ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02363

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 647 del 05/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: SAVINO ELVIRA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 05/07/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 05/07/2016
Stato iter:
06/07/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/07/2016
Resoconto SAVINO ELVIRA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 06/07/2016
Resoconto MADIA MARIA ANNA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (SEMPLIFICAZIONE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE)
 
REPLICA 06/07/2016
Resoconto SAVINO ELVIRA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/07/2016

SVOLTO IL 06/07/2016

CONCLUSO IL 06/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02363
presentato da
SAVINO Elvira
testo presentato
Martedì 5 luglio 2016
modificato
Mercoledì 6 luglio 2016, seduta n. 648

   ELVIRA SAVINO. — Al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
   come è noto, nel marzo 2014 la regione Puglia, avvalendosi di Formez Pa, ha bandito il concorso pubblico per titoli ed esami «Ripam Puglia» finalizzato all'assunzione di 200 funzionari a tempo indeterminato di categoria D, posizione economica D1, di cui 130 funzionari amministrativi (codice AG8/P) e 70 funzionari tecnici (codice TC8/P);
   la giunta regionale, con deliberazione n. 2693/2014, ha in seguito approvato il programma triennale di fabbisogno di personale, prevedendo la possibilità di nuovi impieghi per n. 902 posti di categoria D e C;
   il 16 ottobre 2015 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la graduatoria dei vincitori e degli idonei: la commissione interministeriale Ripam, preso atto di quanto segnalato dalla regione Puglia in merito alle proprie capacità assunzionali e alle procedure di mobilità espletate, ha infatti approvato le graduatorie finali di merito e autorizzato la loro pubblicazione sul sito Ripam, con inoltro del relativo avviso in Gazzetta Ufficiale;
   tuttavia, detto concorso, aperto alla partecipazione dei concorrenti esterni in applicazione degli articoli 3 e 97 della Costituzione, sembra, con tutta evidenza, sia stato «trasformato», ad avviso dell'interrogante, in strumento di stabilizzazione dei precari in servizio presso la regione;
   infatti, la regione ha previsto, per i partecipanti assunti a tempo determinato, premialità nella definizione della graduatoria finale rispetto agli aspiranti disoccupati esterni così abnormi da divenire distorsive e senza alcun dubbio penalizzanti per i candidati esterni, sconosciute in qualunque altra analoga procedura concorsuale;
   in particolare, i cosiddetti «precari» non solo sono stati esonerati dalla prova preselettiva (alla quale parteciparono complessivamente circa 20.000 candidati dei quali solo poco più di mille furono ammessi alle prove scritte), ma hanno goduto, altresì, di due punti aggiuntivi in graduatoria per ogni anno di servizio;
   come se non bastasse, la maggior parte di detti «precari» non ha mai superato alcun concorso, bensì solo prove ad evidenza pubblica. Nel novembre 2014, la regione Puglia ha affiancato al concorso - mentre lo stesso era in corso - un'ulteriore procedura di stabilizzazione. Ed infatti, con legge regionale n. 47 del 2014, la regione ha deciso di avvalersi della facoltà (non obbligo) di cui al comma 529 dell'articolo 1 della legge n. 147 del 2013 (legge di stabilità per il 2014), che riconosce alle regioni la facoltà di stabilizzare «a domanda» (cioè senza concorso) il personale impiegato a tempo determinato che possegga determinati requisiti di anzianità di servizio (36 mesi), senza previa verifica che avessero mai superato un concorso a monte;
   va sottolineato che lo stesso comma 529 presuppone, per la stabilizzazione, che le regioni che intenderanno avvalersene abbiano assolto alla carenza della dotazione organica attraverso l'impiego di personale a termine e che, invece, la regione Puglia abbia reclutato detto personale, nella maggior parte dei casi, «a supporto» delle strutture di gestione dei Po Fesr (fondi comunitari dell'Unione europea);
