ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/03039

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 802 del 23/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: GALGANO ADRIANA
Gruppo: CIVICI E INNOVATORI
Data firma: 23/05/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 23/05/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 15/06/2017

SOLLECITO IL 25/07/2017

SOLLECITO IL 16/10/2017

SOLLECITO IL 30/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-03039
presentato da
GALGANO Adriana
testo di
Martedì 23 maggio 2017, seduta n. 802

   GALGANO. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   anche in Umbria è stata individuata una «valle dei fuochi»: l'area interessata è una vasta porzione della Valnestore, localizzata intorno alla vecchia centrale di Pietrafitta, dove sono stati interrati rifiuti solidi urbani e di altra natura, coperti poi dalle ceneri di risulta della combustione di lignite, nascosti in superficie dalla vegetazione;
   le analisi compiute dall'Arpa rilevano che in 108 punti dei terreni della zona in questione, è stata accertata la presenza di sostanze altamente inquinanti come fanghi di scarti industriali e trielina;
   nella zona della Valnestore si è, inoltre, registrato, negli ultimi anni, un aumento di tumori e altre gravi patologie: la mappa interattiva del registro tumori umbro di popolazione (Rtup), tra il 2004 e il 2011, per il territorio compreso tra Pietrafitta, Tavernelle (Panicale) e Piegaro, mostra una preoccupante insorgenza di nuovi casi;
   da qui la nascita del comitato dei cittadini «Soltanto la salute» che ha promosso una propria ricerca sullo stato di salute delle persone che hanno lavorato nella zona ed è emerso che, su 500 operai occupati nella ex centrale di Pietrafitta, purtroppo 100 sono già deceduti a causa di tumore e 50 lo hanno contratto. Questo significa che il 30 per cento delle persone è stato colpito da questa terribile patologia;
   è stata promossa anche un'altra ricerca effettuata dal dipartimento di scienze agroambientali e della produzione industriale dell'Università degli studi di Perugia che ha analizzato 12 campioni di terreno prelevati nell'area intorno alla ex centrale di Pietrafitta. Dai risultati emerge che «i terreni della Valle del Nestore hanno subito un serio inquinamento a seguito delle combustioni ivi avvenute». In particolare, si evidenzia la presenza di piombo, titanio e cromo. «La situazione di quest'ultimo — si legge ancora nel testo — è particolarmente seria vista la sua nota pericolosità per la salute umana»;
   è ormai noto come le centrali termoelettriche che impiegano come combustibile il carbone rappresentino una delle principali fonti emissive di pericolosi inquinanti atmosferici con ricadute sanitarie locali che evidenziano incrementi di morbilità e mortalità: l'Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro di Lione – agenzia dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) – ha inquadrato l'inquinamento atmosferico nel gruppo 1 (cancerogeno certo per l'uomo) –:
   quali iniziative si intendano assumere, per quanto di competenza, affinché, anche per il tramite dell'Istituto superiore di sanità, vengano effettuate accurate analisi per rilevare il grado di tossicità dei terreni e delle falde, circoscrivendo le aree toccate dal fenomeno inquinante per salvaguardare la salute dei cittadini.
(3-03039)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ricerca medica

cancro

inquinamento atmosferico