ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00085

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 3 del 25/03/2013
Firmatari
Primo firmatario: NACCARATO ALESSANDRO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/03/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MIOTTO ANNA MARGHERITA PARTITO DEMOCRATICO 25/03/2013
NARDUOLO GIULIA PARTITO DEMOCRATICO 25/03/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 25/03/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 17/05/2013
Stato iter:
09/08/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/08/2013
GIOVANNINI ENRICO MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 09/08/2013

CONCLUSO IL 09/08/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00085
presentato da
NACCARATO Alessandro
testo di
Lunedì 25 marzo 2013, seduta n. 3

   NACCARATO, MIOTTO e NARDUOLO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   nel novembre 2010, uno degli interroganti ha depositato un'interrogazione a risposta scritta riguardante la situazione della società Helios Technology, con sede legale in via Postumia 9/b a Carmignano di Brenta (Padova) – soggetta alla direzione e al coordinamento della società Kerself Spa con sede in Prato di Correggio (Reggio Emilia);
   la società si apprestava a predisporre la cassa integrazione per 190 dei 200 dipendenti in seguito a una grave crisi finanziaria che ha investito sia Helios che Kerself determinando un calo della produzione, incrementi nelle perdite e un forte indebitamento, impedendo di fatto l'approvvigionamento di materie prime indispensabili al proseguimento dell'attività;
   nel frattempo al Gruppo Kerself è succeduto nella proprietà il gruppo Aiòn Renewable che non è stato in grado di risolvere le difficoltà dell'impresa;
   Aiòn Renewable s.p.a. dispone di un capitale sociale di 24,7 milioni di euro ed è partecipata per il 28 per cento da Avelar Energy LTD, per il 19 per cento da Zongyi Luxembourg investement Sarl, per il 24 per cento da Free Float, per l'8 per cento da Finmav s.p.a., per il 7 per cento da Nobis s.r.l., per il 6 per cento da Vitrè s.a.s., e per il restante 8 per cento da Francesco e Sebastiano Maggi;
   il Ministero, nella persona del viceministro Michel Martone, ha risposto alla interrogazione citata, ripercorrendo la storia della vicenda e descrivendo la delicata situazione attuale confermando lo stato di precario equilibrio economico finanziario delle società citate;
   in particolare il Ministero fa presente che «nel primo semestre 2010, il gruppo Kerself è entrato in crisi, registrando un calo del valore della produzione e un incremento delle perdite e dell'indebitamento complessivo. Analogo trend negativo è stato registrato a partire dal 2010 anche dalla Helios Technology s.p.a., tale condizione è stata determinata dalle difficoltà dell'azienda di approvvigionarsi di materie prime a causa della carenza di liquidità. A partire dal 2009, infatti la Helios Technology s.p.a. Ha sostenuto forti investimenti finalizzati all'acquisto di nuovi impianti ad alta tecnologia; ad aggravare la situazione di crisi è intervenuta, nell'ottobre del 2010, la conclusione in senso sfavorevole per la Helios dell'arbitrato internazionale della International Chamber of Commerce di Parigi che ha imposto all'azienda il pagamento di 30 milioni di euro alla società cinese LDK Solar Co.Ldt, in relazione ad un contratto di fornitura di silicio stipulato tra le due aziende. In seguito alle forti preoccupazioni espresse dalle organizzazioni sindacali circa lo stato dell'azienda, si sono svolti presso le istituzioni comunali e provinciali vari incontri con le parti sociali, nel corso dei quali si è convenuto di ricorrere alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, di cui Helios Technology s.p.a. Ha usufruito nell'anno 2010 e 2011»;
   in seguito Helios Technology s.p.a. con il piano industriale 2010-2014 si è impegnata a far ripartire la produzione e a mantenere i livelli di occupazione;
   nella stessa risposta il Ministero fa presente che «la Regione Veneto ha rappresentato che in assenza di incentivi finalizzati all'acquisto di moduli fotovoltaici, in prospettiva si potrebbe arrivare alla chiusura degli impianti stante la mancanza di nuovi ordini della specifica linea produttiva»;
   occorre considerare che tra il 2010 e il 2011, in seguito a pronunce dell'Unione europea che hanno giudicato eccessivi gli incentivi italiani al settore fotovoltaico, tali addirittura da comportare meccanismi distorsivi della concorrenza, detti incentivi sono stati ridotti;
   infine il Ministero fa sapere che alla data del 13 febbraio scorso né Aiòn né Helios avevano richiesto incontri presso il Ministero del lavoro per l'esame della situazione occupazionale;
   l'8 marzo 2013 il titolo Aiòn Renewable è stato sospeso dalle borse fino a data da destinarsi e oggi si apprende dalla stampa che il tribunale di Reggio Emilia ha dichiarato il fallimento della stessa società rimandando al 24 settembre l'esame delle passività che pare ammontino a 245 milioni di euro;
   questa notizia coinvolge direttamente le due società, Ecoware di Padova e la Helios Technology di Carmignano sul Brenta, e pone in seria difficoltà la prospettiva di salvaguardare i 290 dipendenti già pesantemente danneggiati dall'andamento delle due imprese e dai cronici ritardi nei pagamenti degli stipendi;
   il prossimo 4 aprile si terrà un vertice presso la Provincia di Padova per valutare ipotesi di piani industriali tesi a tutelare i dipendenti sui quali, tuttavia, pesa la vicenda di Aiòn Renewable s.p.a. che appare difficilmente risolvibile –:
   se i Ministri siano al corrente dei fatti fin qui esposti;
   in che modo i Ministri intendano adoperarsi per evitare che la situazione sopra descritta possa degenerare sino a comportare il blocco totale degli stabilimenti Helios ed Ecoware e la conseguente perdita di 290 posti di lavoro;
   se i Ministri intendano coinvolgere la regione Veneto, tramite l'agenzia Veneto Sviluppo, per salvaguardare una realtà produttiva che occupa numerosi lavoratori ed è all'avanguardia nella produzione di moduli fotovoltaici. (4-00085)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 9 agosto 2013
nell'allegato B della seduta n. 69
4-00085
presentata da
NACCARATO Alessandro

