ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02204

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 609 del 19/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: DE LORENZIS DIEGO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/04/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE 19/04/2016
CASTELLI LAURA MOVIMENTO 5 STELLE 19/04/2016
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 19/04/2016
LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 19/04/2016
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 19/04/2016
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 19/04/2016
ROMANO PAOLO NICOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 19/04/2016
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 19/04/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 19/04/2016
Stato iter:
20/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/04/2016
Resoconto LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 20/04/2016
Resoconto DELRIO GRAZIANO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 20/04/2016
Resoconto DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/04/2016

SVOLTO IL 20/04/2016

CONCLUSO IL 20/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02204
presentato da
DE LORENZIS Diego
testo presentato
Martedì 19 aprile 2016
modificato
Mercoledì 20 aprile 2016, seduta n. 610

   DE LORENZIS, DELL'ORCO, CASTELLI, FRUSONE, LIUZZI, NICOLA BIANCHI, CARINELLI, PAOLO NICOLÒ ROMANO e SPESSOTTO. – Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . – Per sapere – premesso che:
   nel corso degli ultimi due anni si è registrata, da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, una serie di nomine commissariali presso le diverse autorità portuali del Paese. Tra queste, a titolo esemplificativo, vi sono quelle del commissario straordinario di Olbia e Golfo Aranci, Pietro Preziosi, al suo secondo mandato semestrale; di Livorno, Giuliano Gallanti, al suo secondo mandato semestrale; di Piombino, Luciano Guerrieri, al suo settimo mandato commissariale dopo due mandati da presidente della medesima autorità portuale; in situazioni analoghe si trovano le autorità portuali di Augusta, Catania, Cagliari, Bari, Brindisi, Taranto, Trieste, Napoli e Genova;
   in particolare per quanto riguarda l'autorità portuale di Augusta, il commissario straordinario, Alberto Cozzo, al suo terzo mandato semestrale, nominato inizialmente con decreto ministeriale del 13 novembre 2014, confermato successivamente con decreto ministeriale del 14 maggio 2015 e 15 novembre 2015, la cui scadenza è prevista per maggio 2016, è oggi al centro delle vicende giudiziarie riguardanti l'inchiesta sugli «appetiti» riguardanti lo stesso porto siciliano;
   secondo le ricostruzioni la nomina del Cozzo sarebbe giunta a seguito di pressioni indebite da parte di un gruppo, più volte definito «clan» nell'ambito delle intercettazioni, e dagli stessi inquirenti bollata come «associazione a delinquere» di cui avrebbero fatto parte i lobbisti Nicola Colicchi e Gianluca Gemelli, quest'ultimo avrebbe sfruttato il proprio legame con l'allora Ministro dello sviluppo economico Federica Guidi per perseguire interessi delle sue aziende e di quelle di riferimento (in particolare per l'emendamento inserito in legge di stabilità per il 2015 a favore di attività estrattive tra la Basilicata e la Puglia), il presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello, nonché il dirigente del Partito Democratico, Paolo Quinto, e il Capo di stato maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe De Giorgi, che risulta indagato per una presunta connessione tra il programma navale (di cui alla legge di stabilità per il 2014 e all'atto del Governo n. 128) e lo scandalo petroli che ha portato alle dimissioni del richiamato Ministro dello sviluppo economico;
   risulterebbe che Gemelli chiese aiuto all'ammiraglio De Giorgi per evitare problemi sulle concessioni nel porto di Augusta nell'attrezzare il pontile necessario all'attracco delle petroliere, nell'installazione dei tubi necessari al trasbordo, nell'autorizzare la serie di serbatoi destinati a conservare il greggio;
