ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02591

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 700 del 02/11/2016
Firmatari
Primo firmatario: VACCA GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 27/10/2016
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 27/10/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 27/10/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02591
presentato da
VACCA Gianluca
testo di
Mercoledì 2 novembre 2016, seduta n. 700

   VACCA, COLLETTI e DEL GROSSO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   il 20 ottobre 2016 sono stati eseguiti, tra Chieti e Pescara, gli arresti di amministratori legati ai vertici del Consorzio di Bonifica Centro di Chieti, nonché il sequestro del depuratore in contrada San Martino di Chieti in quanto inadeguato e pericoloso; come riportato dalla stampa, l'inchiesta nasce dagli esposti anonimi di alcuni cittadini della zona in seguito agli odori nauseabondi che arrivavano dall'impianto;
   l'inchiesta nasce a febbraio 2015 ed è costituita da diversi filoni che la Guardia forestale sta sviluppando assieme alla procura de L'Aquila. Si tratta, in particolare, di reati ambientali e di inquinamento con consapevole elusione delle regole e preordinata sistemica adozione di stratagemmi diretti all'occultamento, specie agli organi di controllo, delle fonti di inquinamento ambientale derivanti dalle illecite attività del Consorzio. Tra le condotte contestate risulta la miscelazione e l'illecito smaltimento dei fanghi trasformati in «non pericolosi»: il Consorzio avrebbe scaricato arsenico, un inquinante di accertata tossicità, con possibile effetto cancerogeno sull'uomo, superando, nelle quantità presenti nel fiume Pescara, 12 volte i limiti imposti dalla legge;
   la Guardia forestale, nei lunghi mesi di indagine, ha potuto constatare come il malfunzionamento dell'impianto di depurazione di Chieti Scalo fosse una conseguenza diretta della pessima manutenzione e dell'inadeguatezza degli impianti;
   sono note le vicende legate alle discariche abusive del Sin di Bussi che, nel corso di decenni, hanno inquinato il fiume Pescara con sostanze chimiche di ogni genere che vanno dal mercurio a diversi tipi di solventi;
   negli ultimi due anni l'emergenza inquinamento del fiume Pescara, sotto il profilo batteriologico ed in particolare di escherichia coli ed enterococchi, ha imposto ripetuti divieti di balneazione sul mare del litorale pescarese, in quanto i valori registrati sono, spesso, risultati superiori alle soglie consentite dalle norme vigenti;
   il 12 ottobre 2016, con ordinanza n. 189 del sindaco di Pescara, al fine di tutelare la salute pubblica è stata sospesa temporaneamente la raccolta di tutti i molluschi bivalvi nel tratto di mare antistante al comune di Pescara;
   è evidente che lo stato di salute del fiume Pescara e, di conseguenza, del tratto di mare in cui sfocia il fiume sia altamente compromesso a causa dei molteplici e diversificati fattori inquinanti ripetuti negli anni che potrebbero aver contaminato anche flora, fauna e sedimenti tanto da poter interessare anche la catena alimentare;
   non si registrano notizie di indagini volte a verificare la contaminazione dei sedimenti o della flora e della fauna, né tanto meno risultano mai poste in essere azioni per l'analisi di possibili relazioni causa/effetto tra inquinamento del fiume e delle acque marine, con conseguenti ed eventuali patologie specifiche;
   come ricordato dal sostituto procuratore della direzione nazionale antimafia Antonio Laudati: «Di fronte all'arsenico messo nel fiume bisognava intervenire per la tutela dell'incolumità pubblica. Questo è un tipo di reato per cui c’è bisogno di una particolare sensibilità delle strutture pubbliche: sono reati vaghi, senza facce di vittime, ma che colpiscono un numero indeterminato di persone. E così ci ritroviamo mare inquinato, persone avvelenate, pesci ammazzati e ambiente distrutto» –:
   se siano state poste in essere, per quanto di copetenza, indagini epidemiologiche che valutino le relazioni causa/effetto tra inquinamento del fiume e delle acque marine;
   se non si intenda promuovere una indagine epidemiologica allo scopo di monitorare e valutare le relazioni tra causa e effetto tra inquinamento del fiume Pescara e delle acque marine e specifiche patologie nell'area urbana di Chieti e Pescara;
   se siano stati posti in essere studi e accertamenti sulla flora e la fauna marittima, con particolare riguardo ai bivalvi e che valutino le eventuali contaminazioni della catena alimentare. (3-02591)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inquinamento dei corsi d'acqua

impatto ambientale

corso d'acqua