ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02782

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 739 del 09/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: ROMANO PAOLO NICOLO'
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 09/02/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 09/02/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02782
presentato da
ROMANO Paolo Nicolò
testo di
Giovedì 9 febbraio 2017, seduta n. 739

   PAOLO NICOLÒ ROMANO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   il 17 gennaio 2017 è entrato in vigore il nuovo piano abbonamenti di Trenitalia per l'alta velocità (AV) che ha scatenato numerose proteste da parte delle associazioni dei consumatori e dei comitati nazionali e locali di pendolari in virtù del suo indiscriminato aumento, inizialmente del 35 per cento poi subitaneamente dimezzato, e per le nuove modalità di utilizzo, non essendo più valido per la totalità delle corse ma suddiviso per giorni e fasce orarie;
   il dimezzamento dell'aumento, deciso a seguito delle numerose proteste, non ha soddisfatto le associazioni dei consumatori e dei pendolari, che chiedono al contrario la sua totale soppressione, poiché Trenitalia, operando in regime di totale monopolio, ha ridotto e declassato ogni alternativa utile ai collegamenti veloci intercity, utili per questa tipologia di pendolarismo;
   Trenitalia, svolgendo un servizio economico di interesse sociale non può operare esclusivamente con logiche di mercato. Oltre a ciò gli abbonamenti per l'Alta Velocità sono già stati oggetto di rincari nell'ultimo anno;
   non ultima è giunta la notizia che gli abbonamenti delle tratte sovra regionali sono stati addirittura falsati a danno degli utenti per l'impiego di un algoritmo errato di cui Trenitalia, come riportato dalla stampa, risulta essere a conoscenza da ben 10 anni;
   non soddisfa la proposta del Governo di un tavolo tecnico con le Ferrovie dello Stato italiane e le regioni, per l'individuazione di soluzioni strutturali al problema degli aumenti, poiché secondo l'interrogante rappresenta l'ennesima strategia dilatoria finalizzata a rinviare un problema indifferibile. Inoltre, la data individuata per addivenire ad un accordo, giugno 2017, sembra rispondere alla volontà del Governo di garantire una forte redditività alla società Trenitalia, al fine della sua privatizzazione. Insomma: si addiverrebbe ad un accordo quando non servirebbe più;
   pertanto, il Governo, oltre ad essere, ad avviso dell'interrogante, il principale responsabile di questa assurda politica tariffaria, poiché il Ministero dell'economia e delle finanze è azionista unico delle Ferrovie dello Stato italiane a loro volta azionista unico di Trenitalia Spa, sta fornendo ai cittadini un quadro non fedele della realtà;
   è da stigmatizzare, per concludere, il comportamento del Governo che da una parte dice di voler sostenere lo studio e il lavoro, incrementando i livelli di alfabetizzazione universitaria e di occupazione, e tutelare l'ambiente, contrastando il trasporto privato per ridurre le emissioni di CO2, e dall'altra crea le condizioni che viceversa vanno proprio a colpire chi studia, lavora ed utilizza i mezzi pubblici per tali finalità –:
   se il Governo, in qualità di azionista unico delle Ferrovie dello Stato italiane, non ritenga di assumere iniziative per sospendere immediatamente tale indiscriminato aumento degli abbonamenti per l'alta velocità di Trenitalia che notevoli disagi sta creando, in queste settimane, a studenti e lavoratori, specialmente con redditi bassi, e alle fasce sociali più vulnerabili, posto che molti sono costretti a dover rinunciare a recarsi all'università oppure sul posto di lavoro in quanto addirittura non più remunerativo.
(3-02782)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rete ferroviaria

ecologia

politica dei prezzi