   in tal senso il commissario Alberto Cozzo, considerato favorevole ai piani del gruppo sopra citato per la concessione del pontile del porto di Augusta, si sarebbe guadagnato la riconferma per la quale lo stesso Lo Bello sarebbe intervenuto nei confronti del Ministro interrogato. Al tempo stesso l'ammiraglio Roberto Camerini, considerato scomodo dallo stesso Gemelli, veniva trasferito a La Spezia al comando Marina nord, evidentemente dando seguito a quanto emerso dalle intercettazioni: «l'ipotesi di portarlo a Taranto non va bene, perché avrebbe presa su Augusta. Deve andare da Roma in su (...) Uno perché così si neutralizza, due perché ci sono tempi più stretti»;
   la nomina del commissario straordinario dell'autorità portuale e le conferme successive al medesimo incarico non sono oggi disciplinate da alcuna norma di legge, posto che, ai sensi dell'articolo 8, commi 1 e 1-bis, della legge n. 184 del 1994, il presidente dell'autorità portuale è nominato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, previa intesa con la regione interessata, e all'articolo 7, comma 3, è previsto che lo stesso Ministro possa revocare il mandato del presidente e sciogliere il comitato portuale con proprio decreto qualora «il piano operativo triennale non sia approvato» e «il conto consuntivo evidenzi un disavanzo». Al successivo comma 4 si dispone che con il medesimo decreto di revoca e scioglimento il Ministro nomini un commissario per un periodo massimo di sei mesi;
   la citata legge, che disciplina le autorità portuali, non prevede pertanto alcun caso di commissariamento o deroga nella nomina dei vertici dell'autorità portuale diversi da quelli richiamati. Altresì, come ribadito anche dalla giurisprudenza costituzionale, è possibile ai sensi del decreto-legge n. 293 del 1994, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 444 del 1994, al fine di assicurare il buon andamento e l'imparzialità dell'organizzazione amministrativa, prorogare per non più di quarantacinque giorni gli organi amministrativi non ricostituiti entro la scadenza del termine di durata;
   ai sensi dell'articolo 9 della legge n. 14 del 1978, recante norme per il controllo parlamentare sulle nomine negli enti pubblici, ivi comprese le autorità portuali, le nomine, le proposte o designazioni effettuate dal Consiglio dei ministri o dai Ministri devono essere comunicate entro quindici giorni alle Camere. Tali comunicazioni, a quanto risulta agli interroganti, non sono ancora pervenute, in contrasto con l'obbligo previsto a norma di legge. Si richiama peraltro il secondo periodo dell'articolo 9 in cui si specifica che «tali comunicazioni devono contenere l'esposizione dei motivi che giustificano le nomine, le proposte o designazioni, le procedure seguite ed una biografia delle persone nominale o designate»;
   ai sensi dell'articolo 8, comma 1, lettera f), della legge n. 124 del 2015 (cosiddetta legge delega Madia); il Governo ha approvato in via preliminare lo schema di decreto legislativo di riorganizzazione delle autorità portuali, con l'espresso obiettivo di inaugurare «un nuovo modello di governance» orientato a concentrare ulteriormente il potere decisionale in un numero ristretto di soggetti e di consessi, direttamente sottostanti al Governo nazionale, nell'ottica di «velocizzare le procedure»;
   in tal modo, a parere degli interroganti, si rischia di offrire un pericoloso combinato disposto di concentrazione dei poteri e speditezza decisionale che, come nel caso della nomina del commissario straordinario di Augusta, potrebbe contribuire o quanto meno facilitare il perseguimento di interessi particolari, come quelli della richiamata «cricca dei porti e delle navi», che avrebbe dimostrato un'evidente capacità infiltrativa e interferenziale di alcuni soggetti nei confronti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nonché in quello della difesa e più in generale nel Governo;
   l'inchiesta della procura di Potenza sta portando alla luce diverse prove a dimostrazione dell'esistenza, oltre che di sodalizi di dubbia natura, di un cordone di comando esterno alle istituzioni democraticamente scelte dai cittadini peraltro non sempre riconducibili prima facie a situazioni illecite –:
   quali iniziative il Governo intenda mettere in atto per affrontare quelle che appaiono agli interroganti evidenti interferenze di interessi rilevate e quelle di cui è soggetto a rischio l'intero sistema di governance portuale e infrastrutturale in genere, posto che la riforma delle autorità portuali, di cui allo schema di decreto legislativo citato in premessa, così come pensata non può rappresentare un valido strumento. (3-02204)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

organizzazione amministrativa

controllo parlamentare

governo