ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02493

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 676 del 20/09/2016
Firmatari
Primo firmatario: BRUNETTA RENATO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 20/09/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LAFFRANCO PIETRO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 20/09/2016
OCCHIUTO ROBERTO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 20/09/2016
GIORGETTI ALBERTO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 20/09/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 20/09/2016
Stato iter:
21/09/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/09/2016
Resoconto LAFFRANCO PIETRO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 21/09/2016
Resoconto PADOAN PIETRO CARLO MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 21/09/2016
Resoconto LAFFRANCO PIETRO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/09/2016

SVOLTO IL 21/09/2016

CONCLUSO IL 21/09/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02493
presentato da
BRUNETTA Renato
testo presentato
Martedì 20 settembre 2016
modificato
Mercoledì 21 settembre 2016, seduta n. 677

   BRUNETTA, LAFFRANCO, OCCHIUTO e ALBERTO GIORGETTI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   la produzione normativa del Governo Renzi in tema bancario si è rivelata particolarmente dinamica, ma a giudizio degli interroganti assolutamente inutile e dannosa, in particolare per gli effetti catastrofici prodotti sui risparmiatori e per la tenuta dell'intero sistema bancario; per non parlare dell'atteggiamento tenuto dall'Esecutivo sulla vicenda del Monte dei paschi di Siena, che negli ultimi giorni ha conosciuto ulteriori sviluppi che hanno portato al cambio di vertice e alla nomina del nuovo amministratore delegato, il dottor Marco Morelli;
   tra l'altro, i criteri che hanno ispirato la nomina dello stesso Morelli risultano ad oggi poco chiari, come evidenziano alcune recenti dichiarazioni del seguente tenore: «c’è una sola domanda che va fatta: il nuovo amministratore delegato di Monte dei paschi di Siena è stato scelto dal Ministro dell'economia e delle finanze, maggiore azionista della banca col 4 per cento, o lo ha scelto Jp Morgan?»;
   il dubbio in merito alla nomina del nuovo amministratore delegato – e agli interessi effettivi che tale investitura nasconde – sorge spontaneo alla luce del prestito ponte concesso a Monte dei paschi di Siena da Jp Morgan e da un consorzio di banche per ripulire i bilanci dalle sofferenze: un prestito garantito prevalentemente dallo Stato con la garanzia pubblica per la cartolarizzazione delle sofferenze bancarie (gacs) e su cui Monte dei paschi di Siena paga commissioni per centinaia di milioni di euro;
   notizie di stampa riportano di come si sia trattato di un cambio di vertice assolutamente repentino, nonché il racconto che lo stesso Fabrizio Viola ha fatto ai consiglieri d'amministrazione di Monte dei paschi di Siena della telefonata ricevuta dal Ministro interrogato, che avrebbe riferito: «Alla luce delle perplessità espresse da alcuni investitori in vista del prossimo aumento di capitale e d'accordo con la Presidenza del Consiglio dei ministri, riteniamo opportuno che lei si faccia da parte»;
   giovedì 8 settembre 2016 il consiglio di amministrazione di Monte dei paschi di Siena avrebbe dovuto riunirsi per un aggiornamento sui lavori del piano di messa in sicurezza dell'istituto. Fin dalla mattinata i consiglieri sono stati preallertati che non sarebbe stato un consiglio di amministrazione ordinario: Viola, amministratore delegato della banca dall'aprile del 2012, si presenterà a sorpresa dimissionario. Di fronte a una ventina di testimoni (consiglieri, collegio sindacale più i dirigenti ammessi al consiglio), Viola avrebbe spiegato le ragioni della sua decisione: la telefonata ricevuta dal Ministro interrogato, l'analoga telefonata ricevuta dal presidente Massimo Tononi, il contesto nel quale sono maturate;
   è evidente come sullo sfondo ci siano le tensioni ripetute con Jp Morgan, la banca d'affari Usa, consulente di Monte dei paschi di Siena dal giugno 2015, che in tutta questa vicenda ha assunto un ruolo sempre più preponderante. «Diciamo che sono entrati in banca senza bussare», avrebbe raccontato uno dei più stretti collaboratori dell'ex amministratore delegato;
   tra l'altro, la scelta del nuovo amministratore delegato, nonostante si sia cercato di offrire un'apparenza di rispetto delle regole di governance di una grande società quotata, e quindi di attivare il comitato nomine e un head hunter per la selezione, è ricaduta proprio su Marco Morelli, sul cui nome c'era già il pieno consenso di Jp Morgan e delle banche d'affari coinvolte nel riassetto di Monte dei paschi di Siena;
   nei giorni scorsi, dopo che il titolo Monte dei paschi di Siena è crollato nuovamente, riducendo la capitalizzazione della banca a soli 586 milioni di euro, il Presidente del Consiglio dei ministri ha dichiarato che: «ci sono tutte le condizioni perché l'aumento di capitale di Monte dei paschi di Siena si possa fare e si possa chiudere il più presto possibile»;
   in ogni caso, resta profonda l'incertezza sui tempi e sulle modalità della ricapitalizzazione e sull'ipotesi di una revisione del piano originario; e sorge più di una perplessità in merito ai protagonisti (Jp Morgan e investitori cinesi) e ai numeri dell'aumento di capitale, e alle ricadute che questo avrà sui contribuenti (in relazione all'eventuale garanzia che lo Stato dovrà prestare) e, soprattutto, sugli azionisti e gli obbligazionisti di Monte dei paschi di Siena, ovvero quei risparmiatori a cui si era rivolto lo stesso Presidente del Consiglio dei ministri il 21 gennaio 2016, quando aveva dichiarato come fosse un «bell'affare» investire nella banca senese, «una banca che ha attraversato vicissitudini pazzesche ma che oggi è risanata, è un bel brand»: peccato che, dal «suggerimento» del Presidente del Consiglio dei ministri, il titolo Monte dei paschi di Siena sia crollato da 75 a 19 centesimi (-75 per cento);
   sarà quindi necessario chiarire se, ai fini della ricapitalizzazione di Monte dei paschi di Siena, si intenderà attivare gli strumenti del bail-in, compreso l'azzeramento degli azionisti e obbligazionisti subordinati, e come l'Esecutivo intenderà tutelare i risparmiatori, a parere degli interroganti incoraggiati a loro volta dalle dichiarazioni dello stesso Presidente del Consiglio dei ministri –:
   quale sia il ruolo che ha assunto il Ministro interrogato – quale rappresentante del primo socio di Monte dei paschi di Siena – nel cambio al vertice della banca senese, se sia vera la notizia della telefonata rivolta all'ex amministratore delegato Fabrizio Viola riportata in premessa e se ci sia stato e in quali termini un coinvolgimento nella scelta del nuovo board da parte di Jp Morgan. (3-02493)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

banca

Capo di governo

aumento di capitale