ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00174

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 8 del 09/04/2013
Firmatari
Primo firmatario: MAESTRI PATRIZIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/04/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'ARIENZO VINCENZO PARTITO DEMOCRATICO 08/04/2013
ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 08/04/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 08/04/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00174
presentato da
MAESTRI Patrizia
testo di
Martedì 9 aprile 2013, seduta n. 8

   MAESTRI, D'ARIENZO e ROTTA. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   il Gruppo Sidel, che rappresenta una delle più importanti divisioni della multinazionale svedese Tetra Laval, è nato nel 2005 dall'unione di Sidel e della parmigiana Simonazzi;
   il Gruppo, leader nel settore, progetta, produce, vende ed installa macchine, linee complete e sistemi per l'imbottigliamento ed il confezionamento di bevande. Conta circa 5.500 dipendenti con oltre un miliardo di euro di fatturato. Le sedi in Italia sono a Parma (950 dipendenti), Mantova (80 dipendenti) e Verona (95 dipendenti) e producono un fatturato di circa 450 milioni di euro;
   il 12 marzo 2013 le organizzazioni sindacali hanno annunciato, dopo la decisione di annullare l'incontro programmato presso la sede dell'Unione parmense degli industriali per l'11 marzo, un pacchetto di ore di sciopero e il blocco degli straordinari, per protestare contro il piano di riorganizzazione che coinvolgerebbe le sedi di Parma e Verona di Sidel;
   secondo quanto riportato anche dagli organi di stampa, il piano di riorganizzazione prevedrebbe la costituzione di una newco con le stesse mansioni della Sidel, la Gebo Cermex, nella quale dovrebbero confluire tutti i lavoratori dello stabilimento di Verona e quelli del reparto «prodotti fine linea» di Parma, cioè circa 250 addetti italiani, e il trasferimento dei centri decisionali da Parma a Dubai e Francoforte, oltre a ridimensionamento del servizi e del settore ricambi;
   il 21 marzo 2013 si è svolto a Parma un corteo di protesta, al quale hanno partecipato anche rappresentanti dei lavoratori dello stabilimento di Verona, che ha denunciato l'impoverimento dei due poli produttivi e ribadito la necessità di difendere i livelli occupazionali e le capacità di ricerca, sviluppo e commercializzazione dei prodotti degli stabilimenti in Italia;
   il 4 aprile 2013 è stato convocato dall'amministrazione provinciale di Parma, presente anche l'amministrazione provinciale di Verona, il tavolo istituzionale con rappresentanti del gruppo Sidel e delle organizzazioni sindacali, nel corso del quale è stato deciso di mantenere operativo un percorso di dialogo tra le parti sul piano di riorganizzazione industriale;
   la questione riveste per l'economia delle due province ed in particolare per quella di Parma, una grande importanza in quanto ha ripercussioni sia dal punto di vista dell'impoverimento del tessuto industriale, sia sul fronte dell'occupazione con fondate preoccupazioni per i 250 lavoratori a rischio esubero senza contarne gli effetti sulle centinaia di persone impiegate nell'indotto;
   sulla base di quanto riportato dalle organizzazioni sindacali, la proposta avanzata evidenzia le seguenti problematicità: con lo spostamento delle funzioni principali a Dubai e a Francoforte, lo stabilimento di Parma sarebbe destinato a perdere di importanza sul piano organizzativo e funzionale con conseguente minore centralità nell'ambito del gruppo; perdita di centralità confermata dalla modificazione della mission produttiva degli stabilimenti (non più l'intera linea di imbottigliamento, ma produzione di singole macchine) che verrebbero a divenire mere struttura accessorie senza poter svolgere un ruolo anche sul piano della progettazione e dell'innovazione;
   la separazione e la reciproca autonomia di Sidel e Gebo Cermex appare difficilmente comprensibile e parrebbe creare un'inutile duplicazione qualora gli intendimenti del management fossero effettivamente quelli di mantenere vitale e produttivo lo stabilimento di Parma;
   da parte del gruppo Sidel non sarebbero state ancora fornite adeguate garanzie di tutela ai lavoratori dipendenti che saranno trasferiti a Dubai e Francoforte o che verranno trasferiti da Sidel a Gebo Cermex. In tale prospettiva il gruppo dovrebbe garantire i livelli occupazionali e regolamentare il rientro da Dubai e Francoforte –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza degli intendimenti del gruppo Sidel circa il piano di riorganizzazione industriale degli stabilimento in Italia e se non ritengano di perseguire, di concerto con la proprietà, le organizzazioni sindacali e i partecipanti al tavolo istituzionale istituito dall'amministrazione provinciale di Parma, ogni utile iniziativa volta ad assicurare il mantenimento della capacità produttiva degli stabilimenti in Italia (in particolare di Parma e Verona) con l'obiettivo di salvaguardare i livelli occupazionali, il know-how e la tutela di un pezzo rilevante di industria manifatturiera simbolo del «made in Italy», anche attraverso la richiesta all'azienda di presentazione di un piano industriale. (4-00174)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

conservazione del posto di lavoro

commercializzazione

stabilimento

diritto del lavoro

politica industriale

societa' di servizi