   come è noto, nel frattempo, nel dicembre 2014 il Governo ha promosso ricorso di legittimità costituzionale in via principale avverso la legge regionale n. 47 del 2014, censurando l'illegittimo ampliamento degli aventi diritto alla stabilizzazione;
   nel dicembre 2015 poi, come se non bastasse, con l'obiettivo di «neutralizzare» qualsivoglia pronuncia negativa per la regione Puglia e per il personale via via entrato, negli anni dei due Governi Vendola, con contratti flessibili, è stato approvato il comma 776 dell'articolo 1 della legge di stabilità per il 2016, che, ampliando l'arco temporale di applicazione del suddetto comma 529, consente di stabilizzare il personale che abbia maturato tre anni di anzianità di servizio al 31 dicembre 2015 (non più al 31 dicembre 2012, come sancito dalla vecchia formulazione);
   la Corte costituzionale, tuttavia, con sentenza n. 37 del 2015, ha dichiarato parzialmente inammissibile il citato ricorso del Governo «per carenza di motivazione», senza però nulla aggiungere in merito alla conformità della legge pugliese ai parametri di costituzionalità denunciati, né tantomeno in merito alla conformità all'articolo 97 della Costituzione, che sancisce che «agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge»;
   la normativa nazionale vigente («riforma D'Alia») e l'orientamento giurisprudenziale ormai consolidato ribadiscono il concetto secondo cui in caso di fabbisogno di personale le assunzioni devono essere effettuate tenendo conto, oltre che dei vincitori, anche degli idonei nelle graduatorie concorsuali in vigore;
   nonostante si stesse espletando un pubblico concorso, la regione Puglia contemporaneamente dava inizio ad un procedimento di stabilizzazione del personale precario in servizio, senza attendere che si concludesse il concorso Ripam e la relativa formazione delle graduatorie pubbliche;
   inoltre, l'articolo 13 «Assunzioni in servizio» della deliberazione del 6 marzo 2014 della Commissione per l'attuazione del progetto Ripam stabilisce che «in caso di rinuncia all'assunzione da parte dei vincitori o di dichiarazioni di decadenza dei medesimi subentreranno i primi idonei in ordine di graduatoria»;
   in sostanza, visto quanto sta accadendo per questo concorso, risulta che la regione Puglia voglia ritagliare le proprie misure in tema di reclutamento del personale a pieno ed esclusivo vantaggio dei titolati dei rapporti a termine, ben oltre ogni ragionevole e plausibile volontà di «smaltire» la platea dei «precari cosiddetti storici» e di combattere la precarizzazione, bensì attuando di fatto una forma privilegiata, non selettiva e «a ciclo continuo» di accesso alla pubblica amministrazione a danno di persone che si sono sottoposte a dure procedure concorsuali ed in violazione delle disposizioni legislative, ponendosi, tra l'altro, in maniera assolutamente contraria ad ogni criterio di meritocrazia;
   ed infatti, a quasi un anno dalla conclusione della procedura, nessun vincitore è stato ancora assunto, né è dato conoscere tempi e ordine di assunzioni relativi all'anno in corso nonché al prossimo triennio, in assenza a luglio 2016 addirittura del piano occupazionale 2016 e con la scadenza nel mese di dicembre 2016 del fabbisogno del personale attualmente vigente (triennio 2014-2016), circostanza che lascia in assoluta incertezza le sorti dei vincitori e degli idonei;
   di contro, gli unici atti concreti concernono l'approvazione della graduatoria degli stabilizzandi e, malgrado la vigenza della graduatoria del concorso, la proroga di centinaia di contratti a termine, in violazione di quelle norme di legge che stabiliscono di attingere dalle graduatorie di concorso vigenti anche per le assunzioni a tempo determinato;
   la questione esposta pone una problematica di indiscutibile rilevanza generale, che esige soluzioni omogenee sul territorio nazionale –:
   quali iniziative il Governo intenda assumere per garantire che le assunzioni nella pubblica amministrazione avvengano nel pieno rispetto della legalità ed in conformità ai principi costituzionali, in particolare in considerazione della vicenda esposta in premessa. (3-02363)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lavoro temporaneo

quadro

contratto di lavoro