ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02120

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 591 del 16/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: BERNINI PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 16/03/2016
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 16/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 16/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02120
presentato da
BERNINI Paolo
testo di
Mercoledì 16 marzo 2016, seduta n. 591

   PAOLO BERNINI, MANTERO e GAGNARLI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   secondo il «Contratto nazionale di Servizio» stipulato tra RAI Radiotelevisione Italiana e Ministero dello sviluppo economico, all'articolo 2 lettere a), d), f), m) e articolo 3, lettera f) si ribadisce l'esigenza di pluralismo informativo in cui si raccomanda di: «garantire l'informazione, l'apprendimento e lo sviluppo del senso critico, civile ed etico», oltre che «garantire il pluralismo, rispettando i princìpi di obiettività, completezza, imparzialità, lealtà dell'informazione, di apertura alle diverse opinioni e tendenze sociali»;
   nella trasmissione televisiva «I nostri amici animali» di Rai 2, sono utilizzati contributi video dell'addestratore statunitense Cesar Millan;
   l'addestratore Cesar Millan è stato oggetto di numerose critiche da parte dell'Associazione – American Veterinary Society of Animai Behavior (AVSAB) – in merito all'utilizzo dei metodi crudeli e coercitivi utilizzati dallo stesso e attualmente è sotto accusa negli Stati Uniti per maltrattamento di animali (fonte: vetmedicine.about.com;
   in Italia, per le medesime motivazioni, sia la FNOVI (Federazione nazionale degli ordini dei medici veterinari italiani) che la SISCA (Società italiana di scienze comportamentali applicate) hanno duramente contestato i metodi di addestramento praticati richiedendo che non fossero pubblicizzati e promossi in Italia in virtù del fatto che questi causano maltrattamento e pubblicando, in merito, un documento specifico;
   sulla stessa linea la SCIVAC Società culturale italiana veterinari per animali da compagnia e l'ASETRA (Associazione di studi etologici e tutela della relazione con animali), e le principali associazioni per la protezione degli animali che hanno già fortemente condannato i metodi di Millan che prevedono l'uso sistematico della forza, e della coercizione causando il maltrattamento fisico e psicologico del cane. Oltre a non educare ed informare i proprietari al rispetto del benessere dell'animale, avallando quindi accessori come i collari a strozzo con punte interne, lui stesso impiega come ausilio nell'addestramento il collare elettrico, il cui uso in Italia è valutabili come maltrattamento di animali, reato perseguito dal codice penale (fonti: http://www.asetra.it);
   in un servizio di Striscia la notizia si mostra il video di uno dei casi più noti e gravi in cui l'addestratore utilizza i collari elettrici;
   l'uso del collare elettronico è stato indagato scientificamente, non lasciando spazi ad interpretazioni né sul presunto uso «corretto» né sui danni che causa. Le risultanze della pubblicazione: « Training dogs with help of the shock collar: short and long term behavioural effects» evidenziano che si tratta di uno strumento dannoso e che causa stress, dolore, ed anche danni fisici (fonte: http://www.sciencedirect.com);
   l'ordinamento giuridico si è espresso in merito all'uso dei collari elettronici e, tra le tante, si cita la sentenza del 17 settembre 2013, n. 38034 della terza sezione penale della Corte di cassazione nella quale si legge con chiarezza: «il collare elettronico è certamente incompatibile con la natura del cane, fondandosi sulla produzione di scosse o altri impulsi elettrici che, tramite un comando a distanza, si trasmettono all'animale provocando reazioni varie»;
   Millan si rapporta infatti al cane come se fosse una macchina da domare con la quale il proprietario non ha nessun ruolo relazionale. Il suo approccio nega completamente l'esistenza della cognizione animale e i suoi metodi si basano sull'uso della forza, della paura e della punizione. La sua formazione non considera in alcun modo nemmeno i rilevanti studi scientifici – veterinari ed etologici – che suggeriscono come educare i cani nel rispetto dei codici comportamentali e delle esigenze proprie della specie. Tali metodi sono quindi assolutamente privi di ogni base scientifica e molto pericolosi per il benessere dei cani, ma anche per la sicurezza delle persone –:
   se si ritenga opportuno assumere iniziative per evitare che siano promossi in Italia metodi di addestramento dei cani che sono chiaramente dannosi, quando addirittura non configurano reato;
   se si ritenga opportuno promuovere le numerose professionalità e i metodi educativi dei cani che, come la scienza veterinaria ed etologica riconoscono, sviluppano un corretto rapporto tra l'uomo e il cane e sono basati sulla fiducia e sulla relazione positiva che si deve instaurare in ogni relazione zooantropologica;
   se non si consideri necessario assumere iniziative per associare l'applicazione delle normative relative al divieto di uso di metodi brutali ed inaccettabili e condannati dai veterinari comportamentalisti nazionali ed internazionali;
   se non si ritenga necessario assumere iniziative per colmare il vuoto normativo in materia di strumenti coercitivi per i cani; dal divieto di vendita di collari elettronici, della vendita di collari a strozzo, semistrozzo e con le punte.
(3-02120)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

benessere degli animali

animale domestico

autorizzazione di vendita