ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/03155

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 834 del 14/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: CIRACI' NICOLA
Gruppo: MISTO-DIREZIONE ITALIA
Data firma: 14/07/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALTIERI TRIFONE MISTO-DIREZIONE ITALIA 14/07/2017
CHIARELLI GIANFRANCO GIOVANNI MISTO-DIREZIONE ITALIA 14/07/2017
DISTASO ANTONIO MISTO-DIREZIONE ITALIA 14/07/2017
FUCCI BENEDETTO FRANCESCO MISTO-DIREZIONE ITALIA 14/07/2017
MARTI ROBERTO MISTO-DIREZIONE ITALIA 14/07/2017
MATARRESE SALVATORE MISTO-DIREZIONE ITALIA 14/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/07/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/07/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 31/07/2017
Stato iter:
28/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2017
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 28/11/2017
Resoconto CIRACI' NICOLA MISTO-DIREZIONE ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/11/2017

SVOLTO IL 28/11/2017

CONCLUSO IL 28/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-03155
presentato da
CIRACÌ Nicola
testo presentato
Venerdì 14 luglio 2017
modificato
Martedì 28 novembre 2017, seduta n. 892

   CIRACÌ, ALTIERI, CHIARELLI, DISTASO, FUCCI, MARTI e MATARRESE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   a quanto si apprende, la Commissione europea ha inviato un parere motivato all'Italia in quanto le autorità nazionali non sono state in grado di arrestare la diffusione della Xylella fastidiosa, un batterio che provoca il disseccamento degli alberi di ulivo portandoli alla morte;
   da quando è stato certificato il primo caso di Xylella, nella regione Puglia nel 2014, le autorità italiane erano tenute a rispettare le norme comunitarie in materia di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e contro la loro diffusione nel territorio europeo;
   in Italia è stata tuttavia notificata la presenza di nuovi focolai e il calendario comunicato dall'Italia alla Commissione europea «non si è rivelato efficace per garantire l'immediata rimozione degli alberi infetti, come prescritto dalla normativa». Secondo la Commissione europea «la ricerca finora non ha trovato nessuna soluzione migliore all'eradicazione» delle piante infette dalla Xylella per bloccare la sua avanzata;
   il parere motivato fa seguito a una lettera di costituzione in mora già inviata all'Italia nel dicembre 2015 e ad un'ulteriore lettera di costituzione in mora nel luglio 2016. L'Italia dispone ora di due mesi per ottemperare ai propri obblighi; in caso contrario, la Commissione europea potrà decidere di deferire l'Italia alla Corte di giustizia dell'Unione europea;
   va ricordato che le norme comunitarie comportavano la rimozione delle piante infette dal territorio colpito non appena confermata la presenza di Xylella fastidiosa. Gli Stati membri sono tenuti ad adottare tutte le misure necessarie all'eradicazione del batterio dagli ulivi e vietarne così la diffusione in tutti gli Stati membri;
   si è di fronte ad un problema serissimo: dal momento in cui è stata diagnosticata la malattia, dalla zona infetta è avanzata di circa 100 chilometri. Ormai non si contano le aziende annientate dal disseccamento degli ulivi, che non producono reddito da tre campagne produttive e, a breve, saranno raggiunte da molte altre che stanno cominciando a registrare i primi rapidissimi segni di disseccamento;
   sono state stimate in oltre 10 milioni le piante infette dalla Xylella fastidiosa nelle province di Lecce, Taranto e Brindisi, con un danno economico che supera di gran lunga il miliardo di euro. C’è ora il rischio che, senza adeguati provvedimenti, la batteriosi che uccide gli ulivi arrivi nel nord barese e nella provincia di Barletta-Andria-Trani, dove l'olivicoltura rappresenta uno dei volani economici –:
   quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare, in questi due mesi di tempo concessi all'Italia, per evitare il definitivo tracollo dell'olivicoltura pugliese e l'ennesimo deferimento dell'Italia alla Corte di giustizia dell'Unione europea;
   quali ulteriori iniziative il Governo intenda mettere in campo in favore dei territori e a sostegno delle imprese e degli enti locali nelle aree colpite dalla Xylella. (3-03155)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia vegetale