Legislatura: 17Seduta di annuncio: 581 del 02/03/2016
Primo firmatario: CALABRO' RAFFAELE
Gruppo: AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Data firma: 02/03/2016
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
- MINISTERO DELL'INTERNO
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 02/03/2016
RITIRATO IL 10/05/2016
CONCLUSO IL 10/05/2016
CALABRÒ. —
Al Ministro della salute, al Ministro dell'interno, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali
. — Per sapere – premesso che:
il servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica) è parte integrante del sistema sanitario nazionale e garantisce la continuità dell'assistenza medica al termine dell'orario di servizio dei medici di famiglia e dei pediatri;
esso costituisce un servizio pubblico a basso impatto economico, strategico e indispensabile per l'intera collettività capace di garantire assistenza sanitaria continuativa in realtà geografiche eterogene per territorio e densità di popolazione e assume le caratteristiche di filtro tra cittadino e strutture territoriali di I e II livello garantendo il mantenimento dello stato di salute del cittadino;
le modalità di erogazione al servizio, i compiti e gli orari sono normati dall'Accordo collettivo nazionale del 29 luglio 2009 e dall'Accordo integrativo regionale per la continuità assistenziale D.A. 6 ottobre 2010 del Garante ufficiale della regione siciliana n. 45 del 15 ottobre 2010);
nonostante la regolamentazione dell'accordo integrativo aziendale e dell'Accordo collettivo nazionale attualmente si è dinanzi ad un sistema che non tutela adeguatamente il personale di continuità assistenziale;
i numerosi casi di violenza ed aggressione rendono il servizio di guardia medica un lavoro molto pericoloso, al punto che gli addetti sono costretti a chiedere provvedimenti urgenti al Ministro dell'interno per tutelare l'incolumità del medico di continuità assistenziale durante il servizio;
i medici del servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica) spesso sono sottoposti a turni sfiancanti ed a lavoro usurante, ricevono una paga del tutto insufficiente, non si vedono riconosciute ferie e periodi di malattia, sono continuamente esposti al rischio di aggressione, non si vedono riconosciuti i diritti previdenziali e prestano il loro servizio in sedi non conformi al decreto legislativo n. 81 del 2008 –:
quali iniziative urgenti intendano assumere allo scopo di assicurare la sicurezza nei luoghi di lavoro normati dal decreto legislativo n. 81 del 2008 e dall'Accordo collettivo nazionale del 2009, agli articoli 8 e 8-bis;
se non sia opportuno, per quanto di competenza, promuovere l'apertura di un tavolo di confronto allo scopo di individuare i provvedimenti necessari per garantire una maggiore tutela dei diritti previdenziali dei medici del servizio di continuità assistenziale. (3-02076)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):contratto collettivo
protezione del consumatore
conseguenza economica