ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00197

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 9 del 16/04/2013
Firmatari
Primo firmatario: DI VITA GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/04/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2013
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2013
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2013
BARBANTI SEBASTIANO MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2013
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2013
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2013
D'AMBROSIO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2013
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2013
ZACCAGNINI ADRIANO MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2013
BERNINI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2013
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2013
BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2013
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2013
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2013
LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2013
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2013
ARTINI MASSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2013
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2013
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2013
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2013
NUTI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2013
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2013
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2013
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2013
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2013
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10/04/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LE PARI OPPORTUNITA', LO SPORT E LE POLITICHE GIOVANILI delegato in data 17/05/2013
Stato iter:
25/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/06/2013
IDEM JOSEFA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (PARI OPPORTUNITA', SPORT, POLITICHE GIOVANILI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 25/06/2013

CONCLUSO IL 25/06/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00197
presentato da
DI VITA Giulia
testo di
Martedì 16 aprile 2013, seduta n. 9

   DI VITA, DI BENEDETTO, GRILLO, RIZZO, BARBANTI, PARENTELA, LOMBARDI, D'AMBROSIO, MASSIMILIANO BERNINI, ZACCAGNINI, PAOLO BERNINI, DE LORENZIS, BUSINAROLO, BARONI, DAGA, LIUZZI, TOFALO, ARTINI, D'UVA, COLONNESE, SPADONI, NUTI, VILLAROSA, VACCA, DEL GROSSO, CECCONI e NESCI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   secondo i dati del rapporto Ansa-Eures sono 2061 le donne uccise in Italia dal 2000 al 2011, 7 su 10 dal proprio partner o conoscente, di cui circa la metà nella fascia di età compresa tra i 25 e i 54 anni, ovvero giovani donne e madri di famiglia, e il trend si mantiene tragicamente costante dal 2010 ad oggi, registrando 124 donne uccise nel 2012, e già 15 nei primi due mesi del corrente anno;
   nel 40 per cento dei casi, come emerge dallo studio della «Casa delle donne per non subire violenza» di Bologna, le vittime erano state oggetto di precedenti episodi di violenza da parte del proprio carnefice e il 15 per cento aveva presentato denuncia per stalking;
   secondo i dati dell'Istat nel 2011 sei milioni di donne hanno subito violenze fisiche e sessuali, il 69,7 per cento degli stupri a opera del partner, e dato ancora più allarmante, il 95 per cento delle vittime non denuncia la violenza subita;
   secondo l'Osservatorio nazionale stalking le denunce per stalking hanno registrato un calo del 25 per cento nel 2011;
   nel 2012 l'Italia è scesa dal 74° all'80° posto nella classifica del «Gender Gap Report» sulla condizione delle donne nel mondo stilata dal World Economic Forum;
   è stato approvato il piano nazionale contro la violenza di genere e lo stalking dall'allora Ministero delle pari opportunità in data 11 novembre 2010;
   il Governo ha ratificato la convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica in data 12 dicembre 2012;
   a fronte dei 5.700 posti letto necessari per le donne italiane in pericolo (secondo una delle raccomandazioni del Consiglio d'Europa) ne sono in realtà presenti sul territorio nazionale 500, ovvero oltre dieci volte al di sotto del numero ritenuto idoneo;
   l'Italia è, tra i Paesi europei, agli ultimi posti per contrasto al fenomeno della violenza di genere, infatti il report di Rashida Manjoo, relatore speciale sulla violenza contro le donne delle Nazioni Unite in visita nel nostro Paese nel 2012, ha condannato pesantemente l'Italia rilevando che «Femmicidio e femminicidio sono crimini di Stato tollerati dalle pubbliche istituzioni per incapacità di prevenire, proteggere e tutelare la vita delle donne, che vivono diverse forme di discriminazioni e di violenza durante la loro vita»;
   non sono attualmente disponibili da parte degli enti governativi studi univoci sul fenomeno della violenza sulle donne a partire dall'approvazione del piano nazionale contro la violenza e lo stalking ad oggi –:
   se non ritenga di dover accertare quali misure contenute nel piano nazionale contro lo violenza di genere e lo stalking siano state realmente realizzate finora, quali siano gli effettivi progressi ottenuti dall'attuazione dello stesso e in che modo se ne monitori l'applicazione. (4-00197)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 25 giugno 2013
nell'allegato B della seduta n. 40
4-00197
presentata da
DI VITA Giulia

