ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02472

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 670 del 12/09/2016
Firmatari
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 12/09/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/09/2016
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/09/2016
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/09/2016
MELILLA GIANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/09/2016
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/09/2016
PIRAS MICHELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/09/2016
QUARANTA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/09/2016
MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/09/2016
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/09/2016
NICCHI MARISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/09/2016
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/09/2016
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/09/2016
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/09/2016
AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/09/2016
D'ATTORRE ALFREDO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/09/2016
DURANTI DONATELLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/09/2016
FAVA CLAUDIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/09/2016
MARTELLI GIOVANNA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/09/2016
FASSINA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/09/2016
GREGORI MONICA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/09/2016
KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/09/2016
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/09/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 12/09/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02472
presentato da
RICCIATTI Lara
testo di
Lunedì 12 settembre 2016, seduta n. 670

   RICCIATTI, SCOTTO, ZARATTI, PELLEGRINO, MELILLA, FRATOIANNI, PIRAS, QUARANTA, MARCON, COSTANTINO, NICCHI, SANNICANDRO, FERRARA, PLACIDO, AIRAUDO, D'ATTORRE, DURANTI, FAVA, MARTELLI, FASSINA, GREGORI, KRONBICHLER e PANNARALE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   il sisma del 24 agosto 2016 che ha colpito il centro Italia è al centro del lavoro che il Governo affronterà con decreto al prossimo Consiglio dei ministri. Superata la prima fase dell'emergenza, ora si deve passare alla fase della ricostruzione. Il quotidiano «Il Sole 24 ore» in data 8 settembre 2016 riporta brevemente gli obiettivi del Governo: «Definizione esatta del «cratere» (che per ora conta 17 comuni); risarcimenti per i danni causati dal terremoto, superando la distinzione tra prime e seconde case; gestione dell'anno scolastico e delle attività economiche (in particolare agroindustriali), allestimento delle residenze temporanee, sospensione di scadenze fiscali e tributarie, deroghe normative per velocizzare i tempi per opere e smaltimento di materiali;
   e poi ancora una prima cornice operativa per la struttura commissariale affidata a Vasco Errani, con indicazione di risorse, uomini e poteri. Questi sono i principali elementi del decreto che il Governo sta preparando per il Consiglio dei ministri e che rappresenta il primo provvedimento organico e articolato dopo il sisma del 24 agosto. Terrà insieme sia la fase che sta gestendo il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, sia l'attività che sarà avviata dal commissario per la ricostruzione;
   il testo ha tre grandi capitoli: la chiusura della prima fase di emergenza; la gestione delle persone rimaste senza casa e delle attività economiche; le prime basi operative per avviare la ricostruzione;
   uno degli elementi centrali è il risarcimento dei pesanti danni al patrimonio edilizio ed economico. Il risarcimento sarà assicurato a tutti quelli che hanno subito danni dal sisma. Questo principio, peraltro già sottolineato pubblicamente da De Vincenti a una settimana dal terremoto, non è in discussione. Ma proprio per assicurare la sua rigorosa applicazione – e allo stesso tempo bloccare a monte gli abusi e tentativi di allargare le maglie dei sussidi – la norma che si sta scrivendo a Palazzo Chigi specificherà che il danno dovrà essere documentato e dimostrato. Dunque, un perimetro che, all'interno del cratere, sarà circoscritto ai soli casi effettivamente legati alle scosse dal 24 agosto in poi;
   l'obiettivo del Governo è stringere i tempi e definire il testo in tutti i dettagli entro 7-10 giorni;
   un nodo ancora da sciogliere è quello delle seconde case. Dal territorio c’è una richiesta forte per superare ogni distinzione tra prima e seconda abitazione ai fini del risarcimento e della ricostruzione con criteri antisismici;
   d'altra parte, come hanno sottolineato i governatori di Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo, il territorio colpito ha un altissimo numero di seconde case che, complessivamente, rappresentano anche una componente significativa dell'economia turistica locale;
   il pressing delle regioni è forte. «Le seconde case sono un tema che abbiamo posto e che va affrontato – dice la presidente dell'Umbria Catiuscia Marini — perché dopo il sisma ’97 abbiamo ricostruito, oltre alle prime case, solo le seconde case che erano funzionali alla sicurezza dell'agglomerato edilizio che comprendeva anche prime case. Ma soprattutto le seconde case hanno una funzione economica e di traino turistico: è la “fabbric” di questo territorio»;
