ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02340

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 640 del 22/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: ROMANO PAOLO NICOLO'
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/06/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2016
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2016
DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2016
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2016
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2016
LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2016
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2016
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI 22/06/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 22/06/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IL 24/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02340
presentato da
ROMANO Paolo Nicolò
testo presentato
Mercoledì 22 giugno 2016
modificato
Venerdì 24 giugno 2016, seduta n. 641

   PAOLO NICOLÒ ROMANO, DE LORENZIS, NICOLA BIANCHI, DELL'ORCO, PESCO, CARINELLI, LIUZZI, SPESSOTTO e TRIPIEDI. – Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. – Per sapere – premesso che:
   il 13 aprile 2016 l'organizzazione sindacale, Fata Cisal ha indetto per il 17 giugno 2016 uno sciopero nazionale del personale non dirigente della Società Enav, Alitalia SAI e Aeroporti di Roma della durata di 24 ore. A tale sciopero hanno successivamente aderito, anche se con modalità e motivazioni diverse, altre sigle sindacali quali Licta, Filt Cgil, Fit Cisl, Ultratrasporti, Cub Trasporti, Unica, Confael Assovolo Trasporto Aereo, Ugl Techno Sky e USB del Gruppo Meridiana Fly;
   tale suddetto sciopero è stato proclamato in primis per criticare la decisione del Governo di alienare, per una ipotetica e opinabile riduzione del debito pubblico, il 49 per cento del capitale sociale di Enav spa e in secundis, in particolare le organizzazioni sindacali non firmatarie degli accordi sottoscritti il 2 agosto 2013, per ridiscutere il contratto collettivo nazionale di lavoro del settore del trasporto aereo il cui attuale regime, in particolare per i servizi ATM diretti e complementari, non garantisce più i livelli di tutela normativa e retributiva dei controllori di volo, creando di fatto forti disparità tra vecchi e nuovi lavoratori in servizio dando origine a vere e proprie forme di dumping sociale all'interno delle società del gruppo Enav; in tertiis lo sciopero è stato proclamato contro la «legge Fornero» che comportando l'innalzamento dell'età pensionabile per i controllori di volo Enav a 67 anni quando agli stessi viene ritirato, al compimento del sessantesimo anno di età, il titolo abilitante per lo svolgimento dell'attività professionale, ha creato un limbo dove all'impossibilità di esercitare la propria professione si aggiunge l'assenza di qualsiasi forma di trattamento pensionistico;
   contro tale sciopero si sono subito attivate le società direttamente interessate all'erogazione dei servizi del trasporto aereo. In particolare, la stessa Enav che, con nota del 31 maggio 2016, ha comunicato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti le gravi ripercussioni per il traffico aereo di tale sciopero, considerando che nella fascia oraria di 24 ore attraversano lo spazio aereo nazionale all'incirca 5300 voli tra nazionali, internazionali e sorvoli. Anche Meridiana Fly e Alitalia Sai, con distinte comunicazioni del 7 e 8 giugno 2016, hanno rappresentato al Ministero le implicazioni negative di tale sciopero per le loro società. In particolare, Alitalia avrebbe dovuto cancellare ben 330 voli con un impatto sulla mobilità di all'incirca 37 mila passeggeri ai quali, considerando l'elevato coefficiente di riempimento tipico delle giornate di inizio estate, non era possibile garantire una riprotezione in giornata;
   in virtù di tali pressioni lo stesso 8 giugno 2016 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con nota prot. 22660, rivolgerà l'invito alle organizzazioni sindacali di valutare l'opportunità di sospendere le azioni di sciopero onde consentire il superamento delle sopracitate criticità. Invito che verrà reiterato in occasione del tentativo di conciliazione tra le parti, promosso presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti il 10 giugno 2016, che però avrà esito negativo;
   la mancata positiva conciliazione tra le parti ha spinto il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ad emanare il 13 giugno 2016 l'ordinanza ministeriale n. 185T per imporre il differimento dello sciopero indetto dalle organizzazioni sindacali per il 17 giugno 2016 al fine di evitare un grave e irreparabile pregiudizio al diritto alla libera circolazione delle persone costituzionalmente garantito;
   contro la sopracitata ordinanza ministeriale le sigle sindacali Unica e Licta, relativamente al solo differimento dello sciopero nazionale dei controllori di volo dell'Enav, programmato per sole 4 ore (dalle ore 13:00 alle ore 17:00) del 17 giugno, hanno proposto ricorso al Tar del Lazio che con decreto n. 3302 del 2016 ha accolto l'istanza cautelare sospendendo l'ordinanza in quanto non sono «... ravvisabili nella situazione in esame i presupposti applicativi dell'articolo 8 della citata legge n. 146 del 1990, per quanto riguarda l'iniziativa autonoma del Presidente del Consiglio dei ministri o di un Ministro dallo stesso delegato (nella fattispecie: Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti) sotto il profilo della necessità ed urgenza di provvedere per fondato pericolo di pregiudizio grave e imminente ai diritti della persona costituzionalmente garantiti e della necessaria previa informativa alla Commissione di Garanzia»;
   oltre alle argomentazioni della sentenza del Tar Lazio va anche evidenziato che in questa vicenda il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha agito, secondo gli interroganti, in palese conflitto di interessi, considerando che la rappresentante del Governo nel tentativo di conciliazione tra le parti datoriali e sindacali era la vice capo di gabinetto del Ministro, Dottoressa Maria Teresa di Matteo, attuale membro del consiglio di amministrazione di Enav Spa oltre ad esserne stata presidente nel recente passato. Praticamente è venuto meno, ad avviso degli interroganti, il ruolo super partes del Governo in una delicata vicenda che vede contrapposti personale non dirigente e management non solo direttivo ma anche azionario della stessa Enav che per legge è sottoposta alla vigilanza dello stesso Ministero delle infrastrutture e dei trasporti –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intendano intraprendere per evitare in futuro il ripetersi di episodi lesivi del diritto costituzionale (articolo 40 della Costituzione) dei lavoratori di esercitare lo strumento dello sciopero nell'ambito delle leggi che lo regolano e per evitare che il Governo possa perdere il suo ruolo di imparzialità e neutralità nelle circostanze in cui tale diritto costituzionalmente garantito riguardi società direttamente controllate. (3-02340)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contrattazione collettiva

libera circolazione delle persone

sciopero