ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00160

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 8 del 09/04/2013
Firmatari
Primo firmatario: SCOTTO ARTURO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 05/04/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MIGLIORE GENNARO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO PER LA COESIONE TERRITORIALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 05/04/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00160
presentato da
SCOTTO Arturo
testo di
Martedì 9 aprile 2013, seduta n. 8

   SCOTTO e MIGLIORE. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   la Città della Scienza di Napoli, uno dei fiori all'occhiello di Napoli, e visitato ogni anno da circa 350mila visitatori, è stato in parte distrutto da un incendio il 4 marzo 2013;
   la Fondazione IDIS – Città della Scienza ha realizzato il primo Museo scientifico interattivo d'Italia, uno dei più importanti del mondo, integrato in un più ampio sistema di servizi e funzioni;
   la fondazione IDIS – Città della Scienza, presieduta dal professor Vittorio Silvestrini, annovera tra i suoi soci e sostenitori personalità quali Carlo Rubbia, Margherita Hack e molte altre insigni personalità della cultura e della scienza. È soggetto di primo piano nell'ambito della comunità scientifica internazionale, come del resto attestano le numerose iniziative a livello europeo ed extraeuropeo a cui essa da impulso o partecipa; motivo delle innumerevoli testimonianze di affetto e solidarietà pervenute alla struttura all'indomani del rogo criminale del 4 marzo 2013, anche da oltre frontiera. Si ricordano, tra tante, la commossa visita di Catherine Franche, presidente della rete internazionale dei musei scientifici ed il messaggio di madame Genevieve Fioraso, Ministro della ricerca e dell'educazione di Francia;
   il museo della scienza – realizzato fra il 1997 ed il 2001 con capitale pubblico-privato-ricade in area ex federconsorzi acquisirà dalla fondazione IDIS nel 1993 ed è parte della città della scienza realizzata progetto in linea con il piano regolatore generale allora vigente, approvato dalla soprintendenza per i beni artistici e architettonici nel 1994;
   solo nel 1996 il Ministero per i beni e le attività culturali dichiarò la preesistente fabbrica del 1853 non oggetto di vincolo monumentale fermo restando il vincolo paesistico sull'intera area. Nel medesimo anno fondazione IDIS – Città della Scienza ed altri enti fra i quali regione Campania e comune di Napoli, hanno sottoscritto un primo accordo di programma al quale ha fatto seguito nel 1997 un secondo accordo di programma che avrà scadenza oltre la metà del XXI secolo;
   nel 2007 la fondazione IDIS – Città della Scienza ed altri enti fra i quali regione Campania e comune di Napoli hanno sottoscritto un terzo accordo di programma sullo stesso oggetto;
   la Città della Scienza rientra nell'elenco delle «Opere di rilevante interesse storico-artistico 1945-2005, Ministero BBAAAA-DARC/Soprintendenza BBAAAA Napoli e Provincia»;
   il Museo della Scienza ricade all'interno di manufatti considerati tra le prime testimonianze di archeologia industriale ex Vetrerie Lefévre (1853);
   ad oggi la Fondazione Idis Città della Scienza è creditrice nei confronti delle pubbliche amministrazioni di circa 9 milioni di euro, alcuni crediti sono esigibili da lungo tempo, come quello in capo all'Accordo di programma con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca che risale al 2008 per una cifra di quasi 1,6 milioni di euro;
   l'incendio doloso del Museo della Scienza coinvolge meno di 1/4 dell'intero complesso della Città della Scienza, e ad oggi del museo stesso restano ancora le mura perimetrali, il planetario, limitate parti della copertura, la sala galileo, la ciminiera, i serbatoi d'acqua piovana per circa 4.000 metri cubi, i locali impianti in sottosuolo. Non risultano danneggiati gli altri edifici a valle di via Coroglio;
