ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00122

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 6 del 02/04/2013
Firmatari
Primo firmatario: PALAZZOTTO ERASMO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 29/03/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VENDOLA NICHI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/03/2013
MIGLIORE GENNARO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/03/2013
FAVA CLAUDIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/03/2013
DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/03/2013
PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/03/2013
SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/03/2013
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/03/2013
QUARANTA STEFANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/03/2013
MARCON GIULIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/03/2013
RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/03/2013
PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/03/2013
AIELLO FERDINANDO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/03/2013
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/03/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 29/03/2013
Stato iter:
17/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/02/2014
MAURO MARIO MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 17/02/2014

CONCLUSO IL 17/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00122
presentato da
PALAZZOTTO Erasmo
testo di
Martedì 2 aprile 2013, seduta n. 6

   PALAZZOTTO, VENDOLA, MIGLIORE, CLAUDIO FAVA, DURANTI, PIRAS, SCOTTO, COSTANTINO, QUARANTA, MARCON, RICCIATTI, PAGLIA, AIELLO e PELLEGRINO. — Al Ministro della difesa, al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   il mobile user objective system (MUOS) è un sistema di comunicazione satellitare ad altissima frequenza e a banda stretta, composto da cinque satelliti e quattro stazioni di terra, una delle quali è in fase di realizzazione in Sicilia, nel comune di Niscemi, all'interno della riserva naturale Sughereta (area SIC);
   il programma MUOS è gestito direttamente dall’Us Navy (Marina militare USA);
   il sistema MOUS integrerà forze navali, aeree e terrestri in movimento in qualsiasi parte del mondo;
   l'impianto di Niscemi è composto da tre trasmettitori parabolici basculanti ad altissima frequenza e due antenne elicoidali UHF. Le antenne paraboliche basculanti hanno un diametro di 18 metri circa. Si prevede una cementificazione di oltre 2.500 metri quadri;
   la costruzione del MUOS, inizialmente prevista a Sigonella, è stata spostata a Niscemi in seguito alla realizzazione dello studio di valutazione di impatto elettromagnetico «Sicily radhaz radio and radar radiation hazard model», realizzato per conto delle forze armate statunitensi da AGI e Maxym System, in cui è indicato che i campi elettromagnetici prodotti dal MUOS, possono facilmente far detonare missili e bombe depositate all'interno della base militare di Sigonella. Sembra, infatti, che i campi elettromagnetici prodotti vanno ad interferire con qualunque apparecchiatura elettrica, inclusi by-pass, pace-maker, e altro;
   la relazione effettuata, che ha portato allo spostamento dell'installazione da Sigonella a Niscemi, contiene informazioni importanti e, presumibilmente, le prove della pericolosità delle interferenze elettromagnetiche dell'impianto. La relazione, però, non è mai stata portata nella sua interezza a conoscenza delle autorità locali che hanno così potuto operare esclusivamente su dati parziali;
   l'azione investigativa dell'ARPA (Agenzia regionale protezione ambiente Sicilia) risulta non esaustiva a causa della mancanza di dati certi. In particolar modo, le informazioni tecniche sugli impianti e sullo stesso sistema MUOS della stazione di Niscemi sono coperte da segreto militare;
