini turistici, si comunica quanto segue.
  La competente soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici artistici ed etnoantropologici di Caserta e Benevento segue da anni, con la massima attenzione, l'evolversi della situazione. Più volte in vari incontri e manifestazioni, nonché nelle comunicazioni agli organi di stampa, la Soprintendenza ha lamentato la difficile situazione, che riguarda tutti gli aspetti della tutela e della fruizione del complesso monumentale, anche con proposte concrete, ed ha attuato un'azione di controllo puntuale sullo stato del monumento, effettuando sopralluoghi periodici, in accordo con le forze dell'ordine e con gli altri Enti territoriali quali la Prefettura di Caserta, e con il coinvolgimento del Comando dei Carabinieri del Nucleo di tutela del patrimonio artistico.
  Relativamente, poi, alla possibile acquisizione al patrimonio dello Stato del bene in oggetto, va ricordato come questo Ministero, al fine di procedere al restauro ed alla successiva costituzione di una fondazione pubblico-privata per garantirne la valorizzazione e fruizione pubblica, ha di recente acquisito la proprietà del real sito di Carditello.
  Previa autorizzazione all'acquisto da parte del Ministro dell'economia e delle finanze, con decreto in data 31 dicembre 2013, e a seguito del parere di congruità del prezzo onnicomprensivo di euro 2.250.000,00, espresso con nota n. 2014/87/DGPS del 7 gennaio 2014 dall'Agenzia del demanio, il Ministero, in data 8 gennaio 2014, ha stipulato con la Società per la gestione di attività – Sga Spa (controllata dal Ministero dell'economia e delle finanze) il contratto in forma pubblica di compravendita di cosa altrui, ai sensi dell'articolo 1478 del codice civile.
  Con detto contratto, la Società Sga ha venduto al Ministero la proprietà dell'immobile oggetto della procedura esecutiva suindicata, impegnandosi a partecipare all'asta pubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ai fini dell'aggiudicazione del bene e allo scopo di trasferire al Ministero la proprietà dell'immobile a seguito di aggiudicazione definitiva. La Società è, infatti, intervenuta all'incanto, che si è tenuto presso il suddetto Tribunale il 9 gennaio 2014, ove ha presentato l'unica l'offerta di euro 11.500.000,00 per l'aggiudicazione del bene.
  Con risoluzione della settima Commissione permanente istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport del Senato della Repubblica, approvata il 29 gennaio 2014 è stato sottolineato che: «L'acquisizione statale del bene ha rappresentato senza dubbio un successo non indifferente (...) e occorre dunque un'azione incisiva a vari livelli: anzitutto lo Stato si deve impegnare per far cessare la razzia e gli insistiti abusi che hanno penalizzato e gravemente danneggiato un sito di rilevante interesse artistico e culturale; in secondo luogo, si deve procedere alla conservazione e al ripristino dell'immobile e dei territori circostanti, mediante l'apporto delle università e dei centri di ricerca, onde recuperare non solo l'estetica del monumento ma anche la sua vocazione produttiva; in terza battuta, bisogna valorizzare la tenuta inserendola in un più vasto complesso monumentale che ne garantisca la fruizione da parte della collettività, nella cornice già offerta dal decreto-legge n. 91 del 2013».
  Per tali motivi la Commissione ha impegnato il Governo:
   «a salvaguardare il sito sul piano della legalità, mettendo in atto misure volte a garantirne la sicurezza e l'integrità anche attraverso sistemi tecnologici di sorveglianza per arginare le azioni di vandalismo e trafugazione ai danni del sito;
   a prevedere fin da subito l'istituzione di un servizio di manutenzione delle varie parti della Reggia e delle zone circostanti affinché siano garantite le condizioni di decoro necessarie ad organizzare nuove iniziative di pubblicizzazione del bene, nell'attesa che vengano avviati i primi interventi di restauro e di recupero del sito;
   a provvedere, con adeguate risorse e professionalità, al restauro del bene, recuperando tanto l'immobile quanto le aree circostanti, nel rispetto della sua vocazione originaria;
   a valutare attentamente le modalità di gestione del sito, anche attraverso la costituenda Fondazione Carditello, sempre mantenendo la proprietà pubblica della tenuta, al fine di ottenere eventuali fondi europei da investire nelle opere di restauro, e prevedendo un organo di controllo incaricato di vigilare sul perseguimento dei risultati, all'interno del quale non potrà certo mancare la rappresentanza cittadina e delle associazioni che fino a oggi si sono impegnate nell'opera di salvaguardia del sito;
   a pubblicare sul sito del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo tutti i dati relativi alle operazioni di messa in sicurezza, di restauro e di affidamento dei lavori e della gestione del Real sito, con l'indicazione della provenienza e degli importi dei fondi, delle modalità di affidamento dei lavori e delle aziende risultate affidatarie degli stessi;
   ad inserire la Reale tenuta nell'ambito di un percorso museale che comprenda tutti i 22 siti reali borbonici della Campania, onde promuoverne la fruizione e contribuire al rilancio occupazionale del territorio, nella più ampia prospettiva di riqualificare una porzione di territorio martoriata dalle discariche abusive e dalla presenza della criminalità organizzata».

  A seguito del provvedimento del giudice dell'esecuzione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere di aggiudicazione definitiva del bene alla suddetta società, questo Ministero e la Sga hanno sottoscritto un atto pubblico dichiarativo, in data 5 febbraio 2014, di avveramento della condizione che ha comportato il trasferimento della proprietà a favore del Ministero, realizzando, così, l'interesse pubblico alla tutela, conservazione e restauro del bene culturale, nonché alla fruizione pubblica del suddetto complesso immobiliare e delle relative pertinenze.
  Per quanto concerne, poi, il rilancio del predetto sito, questo Ministero, con nota 2819 del 7 febbraio 2014, ha proposto al Presidente della regione Campania, all'assessore agli affari generali, i rapporti con le province, i comuni comunità montane e consorzi strutture ricettive e infrastrutture turistiche e beni culturali della regione Campania, all'assessore all'agricoltura, piano di sviluppo rurale, foreste caccia e pesca della regione Campania, al presidente della provincia di Caserta, al comune di San Tammaro e al prefetto di Caserta di addivenire alla stipula di un accordo di valorizzazione concernente il Rea sito di Carditello, ai sensi di quanto previsto dall'articolo 1, comma 13, del decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91, in combinato disposto con l'articolo 112 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e successive modificazioni, nell'ambito del quale saranno creati i presupposti di diritto per la costituzione di un apposito soggetto giuridico da individuarsi in una fondazione di partecipazione, alla quale attribuire un ruolo baricentrico nel processo di definizione e di attuazione del piano strategico di sviluppo del percorso turistico-culturale integrato delle residenze borboniche e di volano rispetto al rilancio complessivo dei territori interessati.
  Per accelerare le azioni illustrate e in vista della stipula del suddetto accordo di valorizzazione e della costituzione della fondazione di partecipazione, con nota dell'11 febbraio 2014, il Ministro in carica ha chiesto al segretario generale di questo Ministero di predisporre tutti gli atti necessari per garantire l'immediata messa in sicurezza e conservazione del Real sito, nonché di pianificare le conseguenti ed opportune azioni per addivenire alla stipula e all'attuazione dell'accordo di valorizzazione ed alla costituzione della fondazione e di procedere al coordinamento di tutte le azioni del Ministero finalizzate alla tutela e alla valorizzazione del sito.

Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismoDario Franceschini.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

CASERTA,CASERTA - Prov,CAMPANIA

EUROVOC :

patrimonio culturale

sito storico

vendita all'asta

prezzo

ente regionale