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, con cui si chiede quali iniziative si intendano adottare in merito alla situazione occupazionale della Helios technology Spa, si rappresenta quanto segue.
  La società
Helios technology fa parte del gruppo Aiòn renewables con sede a Carmignano sul Brenta (Padova) e opera nel settore della produzione, progettazione e installazione di impianti solari fotovoltaici. Essa applica il Contratto collettivo nazionale di lavoro dell'industria metalmeccanica ed occupa attualmente 158 unità lavorative.
  La grave crisi che ha investito l'intero gruppo
Aiòn renewables di cui la Helios technology Spa fa parte, ha pesantemente colpito tutto il cosiddetto distretto veneto del fotovoltaico ed ha determinato una situazione di difficoltà sociale e di squilibrio economico e finanziario generati da una costante e progressiva flessione del fatturato e perdita di commesse.
  In considerazione della grave crisi descritta e stante le difficoltà gestionali della stessa, la società si è vista costretta, successivamente all'incontro svoltosi il 30 ottobre 2012 in sede aziendale con le organizzazioni sindacali, a sospendere l'intero organico occupato presso l'unità di Carmignano sul Brenta (Padova).
  Successivamente la società ha presentato a questo Ministero istanza per l'espletamento dell'esame congiunto
ex articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 10 giugno 2000, n. 218 (Regolamento recante norme per la semplificazione del procedimento per la concessione del trattamento di cassa integrazione guadagni straordinaria e di integrazione salariale a seguito della stipula di contratti di solidarietà, ai sensi dell'articolo 20 della legge 15 marzo 1997, n. 59), per l'esame della situazione aziendale della suddetta unità produttiva. A seguito di ciò, le parti sono state convocate il 29 novembre 2012.
  Nel corso dell'incontro il rappresentante aziendale ha preliminarmente rappresentato che presso l'unità produttiva di Carmignano sul Brenta (Padova) l'attività aziendale si articola nei seguenti reparti: amministrazione e controllo, acquisti, commerciale, tecnico, produzione moduli, reparti di manutenzione, qualità e ricerca e sviluppo e logistica, servizi generali, pulizie, personale, centralini, comunicazione, direzione ed I.T.
  Con il verbale di accordo sottoscritto in pari data da questo Ministero, dall'azienda e dalle organizzazioni sindacali, al fine di salvaguardare i livelli occupazionali, sono stati condivisi due differenti percorsi di cassa integrazione guadagni che interessano la totalità dei lavoratori in organico. Più in particolare:
   per i reparti di amministrazione e controllo, acquisti, commerciale, tecnico, produzione moduli, reparti di manutenzione, qualità e ricerca e sviluppo e logistica, servizi generali, pulizie, personale, centralini, comunicazione, direzione ed I.T., nell'ottica aziendale di varare il modello produttivo, per razionalizzare le risorse contenendo al tempo stesso i costi fissi, la società farà ricorso ad un trattamento di cassa integrazione guadagni straordinaria per crisi aziendale della durata di 12 mesi. Ai sensi dell'articolo 1, comma 5, della legge n. 223 del 1991 (Norme in materia di cassa integrazione, mobilità, trattamenti di disoccupazione, attuazione di direttive della Comunità europea, avviamento al lavoro ed altre disposizioni in materia di mercato del lavoro) e dell'articolo 1 del decreto ministeriale n. 31826 del 18 dicembre 2002, modificato con decreto ministeriale n. 35302 del 15 dicembre 2004, l'intervento di cassa integrazione guadagni straordinaria riguarderà un numero massimo di 117 unità lavorative occupate presso i reparti non oggetto di cessazione di attività e si articolerà secondo le seguenti modalità:
    1) l'individuazione dei lavoratori da sospendere dovrà avvenire sulla base delle esigenze tecnico-organizzative e produttive aziendali e gli stessi verranno sospesi a zero ore e/o ad orario ridotto;
    2) le parti concordano che verrà attuata la rotazione tra i lavoratori tenuto conto delle esigenze tecnico-organizzative e produttive aziendali, nonché della fungibilità delle mansioni. Le tempistiche di detta rotazione verranno esaminate tra le parti in sede locale;
    3) nel corso del periodo di intervento della cassa integrazione guadagni straordinaria le parti concordano di affiancare il suddetto percorso con un piano di risanamento che prevede investimenti in nuovi macchinari e materiali, elaborazione di nuove tecnologie di produzione e riduzione dei costi fissi e di struttura. Le parti concordano altresì che durante il periodo di integrazione salariale, al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e ridurre il numero delle eccedenze, verranno utilizzati i medesimi strumenti previsti per la gestione degli esuberi nell'ambito del percorsi di cassa integrazione guadagni straordinaria per cessazione parziale di attività;
    4) l'azienda chiederà all'Inps il pagamento diretto del trattamento di integrazione salariale;
   per il reparto di produzione celle, la medesima società farà ricorso ad un trattamento di cassa integrazione guadagni straordinaria per crisi aziendale per cessazione parziale di attività per 24 mesi. Ai sensi del decreto-legge 5 ottobre 2004, n. 249, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 dicembre 2004, n. 291 (Interventi urgenti in materia di politiche del lavoro e sociali) e dell'articolo 33, comma 23, della legge 12 novembre 2011, n. 183 (legge di stabilità per il 2012), a decorrere dal 30 ottobre 2012 l'intervento di integrazione salariale riguarderà un numero massimo di 41 unità lavorative. Al riguardo le parti hanno condiviso un piano biennale per la gestione delle eccedenze, stante la complessità delle iniziative da porre in essere in considerazione del difficile momento congiunturale sotto il profilo occupazionale attraversato dal territorio di riferimento.

