ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/03104

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 818 del 21/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: LIUZZI MIRELLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/06/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 21/06/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-03104
presentato da
LIUZZI Mirella
testo di
Mercoledì 21 giugno 2017, seduta n. 818

   LIUZZI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   in Basilicata, specificatamente in località Piani Mattino del comune di Potenza, in un ambito territoriale sensibile sul piano ambientale e paesaggistico, situato in prossimità di abitazioni, strade e attività produttive, sono in corso di realizzazione oltre 51 impianti eolici della potenza di 60 chilowatt;
   alcuni cittadini della zona succitata, hanno costituito il «Comitato Piani del Mattino» sostenendo la propria contrarietà alla realizzazione di «veri e propri parchi eolici». Secondo il Comitato, infatti, pare che alcuni elementi sulla sicurezza pubblica e privata (come la rottura accidentale degli organi rotanti, il rumore, lo scado flickering/interruzione della luce solare, campi elettromagnetici) siano stati superficialmente valutati o totalmente ignorati;
   inoltre, sempre secondo il Comitato, la realizzazione di lotti di pale minieoliche da 60 chilowatt sembrerebbe eludere il divieto di frazionamento con lo scopo di ottenere maggiori incentivi economici pubblici che aumenterebbero con la diminuzione della potenza di una singola pala eolica installata, rispetto a una frammentazione artificiosa della potenza del singolo aerogeneratore;
   il decreto ministeriale n. 150 del 23 giugno 2016, articolo 29, prevede al comma 1 che il GSE (Gestore dei servizi energetici, partecipato al 100 per cento dal Ministero dell'economia e delle finanze) «ha il compito di verificare la sussistenza di elementi indicativi di un artato frazionamento della potenza degli impianti, che costituisce violazione del criterio dell'equa remunerazione degli investimenti secondo cui gli incentivi decrescono con l'aumentare delle dimensioni degli impianti. In tale ambito, il GSE può valutare anche, come possibile elemento indicativo di un artato frazionamento, l'unicità del nodo di raccolta dell'energia prodotta da impianti riconducibili a un medesimo soggetto, identificando tale nodo con la stazione di raccolta MT/AT per connessioni in alta tensione ovvero con la stessa cabina o linea MT nel caso di connessioni in media tensione»;
   il GSE, secondo il comma 2, «applica i principi generali di cui al comma 1 anche nell'ambito dello svolgimento delle attività di verifica e controllo svolte, ai sensi del decreto ministeriale 31 gennaio 2014, su tutti gli impianti alimentati a fonti rinnovabili che beneficiano di incentivi tariffari»;
   al comma 3 è infine specificato che «In presenza di casi di frazionamento di cui ai commi 1 e 2, il GSE considera gli impianti riconducibili ad un'unica iniziativa imprenditoriale come un unico impianto di potenza cumulativa pari alla somma dei singoli impianti e, verificato il rispetto delle regole di accesso agli incentivi, ridetermina la tariffa spettante. Nel caso in cui l'artato frazionamento abbia comportato anche la violazione delle norme per l'accesso agli incentivi, il GSE dispone la decadenza dagli incentivi con l'integrale recupero delle somme già erogate. Restano fermi gli eventuali ulteriori profili di rilevanza penale o amministrativa» –:
   se si intenda avviare, per quanto di competenza, un controllo, ai sensi della normativa vigente, sulla percezione degli incentivi statali previsti per la realizzazione degli impianti eolici in località Piani di Mattino del comune di Potenza, affinché si escluda l'elusione della normativa citata in premessa. (3-03104)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

parita' retributiva

retribuzione del lavoro

energia rinnovabile