ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00154

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 8 del 09/04/2013
Firmatari
Primo firmatario: MOSCATT ANTONINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/04/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'INTERNO 04/04/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 13/09/2013
Stato iter:
13/09/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/09/2013
LUPI MAURIZIO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 13/09/2013

RISPOSTA PUBBLICATA IL 13/09/2013

CONCLUSO IL 13/09/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00154
presentato da
MOSCATT Antonino
testo di
Martedì 9 aprile 2013, seduta n. 8

   MOSCATT. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   a seguito del crollo del viadotto sul fiume Verdura lungo la strada statale 115, nel comune di Ribeira (Agrigento), avvenuto in data 2 febbraio 2013, il collegamento tra Ribera e Sciacca risulta assolutamente proibitivo;
   la viabilità in un primo momento è stata dirottata su percorsi alternativi attraverso paesi dell'entroterra con grosse difficoltà per il raggiungimento e con un aggravio di percorrenza di molti chilometri, dal versante agrigentino, degli aeroporti di Birgi e Punta Raisi;
   l'asse viario interrotto è la principale via di comunicazione per centinaia di autoveicoli che ogni giorno si spostano tra le province di Agrigento e di Trapani;
   il traffico commerciale di camion e TIR impiegati per il trasporto dei prodotti agricoli ed edili è costretto a percorrere un percorso alternativo più lungo, con evidenti conseguenze sull'economia di tutta l'area;
   l'evento è stato portato alla ribalta nazionale anche attraverso servizi giornalistici da parte delle maggiori reti televisive;
   il viadotto dopo il sequestro iniziale da parte della magistratura era stato restituito nel pieno possesso al gestore della strada (13 febbraio);
   l'ANAS aveva avviato indagini geognostiche e geofisiche necessarie alla progettazione dell'intervento di ripristino del viadotto in parola (15 febbraio);
   la regione Sicilia per favorire i lavori di ripristino aveva proclamato lo stato di calamità (16 febbraio);
   gli interventi di ripristino degli argini, realizzati dall'Anas, propedeutici alla ricostruzione del ponte, per ben tre volte sono stati resi vani dalla piena del fiume;
   malgrado la riapertura al transito della corsia rimasta indenne al crollo, il transito risulta difficile per le autovetture ed impossibile per i mezzi pesanti;
   in data 27 marzo 2013, cittadini, rappresentanti delle istituzioni, dei sindacati delle associazioni del territorio hanno indetto una pubblica assemblea dalla quale è emerso la vitale esigenza di interventi urgenti e straordinari al fine di scongiurare il definitivo collasso dell'economia locale già mortificata dalla pesante crisi;
   in tale assemblea unanimemente si è ribadita la volontà, qualora non dovessero arrivare segnali concreti, di mettere in atto forme di protesta anche estreme comprese le dimissioni dei sindaci –:
   quali misure siano state adottate, e quali lo saranno nel futuro, per poter intervenire immediatamente per il ripristino della originaria viabilità nelle condizioni di sicurezza e fruibilità da parte di tutti i cittadini nonché quali iniziative siano in programma per il supporto all'economia locale rimasta danneggiata dal crollo del viadotto;
   quali misure siano in programma per la verifica degli altri ponti al fine di scongiurare il ripetersi di eventi simili. (4-00154)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 13 settembre 2013
nell'allegato B della seduta n. 77
4-00154
presentata da
MOSCATT Antonino