   la procura di Caltagirone ha disposto, in data 6 ottobre 2012, il sequestro dei cantieri del MUOS di Niscemi, in quanto l'installazione avrebbe violato le prescrizioni fissate dal decreto istitutivo dell'area protetta. Tale sequestro è stato annullato il 28 ottobre 2012 dal tribunale della libertà di Catania, permettendo la ripresa dei lavori. Il procuratore della Repubblica di Caltagirone, in attesa delle motivazioni della sentenza, ha fatto ricorso in Cassazione;
   a fine gennaio 2013, la Commissione ambiente e territorio dell'Assemblea regionale Siciliana si riunisce simbolicamente a Niscemi, a conferma della volontà del nuovo Parlamento regionale di procedere ad una chiusura del cantiere MUOS;
   successivamente si è tenuta a Palermo una riunione congiunta delle commissioni ambiente e sanità dell'Assemblea regionale siciliana a cui hanno partecipato numerosi esperti, scienziati, studiosi delle problematiche dell'elettromagnetismo, amministratori locali e il personale dell'ARPA Sicilia. In data 17 febbraio 2013, il presidente delle regioni Rosario Crocetta ha avviato le procedure di revoca delle autorizzazioni alla realizzazione del MUOS all'interno dell'area della riserva naturale Sughereta. Si è tenuto, poi, un incontro tra il governo regionale ed il governo nazionale, in cui è stato deciso di affidare all'Istituto superiore della sanità un ulteriore studio delle problematicità relative all'installazione dell'impianto MUOS;
   le commissioni ambiente e sanità dell'assemblea regionale siciliana hanno evidenziato la discordanza dei pareri dati dai tecnici che hanno stilato la prima relazione, Patrizia Livreri e Luigi Zanforlin, che ha portato ad autorizzare i lavori nel 2011, e quella dei docenti del Politecnico di Torino, Massimo Coraddu e Massimo Zucchetti, chiamati ad esprimersi dal Comune di Niscemi, rilevando altresì la lacunosità del parere dei due studiosi dell'università di Palermo, come già evidenziato dagli stessi Zucchetti e Coraddu nel loro studio;
   i due tecnici che hanno redatto la prima relazione affermano di aver proceduto sulla base dei dati forniti allora dalle forze armate statunitensi, che, forse perché lacunosi o incompleti, non evidenziavano rischi per la salute ed il territorio;
   nel mese di gennaio 2013, a due dei manifestanti «No MUOS» è stato notificato un foglio di via per l'allontanamento dal comune di Niscemi;
   il governo nazionale, successivamente all'incontro col Governo regionale, si era impegnato a sospendere i lavori in attesa che si pronunciasse l'Istituto superiore della Sanità e ad oggi non risulta che i lavori siano stati interrotti –:
   quali iniziative si intendano assumere per rendere effettiva la sospensione dei lavori per la realizzazione del MUOS, in attesa di una complessiva valutazione dell'impatto ambientale dell'installazione, adottando il principio di precauzione;
   come si intenda agevolare il lavoro della commissione incaricata dal Governo e dalla Regione per la verifica dell'impatto ambientale e sulla salute dell'opera in corso;
   se non si intenda fornire alla commissione tutti i dati sul MUOS, comprese le caratteristiche tecniche degli impianti;
   se non si intendano assumere le iniziative di competenza al fine di rendere noti all'ARPA, alle autorità locali ed agli studiosi incaricati, i dati dell'indagine «Sicily radhaz radio and radar radiation hazard model» effettuata dalla A.G.I. Pennsylvania e dalla Maxym System, che hanno portato al trasferimento dell'installazione da Sigonella a Niscemi, in quanto fondamentali per una reale valutazione dell'impatto della stazione, ed anche i dati della URS Corporation sull'impatto ambientale, che solo in parte sono stati forniti all'ARPA. (4-00122)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 17 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 175
4-00122
presentata da
PALAZZOTTO Erasmo

