Legislatura: 17Seduta di annuncio: 853 del 19/09/2017
Primo firmatario: CASTELLI LAURA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/09/2017
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 19/09/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 20/09/2017 Resoconto CASTELLI LAURA MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 20/09/2017 Resoconto PADOAN PIETRO CARLO MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE) REPLICA 20/09/2017 Resoconto CASTELLI LAURA MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE IL 20/09/2017
SVOLTO IL 20/09/2017
CONCLUSO IL 20/09/2017
CASTELLI. —
Al Ministro dell'economia e delle finanze
. — Per sapere – premesso che:
le circolari Inps di automatico diniego alle proposte di concordato ricevute dall'Inps stessa, oltre a non portare beneficio allo Stato, diventano una perdita di soldi pubblici di circa 3 milioni di euro per la sola Civitavecchia;
è il caso del comune di Civitavecchia, che detiene il 100 per cento del capitale sociale della Holding Civitavecchia servizi, la quale detiene il 100 per cento del capitale sociale di tre società a responsabilità limitata, Città pulita, Argo e Ippocrate, che svolgono servizi per conto dell'amministrazione;
il comune di Civitavecchia il 31 marzo 2015 ha presentato innanzi la Corte dei conti il proprio «piano operativo di razionalizzazione» delle società partecipate, con il quale ha evidenziato l'esigenza di adottare piani di risanamento del debito pregresso mediante procedure di concordato preventivo ovvero ad accordi di ristrutturazione del debito ex articolo 182-bis della legge fallimentare ed un sistema di riorganizzazione compatibile con la legge di stabilità;
pendente al tribunale di Civitavecchia la procedura di concordato preventivo di Holding Civitavecchia servizi, Città pulita, Ippocrate e Argo, con domanda di concordato ammessa. Tale proposta, supportata con 10 milioni di euro di «finanza esterna», garantisce la liquidità necessaria per onorare la proposta di concordato;
non si comprende la posizione ufficiale comunicata dall'Inps, maggior creditore: in caso di omologa delle procedure di concordato, infatti, l'Inps avrebbe certezza di incassare 1.732.229,09 di euro, mentre nella ipotesi di fallimento non incasserebbe nulla e sarebbe tenuta al pagamento del trattamento di fine rapporto dovuto ai lavoratori per 1.540.241,50 di euro;
il 12 settembre 2017, a quanto consta all'interrogante, il direttore della filiale di coordinamento Roma nord-ovest, dottor Di Bernardo, ha comunicato per conto dell'Inps che la proposta non può trovare accoglimento in quanto non rispetta i requisiti previsti dal decreto del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali del 4 agosto del 2009, nonché delle circolari Inps nn. 38 del 2010 e 148 del 2015;
il comune di Civitavecchia aveva già presentato al presidente dell'Inps, dottor Boeri, una relazione che illustrava i vantaggi economici che inequivocabilmente l'Inps avrebbe avuto in caso di omologa dei piani di concordato –:
se non ritenga di dover assumere ogni iniziativa di competenza, anche di carattere normativo, per interrompere questa nociva reiterazione di quanto disposto dalle circolari citate e dare indirizzo all'Inps e ai suoi funzionari di valutare di volta in volta le ragioni di coloro che presentano piani di concordato e dei benefici sulle casse dell'ente, per evitare di incorrere in inutili sprechi di fondi pubblici. (3-03245)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):retribuzione del lavoro
holding
debito