   il recente decreto interministeriale, firmato dai ministri per l'istruzione, l'università e della ricerca, Francesco Profumo, e dal Ministro per la coesione territoriale, Fabrizio Barca, prevede la costituzione del Comitato interistituzionale per la ricostruzione della Città della Scienza di Napoli. Il comitato, che sarà composto da otto membri, dovrà eseguire entro il 30 aprile la valutazione comparativa delle possibili opzioni per la delocalizzazione della struttura. Non si comprende perché a fronte di un atto criminale – quali che siano movente, mandanti ed esecutori – si prende in considerazione l'ipotesi di delocalizzare la struttura gravemente danneggiata, creando così un pericoloso precedente in un territorio ad alta sensibilità criminale come Napoli e la Campania;
   allo stato attuale si pongono in alternativa:
    il rapido restauro del complesso di circa 75.000 metri cubi oggetto dell'incendio doloso;
    la delocalizzazione di circa 120.000 metri cubi in prossimità della parte di Città della Scienza a monte di via Coroglio soggetti a dovute procedure che richiedono tempi e costi molto maggiori;
    la delocalizzazione in zona più distante con il riuso di altri manufatti, quali, ad esempio, l'ex-acciaieria, di varie centinaia di migliaia di metri cubi con costi ancora maggiori e tempi incalcolabili;
   ripristinare in loco quanto andato distrutto sarebbe quindi, opera di buon senso ma soprattutto risposta di legalità e giustizia a quanto accaduto;
   nel suddetto decreto interministeriale si afferma, peraltro erroneamente, che «la quasi totalità della Città della Scienza è andata distrutta nell'incendio divampato il 4 marzo 2013»;
   in realtà i lavori di restauro possono realizzarsi in tempi relativamente brevi e coerenti con la scadenza del termine della cassa integrazione in deroga per i lavoratori della struttura incendiata;
   nell'area della Fondazione (area privata – non demaniale) è possibile realizzare 2 accessi liberi (distanti fra loro oltre 200 metri, al limite nord ed al limite sud dell'area stessa) alla spiaggia peraltro da decenni deperita ed in stato di abbandono, mai bonificata, ripristinata, pulita e resa agibile;
   il decreto prevede inoltre – sempre per la Città della Scienza – la possibilità di separare le attività di gestione dalla attività di progettazione scientifica;
   non è affatto chiaro il motivo e gli effetti del voler dividere la progettazione scientifica dalla gestione, in capo a chi sarebbero le funzioni così distinte nonché chi coordinerebbe l'interazione tra le due funzioni, non si comprende perché, pur nel riconoscere la meritoria opera del professor Silvestrini e della Fondazione IDIS – Città della Scienza (soggetto privato proprietario del progetto, dei suoli e delle licenze) ci si prefigge lo scopo di una nuova governance per una nuova Città della Scienza e per quali ragioni oggi non bastano gli strumenti di verifica e controllo ordinari dell'erogazione, gestione e spesa dei finanziamenti, pur avendo la Fondazione IDIS-Città della Scienza già progettato, gestito e puntualmente rendicontato in precedenza la realizzazione del Museo, in sinergia con tutte le Istituzioni competenti –:
   se non si intenda rivedere quanto disposto dal suddetto decreto interministeriale, al fine di non prevedere alcuna delocalizzazione delle strutture della Città della scienza andate distrutte;
   se non si reputi opportuno valutare attentamente la previsione di separare le attività di gestione dalla attività di progettazione scientifica, attraverso una nuova governance, laddove viene unanimemente riconosciuta la meritoria opera del professor Silvestrini e della Fondazione Idis, nella gestione della Città della scienza di Napoli;
   se non si ritenga urgente pagare alla fondazione IDIS-Città della Scienza i suoi crediti, attesi anche per alleviare le condizioni materiali dei lavoratori coinvolti;
   quali iniziative si intendano adottare al fine di tutelare al meglio le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori, prime e più esposte vittime dell'atto criminale.
(4-00160)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

NAPOLI - Prov,CAMPANIA

EUROVOC :

incendio

criminalita'

museo

protezione del patrimonio