ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02468

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 670 del 12/09/2016
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/05613
Abbinamenti
Atto 3/01500 abbinato in data 13/09/2016
Firmatari
Primo firmatario: COLLETTI ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 09/09/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 09/09/2016
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 09/09/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 09/09/2016
Stato iter:
13/09/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/09/2016
Resoconto MIGLIORE GENNARO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 13/09/2016
Resoconto COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 13/09/2016

DISCUSSIONE IL 13/09/2016

SVOLTO IL 13/09/2016

CONCLUSO IL 13/09/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02468
presentato da
COLLETTI Andrea
testo presentato
Lunedì 12 settembre 2016
modificato
Martedì 13 settembre 2016, seduta n. 671

   COLLETTI, VACCA e DEL GROSSO. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   la sentenza in merito alla discarica di Bussi e ai veleni prodotti dalla Montedison si è svolta a porte chiuse nel tribunale di Chieti il 19 dicembre 2014 e i 19 imputati sono stati tutti assolti dal reato di avvelenamento delle acque mentre, per il disastro ambientale, la corte ha derubricato il capo d'imputazione in disastro colposo, per il quale è stata dichiarata la prescrizione. L'accusa, sostenuta dai pubblici ministeri Annarita Mantini e Giuseppe Bellelli, aveva chiesto condanne, per gli ex dirigenti e tecnici di Montedison, che andavano dai 4 ai 12 anni. I pubblici ministeri sostengono che alcuni imputati sapessero che l'acquedotto Giardino, a partire dal 1992, fosse stato inquinato. E l'acquedotto riforniva acqua a un bacino di 700 mila persone in tutta la Val Pescara. Inoltre, nel processo erano stati depositati documenti sul mercurio ritrovato nel 1972 nei pesci e nei capelli dei pescatori del porto di Pescara, a cui si aggiungevano le dichiarazioni di una dirigente dell'Arpa, messe a verbale dal comandante della Guardia forestale, Guido Conti: «(...) è stata accertata la presenza di sostanze potenzialmente a rischio per la salute umana (...) Sarebbe stato necessario vietare l'erogazione e la distribuzione delle stesse acque (...)»;
   da fonti di stampa si è appreso che 2 dei 6 giudici popolari che hanno emesso la sentenza in oggetto hanno poi dichiarato a Il Fatto Quotidiano di non aver mai letto gli atti del processo: «Ci siamo rifatte alle slide viste in udienza e alle parole sentite in aula. Siamo disposte a confermare tutto dinanzi ai giudici se un magistrato ci chiama racconteremo la nostra verità»;
   i 2 giudici hanno inoltre raccontato che il 16 dicembre 2014 alcuni dei 6 giudici popolari hanno cenato insieme con il presidente della corte d'assise, Camillo Romandini, e il giudice a latere, Paolo di Geronimo, in un locale pubblico di Pescara e che, a loro dire, il presidente Romandini avrebbe spiegato che, se avessero condannato per dolo gli imputati e se poi questi ultimi si fossero appellati e avessero vinto la causa, avrebbero potuto citarli personalmente, chiedendogli i danni, con il rischio di perdere tutto quello che avevano. In riferimento a tali dichiarazioni e avvenimenti il presidente Romandini ha semplicemente dichiarato: «Non posso commentare perché sono tenuto alla segretezza di quanto accaduto in camera di consiglio»;
   l'idea che i giudici popolari non abbiano letto neanche gli atti appare una mancanza ancor più grave, aggravata dal fatto dalla circostanza, ancora tutta da provare, del timore che sembra sia stato in loro ingenerato nell'intravedere il rischio di poter essere citati per danni –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti in premessa;
   se il Ministro interrogato intenda promuovere un'ispezione ministeriale presso il tribunale di Chieti in relazione ai fatti esposti in premessa. (3-02468)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

giudice

disastro causato dall'uomo

professioni tecniche