ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02297

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 633 del 07/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: BRAMBILLA MICHELA VITTORIA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 07/06/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 07/06/2016
Stato iter:
08/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/06/2016
Resoconto BRAMBILLA MICHELA VITTORIA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 08/06/2016
Resoconto BOSCHI MARIA ELENA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RIFORME COSTITUZIONALI E RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 08/06/2016
Resoconto BRAMBILLA MICHELA VITTORIA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/06/2016

SVOLTO IL 08/06/2016

CONCLUSO IL 08/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02297
presentato da
BRAMBILLA Michela Vittoria
testo presentato
Martedì 7 giugno 2016
modificato
Mercoledì 8 giugno 2016, seduta n. 634

   BRAMBILLA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
   in molti Paesi asiatici – come la Cina, il Vietnam e la Corea del Sud – è culturalmente accettabile, legale o tollerato consumare carne di cane. In alcuni casi la tradizione risale a 4-5 secoli fa e comunque solo in tempi relativamente recenti i cani sono stati considerati e trattati come animali da compagnia;
   secondo l'organizzazione World dog alliance (Wda), con sede ad Hong Kong, 30 milioni di cani all'anno sono macellati, cotti e mangiati in Asia. Circa 70 su cento sono animali da compagnia sottratti alle famiglie;
   Paesi come le Filippine (già da decenni) e Taiwan (nel 2001) hanno approvato leggi che vietano il commercio e il consumo di carne di cane. Il divieto è in vigore anche ad Hong Kong, mentre è rimasto a livello di proposta (2010) in Cina, tuttavia le numerose organizzazioni protezioniste locali impegnate nella campagna contro questo business fanno notare che, anche laddove esistono divieti, i controlli sono scarsi e la legge frequentemente elusa;
   a Yulin, città-prefettura della regione autonoma di Guangxi, nella Repubblica popolare cinese, si svolge ogni anno, il 21 giugno, il «Festival della carne di cane al solstizio d'estate» – un'iniziativa privata nata in anni recenti ma fondata su vecchie usanze – durante il quale sono macellati, cotti e mangiati oltre 10 mila cani: animali detenuti in gabbie piccolissime e affollatissime, uccisi con metodi crudeli e spesso scuoiati ancora vivi. Per la prima volta nel 2015 sono stati aggiunti al menu anche i gatti. Ciò che avviene a Yulin è ampiamente documentato, con sanguinosa evidenza, dai media di tutto il mondo, da filmati di turisti, da video facilmente reperibili su Youtube o servizi analoghi;
   il festival di Yulin è oggetto di una protesta globale, che coinvolge milioni di persone con numerose petizioni lanciate (o rilanciate) su internet. Tra queste la campagna della Lega italiana per la difesa degli animali e dell'ambiente, rappresentante per l'Italia della Wda. Al presidente della Wda, Genlin, si deve anche uno sconvolgente documentario di 90 minuti sul fenomeno del traffico e del consumo di carne di cane in Asia, «Eating happiness», del 2015;
   secondo il quotidiano inglese Express, nell'edizione del 25 maggio 2016, un gruppo di attivisti cinesi ha intercettato sulla superstrada di Tianjin, nei pressi di Pechino, un camion stracarico di gabbie con cani malati e feriti diretto a Yulin, l'ha bloccato e tenuto «sotto assedio» per tre giorni, finché i cani non sono stati liberati. Gli animali erano allo stremo, disidratati, coperti di ferite e di pustole. Moltissimi portavano collari e medagliette, chiaro segno del fatto che si trattava di animali da compagnia rubati;
   cadono invece tra luglio e agosto in Corea del Sud – Paese che nel 2018 ospiterà i XXIII Giochi olimpici invernali – i cosiddetti Bok Nal, i «giorni del cane». Secondo il calendario lunare sono i più caldi dell'anno. In questo periodo è costume mangiare carne di cane che, stando alla superstizione locale, «rinfresca e rinvigorisce» il corpo. Non si sa esattamente quanti animali perdano la vita, ma stime prudenziali parlano di 1-2 milioni sui 5 consumati ogni anno: cani sottratti alle case, catturati per strada, trasportati dai villaggi o dagli allevamenti in condizioni igieniche spaventose, spesso torturati (alcuni credono che la carne così diventi più tenera), uccisi a mazzate e macellati con metodi crudeli;
   nel novembre 2015 il Governo britannico, su sollecitazione di alcuni membri del Parlamento, ha assunto alla Camera dei Comuni l'impegno di rappresentare ai Governi interessati, anche tramite gli ambasciatori, le preoccupazioni e le istanze emerse durante il dibattito parlamentare sul commercio e il consumo della carne di cane;
   nei giorni scorsi è stata presentata al Congresso degli Stati Uniti d'America una risoluzione che condanna il festival di Yulin e chiede alle autorità cinesi di mettere fine al commercio della carne di cane –:
   se non ritenga di compiere tutti i passi opportuni, possibilmente coinvolgendo i partner europei e l'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, per sollevare la questione del commercio e del consumo della carne di cane con i Governi dei Paesi dell'Estremo Oriente dov’è diffusa tale pratica, in particolare per chiedere alle autorità cinesi di porre fine al massacro di Yulin e a quelle coreane, anche in relazione agli imminenti Giochi di Pyeongchang, di vietare il consumo e il commercio della carne di cane, causa di abusi ripugnanti e di ingiustificabili sofferenze. (3-02297)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

consumo alimentare

alimentazione umana

animale domestico