ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00107

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 4 del 26/03/2013
Firmatari
Primo firmatario: FUCCI BENEDETTO FRANCESCO
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 26/03/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 26/03/2013
Stato iter:
16/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/07/2013
CANCELLIERI ANNA MARIA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 16/07/2013

CONCLUSO IL 16/07/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00107
presentato da
FUCCI Benedetto Francesco
testo di
Martedì 26 marzo 2013, seduta n. 4

   FUCCI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   nella sua seduta del 20 marzo 2013, il consiglio provinciale della provincia di Barletta-Andria-Trani ha approvato all'unanimità un ordine del giorno che chiede un intervento urgente, da parte del Ministero della giustizia, per la riapertura immediata del carcere di Spinazzola (BT), una struttura all'avanguardia moderna e perfettamente attrezzata inizialmente destinata ad ospitare detenuti sex offender;
   nel 2011 il Ministero della giustizia, nell'ambito di un piano di riordino e razionalizzazione delle strutture carcerarie, decretò la chiusura della struttura alla luce dello scarso numero di detenuti lì presenti;
   tale decisione diede il via a molte proteste sia da parte del territorio che delle istituzioni locali e regionali nella consapevolezza che fosse uno sperpero chiudere una delle poche strutture carcerarie d'eccellenza di tutto il Paese e non utilizzarla per contribuire, ad esempio, a decongestionare altri carceri che al contrario registrano situazione di estremo disagio;
   a seguito di un attento e scrupoloso lavoro condotto sia alla Camera che al Senato dai parlamentari del territorio sia con contatti diretti con i vertici politici del Ministero sia con il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (DAP), nel mese di ottobre 2011 il direttore di quest'ultimo comunicò la decisione di mantenere in funzione il carcere di Spinazzola alla luce delle sue caratteristiche di eccellenza e della sua grande utilità nel contesto generale delle strutture carcerarie italiane, ma poi nulla di concreto è accaduto nonostante i numerosi solleciti (compresa una lettera dell'interrogante indirizzata al Ministro) nei confronti del Governo;
   a parere dell'interrogante, che condivide in pieno l'ordine del giorno approvato dal consiglio provinciale, sarebbe invece necessario rivedere una decisione che appare davvero inspiegabile nel momento in cui l'Italia vive una grave emergenza legata al sovraffollamento delle carceri, come da ultimo affermato dalla Corte europea dei diritti umani che in una recentissima sentenza ha condannato l'Italia per la quarta volta –:
   quali urgenti iniziative si ritenga di assumere in merito a quanto esposto in premessa, così da salvare il valore economico di una struttura all'avanguardia ma ormai lasciata in stato di abbandono e soprattutto da contribuire, in modo razionale e a costi minimi, ad alleviare la difficile situazione di sovraffollamento carcerario per la quale l'Italia è stata già più volte condannata in sede europea. (4-00107)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 16 luglio 2013
nell'allegato B della seduta n. 54
4-00107
presentata da
FUCCI Benedetto Francesco

  Risposta. — In merito alla richiesta, avanzata dall'interrogante, di valutare la sussistenza delle condizioni per la riapertura dell'istituto penitenziario di Spinazzola (che più correttamente consisteva in una sezione distaccata degli istituti penali di Trani), si osserva che conservano attualità le problematiche che indussero questo Ministero a dismettere, con decreto ministeriale del 16 giugno 2011, l'istituto penitenziario in argomento.
  Al proposito, si osserva come la riapertura della predetta struttura penitenziaria risulterebbe del tutto antieconomica, sotto il profilo del rapporto costi/benefìci, per le seguenti ragioni:
    l'istituto aveva una limitatissima capacità ricettiva presentando una capienza regolamentare di 34 posti ed una capienza tollerabile (intesa come limite di capienza invalicabile, individuata orientativamente nel doppio di quella regolamentare) di 68 posti detentivi;
    l'istituto era, di fatto, sottoutilizzato a causa della carenza di personale di polizia penitenziaria, carenza che non è – allo stato – venuta meno, attesa la generalizzata sofferenza degli istituti penitenziari del Paese, molti dei quali penalizzati, sotto questo aspetto, in misura molto più grave;
    l'immobile, sede dell'istituto, è stato già riconsegnato al demanio; ai fini di un'eventuale riapertura, dunque, la struttura dovrebbe essere nuovamente arredata e dotata di tutte le apparecchiature necessarie al suo completo funzionamento, in quanto i beni utilizzati precedentemente sono già stati reimpiegati altrove.

  Vanno altresì considerati alcuni aspetti logistici che sconsigliano la riapertura dell'istituto; ed invero, lo stesso risulta:
   privo della caserma-agenti;
   eccessivamente lontano (circa 50 chilometri) dal presidio ospedaliero più vicino, con intuibili problemi nell'ipotesi in cui fosse necessario procedere ad un ricovero urgente di persone detenute;
   mal collegato con il centro urbano più vicino, con disagi non solo per il personale ma anche per i familiari dei detenuti quando devono recarsi in carcere per effettuare i colloqui con i propri congiunti.

  Le indicate criticità, unitamente all'esiguo contributo in termini di capacità ricettiva, depongono in senso contrario alla riattivazione dell'Istituto che non sarebbe, peraltro, in linea con l'attuale politica penitenziaria che, alla luce della sfavorevole congiuntura economico-finanziaria, richiede di ottimizzare al meglio le esigue risorse a disposizione, razionalizzando i servizi e la complessiva gestione del patrimonio edilizio penitenziario.
Il Ministro della giustiziaAnna Maria Cancellieri.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

CARCERE DI SPINAZZOLA

EUROVOC :

Corte europea dei diritti dell'uomo

sovrappopolazione

valore economico

diritti umani

detenuto

stabilimento penitenziario