  Risposta. — Mi riferisco all'interrogazione in esame concernente la prevenzione della violenza posta in essere nei confronti delle donne.
  In primo luogo, segnalo che la costruzione di azioni volte a combattere qualsiasi forma di violenza posta in essere nei confronti delle donne rientra tra le priorità delle iniziative che intendo attuare nel corso del mio mandato, così come ho avuto modo di sottolineare nel corso dell'audizione sulle linee programmatiche del mio Dicastero in materia di pari opportunità svoltasi dinanzi alle Commissioni riunite I e XI della Camera dei deputati il 5 giugno 2013.
  Sin dall'inizio, invero, ho rivolto particolare attenzione al fenomeno della violenza contro le donne sostenendo il progetto di legge di ratifica della convenzione del Consiglio d'Europa contro la violenza sulle donne e la violenza domestica che, a seguito dell'approvazione unanime presso la Camera dei deputati, nel corso della seduta del 28 maggio 2013, è ora all'esame del Senato, ove auspico possa essere al più presto approvato.
  Consapevole dell'importanza del fenomeno, ho incontrato il 22 maggio 2013, nel corso di un «Audit nazionale sulla violenza di genere», le istituzioni e le associazioni impegnate a livello nazionale e locale nella prevenzione e nel contrasto della violenza contro le donne, in quanto, come ho avuto modo di ribadire in diverse sedi, ritengo necessario perseguire una linea d'azione coordinata e condivisa che affronti tale tematica in modo organico ed in sinergia con i principali attori coinvolti.
  Con particolare riguardo a quanto richiesto dall'interrogante circa l'effettiva realizzazione delle azioni previste nel primo piano nazionale contro la violenza di genere e lo stalking, adottato nel novembre 2010, segnalo che, nel corso del 2012, il Dipartimento per le pari opportunità, attraverso avvisi pubblici ed apposite campagne di comunicazione, ha destinato circa 18 milioni di euro all'attuazione di quanto previsto nel citato piano.
  In particolare, con un primo avviso pubblico, sono stati concessi contributi finanziari, per un totale di tre milioni di euro, a favore di 24 progetti presentati dai comuni finalizzati alla costituzione ed al potenziamento delle reti antiviolenza locali. Un secondo avviso pubblico del valore di 10 milioni di euro è stato rivolto direttamente ai centri antiviolenza che accolgono le donne vittime di abusi e i loro figli minori, mentre con un terzo avviso, di importo pari a un milione e settecentomila euro, si è inteso privilegiare la formazione degli operatori sanitari che svolgono attività di prima accoglienza alle vittime di violenza sessuale e domestica.
  Desidero, altresì, ricordare che, dal 2006, è attivo presso il Dipartimento per le pari opportunità il numero verde di pubblica utilità «1522» dedicato alla ricezione ed alla gestione di ogni segnalazione, denuncia o testimonianza su fatti, eventi, realtà, procedure ed azioni relative a violenza di genere nonché allo stalking.
  Nell'ultimo trimestre (gennaio-marzo 2013), le persone che si sono rivolte al 1522 sono state circa 13.839, di cui 7.492 donne e 2.089 uomini (in 4.238 casi non è stato possibile identificare il sesso dell'interlocutore telefonico). Il 17,9 per cento delle telefonate ha avuto ad oggetto richieste di aiuto effettuate da parte delle vittime di violenza, nel 4,5 per cento si è trattato di segnalazioni di casi di violenza e nel 3,5 per cento dei casi si è trattato di richieste di aiuto provenienti da vittime di atti persecutori. Nel 90,6 per cento dei casi l'autore della violenza è un uomo e nel 40,82 per cento dei casi si tratta del marito della vittima. All'interno del campione delle vittime di violenza che si sono rivolte al 1522, sottolineo che il 66,49 per cento dichiara di avere figli che, nel 37,05 per cento dei casi, assistono alla violenza subita dalla loro madre.
  Fra le azioni di informazione e sensibilizzazione poste in essere dal Dipartimento per le pari opportunità, ricordo la realizzazione, a partire dal 2009, della «Settimana contro la violenza», giunta ormai alla sua IV edizione (5-11 novembre 2012), nel corso della quale le scuole di ogni ordine e grado promuovono, attraverso corsi rivolti a docenti, discenti e genitori, iniziative di sensibilizzazione, informazione e formazione sulla prevenzione della violenza fisica e psicologica.
  Considerata, inoltre, l'importanza di disporre di dati completi concernenti il fenomeno della violenza contro le donne, il Dipartimento per le pari opportunità ha stipulato nel 2012 una convenzione con l'Istat per la realizzazione di una nuova indagine nazionale sulla «Sicurezza delle donne». Sempre al fine di migliorare la qualità e quantità dei dati disponibili, il Dipartimento ha altresì siglato, nel corso del 2012, una nuova convenzione con l'Arma dei Carabinieri per la creazione di una banca dati che consenta al Dipartimento per le pari opportunità un più accurato monitoraggio dei servizi effettivamente erogati dalle strutture aderenti alla rete antiviolenza del numero di pubblica utilità 1522 e dalle strutture che hanno ricevuto contributi dal Dipartimento.
  Infine, in merito a quanto richiesto dall'interrogante circa le modalità di monitoraggio delle azioni realizzate in esecuzione del Piano nazionale contro la violenza di genere e lo stalking, come ho avuto modo di riferire nel corso della già citata audizione sulle linee programmatiche in materia di pari opportunità, è mia intenzione costituire un osservatorio nazionale sulla violenza di genere e sullo stalking che raccolga, secondo strumenti di rilevazione omogenei e confrontabili: i dati uniformi in linea con quanto richiesto anche dall'Unione europea; i dati sugli andamenti dei percorsi giudiziari e sulle sentenze; la valutazione del funzionamento e dell'efficacia delle leggi vigenti; la raccolta, il confronto e la valutazione delle best practices sulla violenza ai vari livelli di governo; una prima ricognizione sui centri per il recupero degli uomini violenti e maltrattanti.
  A tal fine, auspico anche il rafforzamento del lavoro del Comitato di monitoraggio sulla valutazione e l'efficacia del primo piano nazionale.
  Le risultanze del monitoraggio effettuato consentiranno di iniziare, altresì, i lavori per la predisposizione del nuovo piano nazionale contro la violenza di genere e lo stalking.
Il Ministro per le pari opportunità, lo sport e le politiche giovaniliJosefa Idem.

(Risposta del Governo del 7 giugno 2013)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

delitto contro la persona

donna

convenzione europea

violenza

lotta contro la delinquenza

vittima