ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02789

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 743 del 16/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: BIANCONI MAURIZIO
Gruppo: MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Data firma: 16/02/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16/02/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 17/03/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02789
presentato da
BIANCONI Maurizio
testo di
Giovedì 16 febbraio 2017, seduta n. 743

   BIANCONI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   nei mesi di maggio e di agosto 2016 furono presentati atti di sindacato ispettivo dall'interrogante, rimasti senza risposta nonostante la delicatezza e l'importanza del contesto;
   nel mese di gennaio 2017 a fine seduta l'interrogante rivolse appello al Governo pro tempore per una risposta poiché il reiterato silenzio avrebbe potuto configurare una qualche complicità in una situazione non solo speculativa ma dai possibili risvolti penali;
   Banca Etruria nel giugno del 2016 era oggetto di decreto governativo insieme ad altre banche; cinque giorni prima del decreto avviene un'operazione assolutamente unica più che inusuale: vengono ceduti crediti deteriorati di Banca Etruria per circa 250/300 milioni di euro ad un prezzo assolutamente fuori scala, esageratamente basso, circa il 14,7 per cento, ad una società che avrebbe fra i suoi «pezzi grossi» Bini Smaghi;
   quando in sede liquidatoria viene in Europa stimato il valore dei crediti deteriorati, detto valore viene conteggiato come la media dell'ultima con la penultima vendita e cade intorno al 17 circa per cento, proprio, per il basso ricavo dell'ultima anomala vendita;
   questo 17 circa per cento comporta un montante da anticipare, come prefissato, inferiore di 800 milioni di euro da quello necessario a rimborsare tutti gli obbligazionisti di Banca Etruria lasciando fuori, alla lira, gli obbligazionisti convertibili;
   la cosa provoca disordini e anche il deterioramento della già danneggiata immagine di Banca Etruria al punto che nell'opinione generale Banca Etruria diviene il paradigma delle banche «farlocche»;
   intanto, Chiantibanca evita di rientrare nel riordino generale delle banche cooperative e fa capire, con una serie di azioni, di voler sostituire Banca Etruria, oggi Nuova Banca Etruria, nel territorio di competenza;
   intanto, l'autorità di controllo, nomina la francese Società Generale di cui Bini Smaghi e presidente, advisor di banca Etruria; la stessa società è anche uno degli azionisti storici di Chiantibanca;
   la Banca D'Italia, nonostante il fatto che Società Generale e Bini Smaghi fossero più che coinvolti in Chiantibanca e che lo stesso fosse coinvolto nell'equivoca cessione di crediti e nella operazione di impoverimento di Banca Etruria, concorrente evidente di Chiantibanca, dichiara non esservi conflitto d'interesse e autorizza la nomina;
   Chiantibanca, non contenta del dominio ottenuto, nel mese di aprile 2016 ha nominato Bini Smaghi suo presidente, affinché fosse chiaro a chiunque, quello che appare all'interrogante l'orientamento «predatario» e l'evidente volontà di acquisire prepotentemente nuove quote di mercato fra banca e politica;
   a parte l'improntitudine che secondo l'interrogante caratterizza la «razza padrona» nazionale, il più volte citato Smaghi non soddisfatto, intervistato dal Corriere della Sera dichiara, apertis verbis, di voler di fatto «invadere» il territorio che fu di banca Etruria e in cui oggi opera la Nuova Banca Etruria, dimostrando, a giudizio dell'interrogante, che il piano era stato studiato in ogni suo punto, dalla devalorizzazione dei primi crediti ceduti, alla nomina a presidente e per il MPS al rifiuto del «piano Passera»;
   appare inoltre incredibile il fatto che in una città «conquistata» avviene il suggello del successo del piano di «sottomissione» con un megaconvegno patrocinato dal tribunale di Arezzo, sponsorizzato da svariati Rotary e della Camera di commercio di Arezzo e promosso dalla fondazione e dall'Ordine dei dottori commercialisti, segnale, a giudizio dell'interrogante, che fossero tutti d'accordo oppure che alcuni, più abili di altri, li abbiano circuiti –:
   se, vista quella che l'interrogante giudica la reiterata inerzia dell'organo di controllo, non si ritenga di dover assumere iniziative normative tese a sopperire alle lacune emerse e, considerata l'abnormità dei fatti, quali ulteriori iniziative di competenza si intendano assumere, tenuto conto che l'intera vicenda di Banca Etruria ha finora richiesto interventi governativi. (3-02789)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

banca

sindacato giurisdizionale

banca cooperativa