   c’è poi il tema delle risorse. La ricognizione dei danni è ancora in corso e servirà a quantificare un primo ordine di grandezza per il fabbisogno della ricostruzione. Ma il censimento servirà anche ad attivare la richiesta formale a Bruxelles per attingere al fondo di solidarietà per l'emergenza (richiesta che va fatta dall'Italia entro 12 settimane dal sisma). Il Governo sfrutterà anche la possibilità, offerta dal fondo di Bruxelles, di destinare le risorse anche alla ricostruzione di infrastrutture stradali e altre opere pubbliche;
   poi ci sono i 50 milioni di euro, già stanziati a valere sul fondo nazionale di emergenza per le calamità. E c’è la possibilità, offerta dalla legge di bilancio, di trovare risorse anche spostando in modo semplificato e rapido i fondi tra diverse poste;
   vi sono, inoltre, norme specifiche anche per la tutela dei beni culturali e del patrimonio artistico. E c’è, infine, il complesso capitolo ambientale, con al centro il delicato aspetto della gestione delle macerie. Il testo prevede un vero e proprio piano delle macerie, approvato dal commissario, che precisa siti, flussi e modalità di raccolta. Con una selezione attenta delle macerie dei beni artistici e anche dei materiali con elementi: «pericolosi»;
   in verità molti sindaci marchigiani lamentano un'assenza di politiche a loro dedicate, nonostante le proprie realtà siano state colpite dal terremoto ed abbiano riportato danni sia alle abitazioni private che agli edifici pubblici: «Non c’è un Comune danneggiato dal sisma, ma c’è un intero comprensorio che ha subito danni importanti e che merita considerazione». Vanno all'attacco i sindaci marchigiani di Acquacanina, Bolognola, Camerino, Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Fiordimonte, Montecavallo, Muccia, Pieve Torina, Pievebovigliana, Serravalle di Chienti, Ussita, Visso;
   «Non accettiamo – scrivono – che il territorio che governiamo sia stato tenuto fuori dal provvedimento per le defiscalizzazioni in favore delle popolazioni terremotate e non accetteremo disegni arbitrari per inserire o escludere interi territori dalla cartina geografica già tristemente disegnata dal sisma in maniera inequivocabile e non interpretabile. Il terremoto ha purtroppo provocato danni dove i danni sono evidenti e per questo invitiamo chi di dovere a fare visita ai nostri comuni, tra i nostri sfollati e tra le lesioni delle nostre abitazioni private e dei nostri edifici pubblici, tra le nostre attività commerciali in ginocchio»;
   a queste vanno aggiunte anche le città di Tolentino, il cui sindaco Giuseppe Pezzanesi dichiara: «la nostra Città ha subito danni molto gravi che interessano sia edifici pubblici, a partire dal Palazzo comunale dichiarato inagibile, che private abitazioni con interi condomini evacuati, sia casa coloniche che attività economiche, oltre a quasi tutto il patrimonio storico culturale comprensivo del Castello della Rancia, dei luoghi di culto, dell'Auditorium San Giacomo, di parte del Palazzo Sangallo e di Palazzo Parisani Bezzi»;
   diverse le strade chiuse per garantire la pubblica incolumità causa la minaccia di cedimenti strutturali di numerosi immobili e tanti gli interventi già conclusisi con l'aiuto dei Vigili del Fuoco e pronti interventi comunali per garantire la viabilità a tutto il territorio;
   il ripetersi dello sciame sismico continua a provocare danni e molti cittadini si vedono costretti a richiedere approfonditi sopralluoghi per verificare la staticità delle proprie case»;
   salendo per le valli marchigiane il sisma ha schiaffeggiato con la sua potenza immane Amandola, Montefortino, Montemonaco e gli altri agglomerati sul versante ascolano, ma non ha risparmiato quello maceratese dove tra i più urticati c’è San Ginesio;
   già a Falerone le prime crepe, poi salendo altri sbarramenti a Sant'Angelo in Pontano, alle Ripe, finché passi dall'arco della porta Picena e nel centro abitato ti senti lontano mille miglia dalla tua normalità di mare ad appena un'ora di strada;
   «L'ex paese delle 100 chiese». Dappertutto blocchi, transenne, chi cammina guarda le case, indica col dito sfregi e storie che il foresto ignora, ma l'aria che respira non mente: il «paese delle cento chiese» non ne ha più una sana;
   misteriosamente o miracolosamente intatta la Collegiata, ma nel centro storico, come nel contado, tutta una sofferenza, un pericolo scampato, due vecchi sono usciti un istante prima che la loro casetta di campagna gli franasse addosso;
   inagibili i templi più importanti – San Francesco dell'anno Mille, San Gregorio neogotica –, critica la situazione della pinacoteca con la pala della Battaglia della Fornarina tra ginesini e fermani e sotto osservazione la sede della comunità montana e tutti i luoghi più importanti di questo borgo tra i più belli d'Italia, uno dei 184 con la bandiera arancione di eccellenza turistico-ambientale –:
   se il Governo non intenda allargare la mappatura delle realtà colpite dal terremoto e come intenda procedere per garantire a tutte ed a tutti un ritorno alla normalità attraverso la messa in sicurezza o la ricostruzione delle abitazioni, degli edifici pubblici, delle strade e delle attività produttive;
   quali mezzi e risorse intenda mettere a disposizione affinché anche le realtà gravemente colpite nelle strutture ma senza vittime possano riprendere le normali attività. (3-02472)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

residenza secondaria

sisma

zona sinistrata