  Risposta. — In riferimento all'interrogazione in esame cui si risponde per delega della Presidenza del Consiglio dei ministri del 31 maggio 2013, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
Preliminarmente, appare opportuno, fornire un quadro completo della vicenda in esame.
  Il 2 febbraio 2013 si è verificato il crollo di due campate del ponte in muratura sul fiume Verdura, sito sulla strada statale 115 «Sud Occidentale Sicula».
  L'Anas, in collaborazione con i soggetti istituzionalmente interessati (provincia di Agrigento, comuni interessati, Protezione civile regionale e altre istituzioni intervenute alle convocazioni prefettizie), ha tempestivamente individuato un itinerario di emergenza, che dalla Strada Statale 115 lato Sciacca, si sviluppa utilizzando tre strade provinciali, una statale e una comunale.
  La stessa Anas, con la partecipazione dei comuni interessati, ha ripristinato le condizioni di sicurezza del suddetto tracciato, provvedendo ai necessari risanamenti delle pavimentazioni, al ripristino della regimentazione idraulica delle acque in piattaforma e di quelle provenienti dalle scarpate, mediante risagomatura di queste ultime, allo sfalcio dell'erba e al taglio delle ramaglie per il recupero della piena visibilità.
  La predetta società, inoltre, ha predisposto la segnaletica necessaria, sia lungo il percorso alternativo (indicazione delle limitazioni imposte) sia lungo la Strada Statale 115 (segnalazione dell'interruzione al traffico dal chilometri 135+900) e ha fornito, altresì, supporto di uomini e mezzi ai comuni del comprensorio, al fine di consentire la transitabilità ai mezzi agricoli lungo l’ex strada consortile denominata «Scirinda», riducendo così il carico di traffico sul percorso di emergenza.
  Detti interventi hanno determinato la riqualificazione del percorso alternativo che, seppur con tempi di percorrenza più elevati, ha consentito, senza sinistri e in sicurezza, il ripristino del collegamento tra il comune di Sciacca e di Agrigento, scongiurando la paralisi della viabilità.
  Anas ha avviato, nel frattempo, la progettazione delle opere necessarie al ripristino del collegamento viario in corrispondenza del ponte sul fiume Verdura, accogliendo le sollecitazioni avanzate dal consulente della Procura, in sede di dissequestro dell'opera.
  Il 14 febbraio 2013 si è giunti all'approvazione in linea tecnica del progetto.
  Il 21 febbraio 2013 il progetto è stato, quindi, aggiornato a seguito delle risultanze emerse in sede di conferenza dei servizi.
  Il 27 febbraio 2013, sono stati affidati i lavori, dopo l'espletamento delle procedure di gara, alla ditta Gangemi Carmelo di Castel di Tusa.
  La consegna parziale dei lavori ha avuto luogo in data 8 marzo e quella definitiva il successivo 12 marzo.
  Per quanto attiene, invece, agli interventi di ripristino degli argini, propedeutici alla ricostruzione del ponte, si evidenzia che l'ANAS, sin dal giorno successivo al dissequestro dell'infrastruttura, ha attivato le operazioni di movimentazione del materiale presente in alveo per la costituzione di argini provvisori con la funzione di sbarramento temporaneo.
  Le cause che hanno provocato il cedimento degli argini «provvisori» sono da collegarsi al combinato di circostanze relative sia alla natura provvisoria degli argini (materiali reperiti in loco, ridotti tempi di realizzazione) sia all'eccezionale entità degli eventi meteorici.
  Per completezza d'informazione si segnala, infine, che la società Anas ha provveduto ad effettuare le verifiche sulla passerella in calcestruzzo, rimasta in esercizio anche dopo il crollo della parte in muratura.
  Tali accertamenti, effettuati in data 16 marzo 2013, hanno avuto esito positivo evidenziando la mancata compromissione delle strutture del ponte.
  È stato, quindi, ripristinato il transito veicolare, a senso unico alternato semaforizzato, sia pure con limitazione di carico a 20 tonnellate.
  La riapertura del viadotto nei due sensi di marcia è avvenuta il 13 maggio 2013.
  Infine, si comunica che la società Anas nell'ambito delle attività istituzionali di sorveglianza e di ispezione della rete stradale e delle infrastrutture presenti sulla stessa, in ottemperanza alla circolare del Ministero dei lavori pubblici n. 3433 del 25 febbraio 1991, provvede ad effettuare con regolarità verifiche sui manufatti stradali (stato del piano viabile, ispezione delle strutture degli impalcati e dei sostegni, eccetera) al fine di accertare eventuali anomalie o movimenti del terreno.
  Nel caso in cui vengano riscontrate gravi irregolarità il personale Anas incaricato adotta le necessarie limitazioni all'esercizio dell'opera ed esegue tutti gli interventi volti alla messa in sicurezza e al ripristino delle parti ammalorate dell'infrastruttura.
  Anas, inoltre, ha comunicato che sta provvedendo ad intensificare le ispezioni sulle infrastrutture stradali che ricadono in prossimità di dighe e di opere di ritenuta idraulica.
  Infine, per completezza di informazione, si informa che l'articolo 18 del decreto legge n. 69 del 2013, ha previsto, tra l'altro, che con l'emanazione di apposito decreto venga approvato il programma degli interventi relativi alla manutenzione straordinaria di ponti, viadotti e gallerie, insistenti sulla rete stradale nazionale in gestione di Anas spa.
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasportiMaurizio Lupi.

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