Legislatura: 17Seduta di annuncio: 581 del 02/03/2016
Primo firmatario: VEZZALI MARIA VALENTINA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 02/03/2016
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 02/03/2016
VEZZALI. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale
. — Per sapere – premesso che:
è una dolorosa vicenda quella che si trascina da oltre due anni e mezzo, riguardante 26 famiglie italiane e 32 bambini della Repubblica democratica del Congo (RDC);
secondo il dipartimento per l'emigrazione della Repubblica democratica del Congo, tra il 2009 e il 2013 sono stati adottati da famiglie straniere, provenienti da 15 diversi paesi, 1.006 bambini congolesi;
le autorità della Repubblica democratica del Congo sono state spinte a interrompere le procedure di adozione a seguito di notizie che lasciavano intendere che i minori potessero essere vittima di traffici illeciti o addirittura venduti dalle famiglie adottive;
da qui, la decisione di applicare restrizioni nelle procedure di adozione internazionale e seguire l'orientamento di Russia e Cina per tutelare i loro bambini orfani;
nel 2013 furono convocati gli ambasciatori di Italia, Stati Uniti, Francia, Canada, Belgio e Gran Bretagna per informarli della decisione di «sospendere temporaneamente» le adozioni in attesa dei risultati di una inchiesta avviata dal governo per far luce sugli illeciti;
l'allora Ministro degli affari esteri italiano assicurò che le adozioni relative alle 26 coppie italiane e i 32 bambini congolesi approvate dal Governo della Repubblica democratica del Congo erano definitive e che le coppie erano già legalmente i genitori dei bambini;
la sospensione delle adozioni, però, impedì a queste famiglie di lasciare la Repubblica democratica del Congo, mentre i loro visti stavano per scadere, ma non bloccò le coppie francesi che rientrarono in patria con i loro figli;
le associazioni che seguono le coppie nel lungo percorso burocratico che porta all'adozione internazionale assicurano che in questi tre anni (dal 2013, quando ha avuto inizio il blocco temporaneo) i minori hanno intrattenuto contatti quasi quotidiani con i loro genitori via skype;
in Italia ci sono circa 120 famiglie che, seguite da enti e associazioni, aspettano lo sblocco della situazione; finora una trentina di coppie sono riuscite nell'impresa di partire dal Congo con i loro figli, una decina sono rientrati in Italia a novembre 2015, ma le autorità della Repubblica democratica del Congo hanno oltre 900 pratiche da esaminare e per questo i tempi si allungano;
a seguito di tentativi che negli anni non hanno prodotto i risultati sperati, in questi giorni sembra che le autorità della Repubblica democratica del Congo abbiano deciso di far partire 150 bambini, la maggior parte dei quali adottati da coppie americane; almeno 8 di questi bambini (qualche voce parla di 5) sono adottati da coppie italiane e dovrebbero riuscire a lasciare il Congo, ma nessuno è in grado di precisare la tempistica del rientro –:
se il Governo non ritenga opportuno adoperarsi, in assenza di garanzie da parte delle autorità della Repubblica democratica del Congo, in merito alla sospensione del blocco delle procedure di adozione, perché a queste famiglie sia almeno consentito di avere la possibilità di trascorrere un periodo di vacanza in Italia con i loro bambini, che hanno bisogno di affetto e che vivono in orfanotrofi poverissimi;
se il Governo non intenda adottare le iniziative di competenza per onorare le aspettative di queste famiglie e giungere a una conclusione di questa dolorosa vicenda che si trascina da troppo tempo. (3-02075)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):adozione di minore
tutela
adozione internazionale