  Risposta. — Il Governo, ritengo doveroso chiarirlo in premessa, sulla complessa questione relativa all'installazione di un sistema di comunicazione satellitare, denominato mobile user objective system - Muos nel comune di Niscemi, ha già avuto modo di riferire in Parlamento, in risposta ad alcuni atti di sindacato ispettivo.
  In particolare, si fa riferimento ad un'interrogazione a risposta immediata dell'onorevole Migliore, svolta dinanzi all'Assemblea della Camera dei deputati in data 22 maggio 2013, e a due interrogazioni a risposta orale, svolte dinanzi alla 4a Commissione difesa del Senato, rispettivamente in data 3 luglio 2013, e in data 9 ottobre 2013, a firma del senatore Padua.
  Al riguardo, nel fornire ogni possibile elemento di dettaglio richiesto, è stata chiarita anche la posizione del Dicastero in merito all'interesse diretto alla realizzazione dell'opera, rimarcando come l'obiettivo fosse quello di realizzare il sistema trasmissivo solo ed esclusivamente nel rispetto della salute dei cittadini e delle leggi che la tutelano.

  In quelle sedi, peraltro, è stato dato anche il dovuto rilievo alla dinamica degli eventi storici, specificando che, in data 11 marzo 2013, si era svolta una riunione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, presieduta dallo stesso Presidente del Consiglio, in cui si era concordata la possibilità di affidare ad un organo tecnico indipendente – nella fattispecie l'Istituto superiore di sanità – uno studio approfondito, di introdurre strumenti di monitoraggio e di sospendere l'installazione delle parabole in attesa degli esiti del citato studio (assicurando tuttavia la regolare attività di funzionamento e manutenzione degli impianti e delle infrastrutture già esistenti nonché la messa in sicurezza del cantiere Muos aperto).
  L'Istituto superiore di sanità, quindi, investito dal Governo, aveva costituito un apposito gruppo di lavoro, con la partecipazione di rappresentanti della regione, per la verifica della compatibilità elettromagnetica del sistema sulla salute della popolazione locale.
  Tanto precisato, rendo noto che la Difesa non ha preso parte attiva ai lavori del predetto gruppo per non comprometterne, neanche potenzialmente, la terzietà, assumendo ogni possibile iniziativa per agevolarne le attività e fornendo tutto il materiale informativo e tutta la collaborazione richiesti.
  Ricordo, infine, che l'Istituto superiore di sanità ha concluso i suoi lavori, consegnando un ampio studio da cui risulta l'insussistenza di rischi per la salute e che, proprio sulla base di tale presupposto, le autorità regionali siciliane hanno revocato tutti i precedenti provvedimenti di revoca della autorizzazioni ambientali.
  Tanto premesso, con riferimento, al primo quesito relativo a «quali iniziative si intendano assumere per rendere effettiva la sospensione dei lavori per la realizzazione del Muos, in attesa di una complessiva valutazione dell'impatto ambientale dell'installazione...», desidero sottolineare che, sebbene non esistano impedimenti di natura giuridica, allo stato, in coerenza con gli impegni presi e come hanno potuto constatare personalmente alcuni rappresentanti di questo Parlamento e gli organi di stampa, le parabole del sistema Muos non risultano ancora oggi installate.
  Tengo a precisare che sono state riavviate le attività per l'installazione di una rete di monitoraggio, con il coinvolgimento diretto dell'Arpa Sicilia, la quale ha indicato anche i luoghi dove posizionare le centraline di rilevamento.
  Con riferimento, invece, ai quesiti relativi al livello di collaborazione da fornire alla «commissione incaricata dal Governo e dalla Regione per la verifica dell'impatto ambientale», come ampiamente evidenziato in premessa, la Difesa ha già fornito ogni possibile collaborazione richiesta mantenendo, al contempo, una posizione di terzietà per non condizionare gli studi e gli approfondimenti condotti dagli specialisti sulla materia.
  Con riferimento, infine, alle iniziative da assumere «al fine di rendere noti all'Arpa, alle autorità locali ed agli studiosi incaricati, i dati dell'indagine (Sicily radhaz radio and radar radiation hazard model) effettuata dalla A.G.I. Pennsylvania e dalla Maxim System, ...ed anche i dati della URS Corporation sull'impatto ambientale...», rendo noto che è stata trasmessa una nota dell'Ambasciata degli Stati uniti in Italia, in cui veniva assicurata la libera fruibilità degli studi denominati «hazards of electromagnetic radiation to personnel» (herp) e «hazards of electromagnetic radiation to ordinance» (hero) gli unici studi, peraltro, di cui il Dicastero sia a conoscenza.
Il Ministro della difesaMario Mauro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

studio d'impatto

comunicazione via satellite

Sicilia

riserva naturale

parlamento regionale

principio di precauzione

segreto militare