ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02460

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 668 del 05/08/2016
Firmatari
Primo firmatario: SECCO DINO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 04/08/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 04/08/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02460
presentato da
SECCO Dino
testo di
Venerdì 5 agosto 2016, seduta n. 668

   SECCO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   la superstrada a pedaggio denominata «Pedemontana Veneta» è un'infrastruttura, in corso di realizzazione, che collegherà il comune di Montecchio Maggiore (Vicenza) a quello di Spresiano (Treviso), intersecando, nel suo percorso, i distretti industriali di Thiene-Schio, Bassano del Grappa e Treviso, finendo per interconnettersi con 3 autostrade (l'A4, l'A31 e l'A27): l'arteria stradale avrà una lunghezza complessiva di circa 95 chilometri;
   le attività di redazione della progettazione definitiva, sono state avviate dal commissario delegato in data 4 settembre 2009, e sono terminate con la consegna del progetto agli uffici preposti in data 5 gennaio 2010;
   successivamente, il responsabile del procedimento in data 8 gennaio 2010, ha provveduto alla pubblicazione dell'avviso di avvio del procedimento ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 327 del 2001, fissando il termine per le presentazioni delle osservazioni all'8 febbraio 2010;
   con decreto del commissario delegato n. 10 del 20 settembre 2010, si è provveduto all'approvazione, con prescrizioni, del progetto definitivo della superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta, ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 2, comma 2, dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3802 del 15 agosto 2009, dichiarando, tra l'altro, l'opera di pubblica utilità, urgente ed indifferibile, e sottolineando che l'approvazione del progetto stesso costituisce variante agli strumenti urbanistici comunali vigenti;
   da notizie in possesso dell'interrogante, la cantierizzazione dell'opera è avvenuta il 10 novembre 2011 a Romano d'Ezzelino (Vicenza) e nel 2012 sono iniziati i lavori al principio della nuova strada, mentre nel bassanese i cantieri sono stati aperti il 4 febbraio 2013, sicché la fine dei lavori è stata prevista per il 2017 con entrata in servizio prorogata al 2019;
   l'infrastruttura, realizzata in finanza di progetto dall'ATI SIS SCpA – Itinere SA che gestirà l'opera e ne riscuoterà il pedaggio per 39 anni, avrà un costo di 2.391 milioni di euro, di cui 173 provenienti da fondi pubblici;
   tuttavia, in un momento di grave crisi economica, che comporta anche una diminuzione dei volumi di traffico (e conseguentemente di pedaggi) ed in considerazione dell'aumento dei costi che ha comportato l'accoglimento di osservazioni dei comuni interessati per opere «compensative» del disagio arrecato e «bretelle» di collegamento, i suddetti contributi saranno alquanto limitati;
   da notizie di stampa, pubblicate sul quotidiano il Gazzettino (Vicenza-Bassano) in data 29 luglio 2016, è emerso che l'aumento smisurato dei costi della Pedemontana Veneta abbia fatto emergere numerose criticità: da Bassano del Grappa, che è sempre stato lo snodo fondamentale nonché il centro dell'area relativa alla superstrada pedaggiata, sono partiti molteplici richiami da parte degli industriali che hanno chiesto di concludere – senza se e senza ma – i lavori, nonché hanno sottolineato gli sprechi e i pericoli che incombono sui cittadini a causa di contratti che prevedrebbero rimborsi di risorse pubbliche ai concessionari dell'opera in caso di dati di traffico inferiori ai trend previsti;
   a quanto consta all'interrogante, dodici importanti imprenditori veneti, di cui vengono riportate di seguito le generalità, avrebbero posto all'attenzione del Governo e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti una missiva all'interno della quale si richiedeva il completamento della superstrada pedemontana;
   suddette persone e le relative aziende sono le seguenti: Giovanni Rana, patron dell'omonimo pastificio; Dario Brendolan, titolare della catena dei supermercati Famila; Enrico Zoppas, industriale dell'acqua San Benedetto; Harald Antley, di Aspiag Service (catena ipermercati Despar); Diego Carron, della omonima impresa di costruzioni; Marcello Cestaro, proprietario dell'Unicomm (Emisfero e A&O); Augusto Guerriero della Lattebusche; Alessandro Mezzalira, a capo di Fitt Group (leader mondiale nella produzione di tubi per l'irrigazione); Sergio Pedon, padrone della omonima azienda di lavorazione e distribuzione di cereali; Federico Pengo, industriale dei casalinghi; Giuseppe Ramonda, proprietario della omonima azienda di abbigliamento e Bruno Veronesi, azionista di maggioranza della holding Veronesi Group (comprendente i pollami Aia e i salumi Negroni);
   i summenzionati imprenditori, all'interno della succitata lettera, si sarebbero dichiarati preoccupati, attoniti e sbalorditi dalle notizie emerse sulla stampa locale e nazionale affermando che: «È impensabile abbandonare al loro destino i cantieri disseminati lungo tutto il percorso della superstrada, con pezzi più o meno completati, trincee già scavate e opere connesse oramai avviate. Non siamo dei tecnici né dei politici, ma siamo consapevoli di una cosa, avendola vissuta ogni giorno sulla nostra pelle: quando un'opera viene iniziata deve essere portata a termini a qualsiasi costo. Non esiste un uomo d'impresa che inizia una nuova fabbrica e la lascia a metà»;
   gli stessi hanno inoltre aggiunto: «La pedemontana è fondamentale per il nostro territorio (...) Il nostro auspicio, da cittadini prima che da imprenditori, è che il summit tra Veneto strade, regione Veneto, Consorzio Sis, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Cassa dei Depositi e Prestiti sia il primo passo per trovare velocemente una soluzione. È evidente che la costruzione dell'opera non possa certo ricadere tramite penali pesantissime sui cittadini veneti, che già contribuiscono largamente con le loro tasse al bilancio dello Stato. Bisogna che ognuno faccia la sua parte: il Governo, la Regione e le imprese costruttrici» –:
   quali orientamenti intenda esprimere, in riferimento a quanto esposto in premessa e, conseguentemente, quali iniziative intenda intraprendere, nell'ambito delle proprie competenze, per il prosieguo dei lavori della superstrada Pedemontana Veneta;
   se corrisponda al vero che dodici fra i maggiori imprenditori veneti sui cui territori insiste l'opera avrebbero scritto al Governo e, in particolare, al Ministro interrogato nel tentativo di dissuaderlo dall'idea di lasciare incompiuta l'opera succitata;
   se non ritenga che la realizzazione della suddetta opera viabilistica porterebbe numerosi benefici in favore delle imprese, dei lavoratori, dei cittadini, dei pendolari e dei turisti;
   se non ritenga doverosa assumere iniziative per procedere allo stanziamento dei fondi in favore dei cittadini e delle imprese che sono stati interessati dalle espropriazioni di terreni entro 180 giorni dalla data in cui tali beni sono stati sottratti;
   se, nel caso in cui non si ritenga di portare a compimento l'opera, intenda assumere iniziative per stanziare degli appositi fondi volti a riportate la situazione come era precedentemente all'avvio dei lavori, nel rispetto dei cittadini e delle imprese che in quei territori hanno subito per anni i disagi dei cantieri aperti e di pesanti modifiche alla viabilità e numerosi danni al suolo e al sottosuolo. (3-02460)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

superstrada

finanziamento dell'industria

industria dell'abbigliamento