ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02787

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 743 del 16/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: CAPEZZONE DANIELE
Gruppo: MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Data firma: 16/02/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 16/02/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 05/04/2017

SOLLECITO IL 17/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02787
presentato da
CAPEZZONE Daniele
testo di
Giovedì 16 febbraio 2017, seduta n. 743

   CAPEZZONE. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   l'ordinamento italiano pone in capo ai sindaci l'onere dell'accoglienza dei minori non accompagnati, senza effettuare alcuna distinzione tra i minori nati in Italia e quelli immigrati dai Paesi esteri;
   la legge di stabilità 2015 (legge n. 190 del 2014, articolo 1, commi 181-182) istituisce, a decorrere dal 1o gennaio 2015, il fondo per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, nello stato di previsione del Ministero dell'interno, fondo nel quale confluiscono le risorse del soppresso fondo nazionale per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali dal decreto-legge n. 95 del 2012 (convertito dalla legge n. 135 del 2012);
   i dati raccolti dalla direzione generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione, archiviati nella banca istituita ai sensi dell'articolo 4 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 535 del 1999, evidenziano come il fenomeno dell'arrivo di minori immigrati nel nostro Paese stia raggiungendo numeri impressionanti; si è passati, infatti, dagli 11.921 minori stranieri non accompagnati del 31 dicembre 2015 agli oltre 17.000 (per la precisione, 17.373) del 31 dicembre 2016;
   con tale fondo, il Ministero dell'interno eroga ai comuni che ne fanno richiesta, tramite le prefetture, un contributo giornaliero massimo di 45 euro per ogni minore, contributo spesso inferiore al reale costo di mantenimento del minore che, a seconda dei casi, può oscillare tra i 70 e 100 euro giornalieri;
   l'incremento quantitativo del fenomeno migratorio con riferimento ai minori non accompagnati sommato alla problematica dei costi effettivi sostenuti dai comuni, di gran lunga superiori alle risorse ministeriali ricevute, mette in grande pericolo la stabilità di bilancio degli enti locali, soprattutto di quelli di piccole e piccolissime dimensioni, bilanci già in grande sofferenza per i tagli ai trasferimenti statali ricevuti in questi anni dallo Stato centrale;
   tra le vicende caratterizzanti lo stato di difficoltà dei territori a gestire questa situazione di emergenza emerge, tra i tanti, il provvedimento della prefettura di Pavia che, con riferimento ai comuni di competenza, pubblica un «avviso esplorativo per la manifestazione di interesse per la procedura negoziata senza bando per l'accoglienza di 100 minori stranieri non accompagnati e la connessa gestione dei servizi di integrazione» per un periodo temporale talmente limitato (2 gennaio 2017-31 marzo 2017) da impedire a giudizio dell'interrogante qualsiasi forma di seria accoglienza dei minori, oltre ad una reale pianificazione da parte degli enti locali interessati;
   tale situazione mostra, ancora una volta, la condizione di abbandono dei comuni nel fronteggiare una crescente emergenza che lo Stato, di fatto, scarica sugli amministratori locali non adempiendo ai propri doveri, doveri che imporrebbero una centralizzazione e uniformità dei trattamenti, nonché un controllo sugli istituti presso i quali i ragazzi vengono indirizzati, cosa che sfugge alle possibilità di verifica da parte dei comuni –:
   se il Ministro interrogato non ritenga necessario assumere iniziative per prevedere a favore dei comuni che ospitano minori non accompagnati la corresponsione dell'effettivo costo sostenuto giornalmente per garantire l'accoglienza, in modo da garantire l'equilibrio dei bilanci comunali, soprattutto nel caso dei comuni di piccole e piccolissime dimensioni;
   se non ritenga necessario, con il coinvolgimento dell'Associazione nazionale dei comuni italiani, individuare una diversa strategia di ospitalità per i minori stranieri non accompagnati, strategia che punti ad una centralizzazione e uniformità di trattamento evitando deleghe eccessivamente gravose per i comuni. (3-02787)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

minore eta' civile

migrazione

prestazione di servizi