ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/03433

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 899 del 12/12/2017
Firmatari
Primo firmatario: COMINARDI CLAUDIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/12/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE 12/12/2017
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 12/12/2017
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/12/2017
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 12/12/2017
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 12/12/2017
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 12/12/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 12/12/2017
Stato iter:
13/12/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/12/2017
Resoconto DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 13/12/2017
Resoconto POLETTI GIULIANO MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 13/12/2017
Resoconto COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/12/2017

SVOLTO IL 13/12/2017

CONCLUSO IL 13/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-03433
presentato da
COMINARDI Claudio
testo presentato
Martedì 12 dicembre 2017
modificato
Mercoledì 13 dicembre 2017, seduta n. 900

   COMINARDI, DELL'ORCO, DALL'OSSO, CHIMIENTI, CIPRINI, LOMBARDI e TRIPIEDI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   tra le riforme presuntivamente «anticrisi» del Governo Berlusconi, con il decreto-legge n. 98 del 2011, si liberalizzavano gli orari di apertura degli esercizi commerciali in città d'arte o in località turistiche;
   a tale misura introdotta «in via sperimentale» succedeva quella strutturale con il decreto-legge n. 201 del 2011 (salva-Italia) con la previsione di: piena estensione dell'orario giornaliero di apertura (prima a tredici ore); mezza giornata di chiusura infrasettimanale obbligatoria; chiusura nei giorni festivi obbligatoria in assenza di specifica deroga;
   il decreto-legge n. 5 del 2012, infine, sopprimeva il vincolo della chiusura domenicale e festiva per le imprese di panificazione di natura produttiva;
   la disciplina degli orari degli esercizi commerciali ricade tra le materie «commercio», attribuita alla competenza residuale delle regioni (articolo 117, terzo comma, della Costituzione), e «concorrenza», attribuita alla competenza esclusiva dello Stato (articolo 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione);
   fino alla liberalizzazione del 2011, la Corte costituzionale ha ascritto tale disciplina alla materia del commercio di competenza delle regioni, ma grazie alle nuove disposizioni è stata ricompresa tra le norme direttamente afferenti alla concorrenza e, quindi, di competenza esclusiva dello Stato;
   successivamente il dibattito parlamentare si è orientato verso l'approvazione di norme volte ad una maggiore e migliore conciliazione vita-lavoro che, in considerazione della selvaggia deregulation degli orari e dei giorni di apertura degli esercizi commerciali, rischiano di fatto di essere inapplicabili a queste realtà;
   in merito alla disciplina degli orari degli esercizi commerciali la Camera dei deputati ha approvato pressoché all'unanimità l'atto Camera n. 750 Dell'Orco e altri – all'esame del Senato della Repubblica dal gennaio 2016 – che, oltre a una nuova regolamentazione, prevede il fondo a sostegno dei piccoli negozi che subiscono la concorrenza della grande distribuzione;
   al netto della crisi economica, la deregolamentazione non ha avuto effetti complessivamente migliorativi ma, come rilevato dall'Istat, ha avuto effetti negativi per le piccole attività commerciali (-2,2 per cento vendite) e benefici limitati per le grandi distribuzioni;
   in base al contratto collettivo nazionale di lavoro, chi lavora nelle festività ha diritto alla retribuzione ordinaria e alla maggiorazione del solo 30 per cento;
   a pagarne le spese sono le famiglie di chi, lavorando nel commercio, deve sottostare ad orari di apertura e di lavoro fuori controllo e, più in generale, il tessuto sociale sempre più disgregato e il lavoro sempre meno umanizzante –:
   quali iniziative il Ministro interrogato intenda adottare, anche sul piano normativo, per garantire anche ai lavoratori del commercio un effettivo diritto al riposo e alla conciliazione delle esigenze vita-lavoro. (3-03433)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

retribuzione del lavoro

commercio indipendente

concorrenza