  Per il primo anno il piano di gestione degli esuberi sarà così articolato:
   1) ricollocazione esterna preferibilmente presso le altre aziende del gruppo
Aiòn renewables o presso aziende fornitrici, nonché presso aziende terze interessate ad acquisire alcune delle figure professionali coinvolte nel percorsi di cassa integrazione guadagni straordinaria;
   2) ricollocazione esterna attraverso il supporto dei centri per l'impiego della provincia di Padova e delle agenzie per il lavoro accreditate al
network provinciale per la ricerca di opportunità di lavoro in aziende del territorio;
   3) percorsi formativi e di riqualificazione professionale nell'ambito delle iniziative istituzionali e dei progetti di attuazione delle politiche attive del lavoro promosse dagli enti pubblici. La formazione potrà avvenire ricorrendo alle risorse disponibili presso i fondi per la formazione interprofessionale;
   4) procedura di licenziamento collettivo subordinata al requisito della non opposizione finalizzata alla ricollocazione presso aziende terze, ad iniziative di autoimprenditorialità ed al raggiungimento dei requisiti pensionistici secondo la normativa vigente.

  Per il secondo anno di cassa integrazione guadagni straordinaria si confermano tutti gli strumenti evidenziati per la gestione degli esuberi per il primo anno.
  Inoltre nel verbale di accordo viene specificato quanto segue: i lavoratori da sospendere saranno individuati in base al criterio dell'appartenenza al reparto oggetto della cessazione di attività e i lavoratori verranno sospesi a zero ore e, trattandosi di cessazione di attività, non è prevista la rotazione del personale; la società si impegna ad attuare il piano di gestione degli esuberi e le parti concordano che le misure e i piani sopra descritti saranno idonei a consentire, entro i primi dodici mesi di cassa integrazione guadagni straordinaria (dal 30 ottobre 2012 al 29 ottobre 2013) la gestione positiva di almeno il 30 per cento (pari a 12 unità lavorative) del personale dichiarato in esubero, prendendo atto che il raggiungimento di tale risultato è requisito indispensabile per l'accesso al secondo anno di intervento della cassa integrazione guadagni straordinaria; la società prevede inoltre che gli strumenti individuati potranno determinare, nel corso dei 12 mesi di cassa integrazione guadagni straordinaria (dal 30 ottobre 2013 al 29 ottobre 2014) la gestione dei lavoratori ancora in esubero e l'azienda chiederà all'Inps il pagamento diretto del trattamento di integrazione salariale.
  Il secondo anno di cassa integrazione potrà essere concesso nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili.
  Le parti si incontreranno, in sede locale, con cadenza di norma bimestrale o su richiesta, per la verifica dell'andamento della cassa integrazione guadagni straordinaria e del piano di gestione degli esuberi.
  L'Inps ha comunicato infine i seguenti periodi di integrazione salariale già fruiti dalla
Helios technology Spa:
   cassa integrazione ordinaria: 11 settimane nel 2010 e 27 settimane nel 2011 a conguaglio, nonché 22 settimane nel 2012 a pagamento diretto;
   cassa integrazione straordinaria: 10 settimane nel 2012 e 9 settimane nel 2013 a pagamento diretto.

Il Ministro del lavoro e delle politiche socialiEnrico Giovannini.

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