Legislatura: 17Seduta di annuncio: 667 del 03/08/2016
Primo firmatario: MELILLA GIANNI
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 03/08/2016
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 03/08/2016
MELILLA. —
Al Ministro della giustizia
. — Per sapere – premesso che:
l'associazione Antigone ha presentato il pre-rapporto sullo stato delle carceri in Italia, dal quale si evincono dati preoccupanti;
il 30 novembre del 2010 l'Italia raggiunse il massimo storico della popolazione detenuta ovvero 69.155 unità. Nel gennaio del 2013 il nostro Paese è stato condannato dalla Corte europea dei diritti umani per le condizioni degradanti di vita presenti nelle sue carceri a causa del sovraffollamento (oltre che per l'assenza di rimedi giurisdizionali nel caso di reclami dei detenuti per i loro diritti violati);
da pochi mesi si sono chiusi gli stati generali sull'esecuzione della pena, importante iniziativa voluta dal Ministero della giustizia per ragionare in modo partecipato sulle prospettive di cambiamento;
i numeri della popolazione detenuta però tendono a salire di nuovo, dopo un paio di anni di decrescita, essenzialmente nella quota che riguarda i detenuti in custodia cautelare. I numeri salgono a legislazione invariata e nonostante non crescano i numeri delle denunce pervenute all'autorità giudiziaria;
al 30 giugno 2016 erano 9.120 i detenuti in attesa di primo giudizio. Erano 8.878 al 30 giugno 2015, 4.566 i detenuti appellanti, contro i 4.618 del 30 giugno 2015. 3.841 i ricorrenti in Cassazione al 30 giugno 2016, contro i 3.107 di un anno prima, 1.381 erano i detenuti con più posizioni giuridiche contemporanee, contro i 1.227 dell'anno precedente;
complessivamente sono 18.908 i detenuti in custodia cautelare, pari al 34,9 per cento della popolazione detenuta, al 30 giugno del 2015 erano 17.830, pari al 33,7 per cento della popolazione reclusa. Dunque vi è stata una crescita dell'1,2 per cento. È qui la spiegazione della crescita globale della popolazione detenuta nell'anno trascorso: crescono i presunti innocenti. Sul tema della custodia cautelare, un problema che non riguarda solamente il nostro Paese, i detenuti in custodia cautelare sono complessivamente cresciuti di 1.078 unità, ovvero la quasi totalità dei 1.318 detenuti in più nell'ultimo anno;
al 30 giugno 2016 i detenuti erano 54.072. In un anno i detenuti sono cresciuti di 1.318 unità. Erano infatti 52.754 alla stessa data del 2015. La capienza regolamentare secondo il Ministero della giustizia è pari a 49.701 posti;
al 30 giugno 2016 erano 23.850 le persone in misura alternativa, erano 23.377 un anno prima. I numeri delle misure alternative crescono lievemente, come hanno fatto anche negli anni precedenti, ma rimangono tuttavia troppo bassi rispetto alle potenzialità;
nell'anno 2015 lo 0,79 per cento delle persone che scontavano una misura alternativa ha commesso un nuovo reato. È stato lo 0,76 per cento nel 2014 e lo 0,92 per cento nell'anno precedente. Percentuali irrisorie, a testimonianza del fatto che investire sulle misure alternative conviene e non mette a rischio la sicurezza –:
quali iniziative di competenza intenda assumere il Ministro interrogato al fine di promuovere un'inversione di tendenza rispetto all'uso, eccessivo, delle misure cautelari in carcere e per garantire condizioni adeguate ai carcerati, al fine di ottemperare in modo concreto alle indicazioni della Corte europea dei diritti umani. (3-02455)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):detenuto
diritti umani
aumento della popolazione