ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/03218

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 848 del 12/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: ORFINI MATTEO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/09/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PIAZZONI ILEANA CATHIA PARTITO DEMOCRATICO 12/09/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 12/09/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 29/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-03218
presentato da
ORFINI Matteo
testo di
Martedì 12 settembre 2017, seduta n. 848

   ORFINI e PIAZZONI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   il 19 agosto 2017 a Roma è stato eseguito lo sgombero di un immobile sito in via Curtatone che ospitava circa 500 persone per la maggior parte di origine eritrea e somala ed in possesso dello status di rifugiato politico o di altra forma di protezione internazionale;
   lo stabile di proprietà del fondo immobiliare speculativo IDeA Fimit sgr, risulta da anni in stato di abbandono e occupato dal 2013. Una situazione non inusuale, conseguenza della gravissima emergenza abitativa in cui versa la Capitale;
   lo sgombero effettuato nella giornata del 19 agosto sarebbe avvenuto senza alcuna predisposizione, da parte dell'amministrazione capitolina, di un piano per l'idonea sistemazione abitativa degli occupanti e per l'accoglienza delle categorie più fragili. L'assenza di alternative alloggiative ha portato centinaia di persone a dormire per strada mentre alle donne in stato di gravidanza, ai minori e alle persone malate è stato consentito di rientrare nello stabile;
   la discordanza tra le versioni rilasciate dalla prefettura e dall'amministrazione capitolina appaiono sintomatiche dell'inadeguatezza dell'operato di quest'ultima: secondo il sindaco Raggi e l'Assessore alle politiche sociali Baldassarre il comune di Roma non era a conoscenza della presenza di minori nello stabile, né aveva a disposizione il censimento degli occupanti. Eppure, come confermato dalla Comunità di S. Egidio, i minori da loro assistiti frequentavano regolarmente scuole pubbliche e, dalle ricostruzioni operate dalla stampa, risulta inoltre l'individuazione di 107 persone in condizioni di fragilità per cui il comune di Roma aveva il compito di trovare una soluzione alloggiativa;
   lo sgombero è proseguito in un clima di tensione crescente, specie verso le persone rimaste nei pressi di Piazza Indipendenza, sino al 24 agosto, quando le forze dell'ordine hanno proceduto ad allontanarle mediante cariche, provocando feriti e momenti di grande paura;
   gravi responsabilità sull'accaduto, secondo gli interroganti, sono imputabili a omissioni della giunta capitolina. Come affermato al quotidiano La Repubblica dal capo della polizia Franco Gabrielli, non sarebbe stata data alcuna attuazione alla road map stabilita nel 2014 dall'allora prefetto di Roma e dal Commissario straordinario Tronca per la soluzione del disagio abitativo legato alle occupazioni abusive, da realizzare in forza di apposite risorse stanziate dalla regione Lazio con delibera di giunta n. 18 del 15 gennaio 2014, confermate nella disponibilità del comune di Roma con le delibere di giunta n. 110 del 15 marzo 2016 e n. 239 dell'11 maggio 2017;
   destano perplessità, tuttavia, anche le modalità con cui lo sgombero è avvenuto. Sempre secondo ricostruzioni operate da organi di stampa la società Sea Servizi Avanzati, nell'ottica di entrare presto nella disponibilità in locazione dell'immobile, avrebbe trattato direttamente con il comune e con gli occupanti dello stabile mediante l'ex generale dei carabinieri Antonio Ragusa, condannato in primo grado per turbativa d'asta;
   solo nella giornata del 22 agosto 2017 si è prospettata una soluzione alternativa a carico dei proprietari dell'immobile occupato, in un'altra provincia, per soli 6 mesi e solamente per 40 persone;
   emergerebbero, inoltre, il mancato coinvolgimento dell'amministrazione comunale del comune di Forano (RI), comune in cui sarebbe dovuta avvenire tale ricollocazione, e l'impraticabilità della soluzione stessa a causa di problematiche connesse alla mancata agibilità degli alloggi individuati;
   lo stesso prefetto di Roma ha inoltre dichiarato al quotidiano La Repubblica che: «il diktat era che non ci sarebbe dovuta essere nessuna azione di forza». Nonostante ciò l'azione di forza si è tenuta lo stesso, con episodi di grande tensione conseguenti;
   sempre secondo quanto dichiarato dal prefetto Basilone vi sarebbe un elenco di circa 100 immobili occupati nella città di Roma, in cui vivrebbero oltre migliaia di persone, che sarebbero oggetto di prossime azioni di sgombero –:
   se non ritenga opportuno assumere le iniziative di competenza per accertare, nel minor tempo possibile, i fatti esposti in premessa, le responsabilità conseguenti e gli eventuali eccessi nell'uso della forza;
   se non ritenga opportuno fare chiarezza sull'attuale situazione alloggiativa delle persone sgomberate;
   se non ritenga opportuno acquisire elementi sulla disponibilità e sull'utilizzo dei fondi per l'emergenza abitativa nel comune di Roma. (3-03218)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

locazione immobiliare

utilizzazione degli aiuti

amministrazione locale