ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/03234

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 850 del 14/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: TOFALO ANGELO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/09/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 14/09/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-03234
presentato da
TOFALO Angelo
testo di
Giovedì 14 settembre 2017, seduta n. 850

   TOFALO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il comune di Scafati, in provincia di Salerno, è commissariato in quanto l'ex Sindaco è stato ed è protagonista di una complessa vicenda giudiziaria con accuse quali violazione della legge elettorale, con l'aggravante del metodo mafioso, in occasione delle elezioni amministrative del 2013, e di voto di scambio politico-mafioso, in occasione delle elezioni regionali del 2015;

   dal maggio 2012 ad oggi molteplici sono stati gli episodi criminali a Scafati che stanno facendo nascere un vero e proprio clima di terrore. Almeno sei bombe solo a San Pietro; un'altra nel rione Ferrovia, quartier generale dell'ex boss Pasquale Loreto, sotto ad un palazzo in via De Filippo. Nel mirino il sexy shop di via De Gasperi nel maggio 2012, poi il ristorante e il barbiere di via Poggiomarino, il bar Rosi di via Carducci, la bomba al bar Nappo in via Abate Cuomo, la bomba al bar Dodo nel centro commerciale Plaza (per questo colpo sono stati fatti due arresti), il raid incendiario alla ditta agricola di San Vincenzo, il rogo alla ditta Romano di via Nuova San Marzano (costretta a trasferirsi), il rogo alla ditta del caffè Izzo in via Passanti, quello al pub Sandwich di via Martiri d'Ungheria, la pioggia di proiettili contro la macelleria di via Giovani XXIII e l'incendio doloso dal barbiere della stessa via Martiri d'Ungheria, il 29 agosto 2017, oggetto di un nuovo raid in via della Resistenza, nella nuova attività. Stesso discorso per un altro parrucchiere di via della Resistenza qualche anno fa, ed un'officina nel rione Ferrovia, la bomba ad un'auto di un pregiudicato a Mariconda. Raffica di colpi di proiettile poi, alla saracinesca di un'agenzia di scommesse in via Martiri d'Ungheria, di fronte alla Circum: era il 2013. Due bombe a casa di un ex consigliere comunale di maggioranza, in via Poggiomarino e uno di opposizione sul corso Nazionale (il gesto contro la casa dei suoi familiari). La bomba carta davanti allo studio di un avvocato penalista in via Roma lo scorso gennaio 2016, quella davanti al capanno di imprenditori di via Tora. Il raid incendiario all'auto in uso al fratello del sindaco (poi indagato per camorra lo scorso settembre), ma di fatto di proprietà di un imprenditore conserviero e presidente della società Partecipata Acse. Si sono registrati anche la bomba al Roxy bar di qualche mese fa, la bomba carta anche davanti alla sala giochi di via martiri d'Ungheria (proprietario già preso di mira nella sua agenzia di scommesse nella stessa strada nel 2013), il raid di proiettili contro il bar di un pregiudicato a San Pietro, in via De Gasperi o la bomba contro il chiosco in piazza Falcone e Borsellino. E ancora: i colpi contro un distributore di benzina ad inizio estate 2017, la bomba al My Love di via Vitiello, i colpi contro il negozio di parrucchiere di via della Resistenza e il raid contro la pescheria ristorante di via Monte Grappa. Tutto ciò rappresenta uno scenario di vera e propria «guerriglia urbana» –:

   se il Ministro sia a conoscenza dei fatti sopracitati avvenuti a Scafati, nel salernitano, e quali iniziative di competenza intenda assumere al riguardo nel modo più efficiente e rapido possibile.
(3-03234)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

automobile

mafia

armi da fuoco e munizioni