ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01927

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 546 del 13/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: BALDASSARRE MARCO
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Data firma: 13/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 13/01/2016
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 13/01/2016
MATARRELLI TONI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 13/01/2016
SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 13/01/2016
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 13/01/2016
BRIGNONE BEATRICE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 13/01/2016
CIVATI GIUSEPPE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 13/01/2016
MAESTRI ANDREA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 13/01/2016
PASTORINO LUCA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 13/01/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 13/01/2016
Stato iter:
14/01/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/01/2016
Resoconto BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
 
RISPOSTA GOVERNO 14/01/2016
Resoconto ORLANDO ANDREA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 14/01/2016
Resoconto BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/01/2016

SVOLTO IL 14/01/2016

CONCLUSO IL 14/01/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01927
presentato da
BALDASSARRE Marco
testo presentato
Mercoledì 13 gennaio 2016
modificato
Giovedì 14 gennaio 2016, seduta n. 547

   BALDASSARRE, ARTINI, BECHIS, MATARRELLI, SEGONI, TURCO, BRIGNONE, CIVATI, ANDREA MAESTRI e PASTORINO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   essendo passato già un mese dal cosiddetto «decreto salva banche», ancora non risulta che sia stato disposto alcun provvedimento cautelare e conservativo del patrimonio degli amministratori, dei revisori e di chi avrebbe dovuto vigilare e sorvegliare sulla situazione finanziaria delle banche;
   è di tutta evidenza, ad avviso degli interroganti, che le banche responsabili dell'amministrazione e i soggetti di cui sopra possono facilmente spogliarsi di tutti i loro beni anche cedendoli a persone complici o a prestanome improvvisati;
   ad oggi non risulta attivata alcuna procedura di fallimento o di liquidazione coatta amministrativa nei confronti delle banche in dissesto né sono stati nominati i relativi organi che si occupano della situazione fallimentare delle stesse banche salvo, l'avvio della procedura di risoluzione delle quattro banche oggetto del sopradetto decreto;
   dovranno essere accertate le responsabilità civili degli amministratori, dei revisori e di chi doveva vigilare e sorvegliare le banche sottoposte al provvedimento del 23 novembre 2015 per evitare anche il decorso della prescrizione delle relative responsabilità;
   in attesa di accertare le responsabilità sarebbe stato possibile emettere provvedimenti cautelari e conservativi del patrimonio dei soggetti responsabili su cui rivalersi qualora venisse accertato successivamente il ruolo rivestito nel dissesto finanziario delle banche stesse;
   ai sensi dell'articolo 35 del decreto legislativo n. 180 del 2015, durante la procedura di risoluzione a cui sono state sottoposte le sopradette quattro banche, «l'esercizio dell'azione sociale di responsabilità e di quella dei creditori sociali contro i membri degli organi amministrativi e di controllo e il direttore generale, dell'azione contro il soggetto incaricato della revisione legale dei conti e dell'azione del creditore sociale contro la società che esercita l'attività di direzione e coordinamento, spetta ai commissari speciali sentito il comitato di sorveglianza previa autorizzazione della Banca d'Italia. In mancanza di loro nomina l'azione di responsabilità spetta a un soggetto designato dalla Banca d'Italia»;
   il presidente Roberto Nicastro, nominato il 22 novembre 2015 dalla Banca d'Italia presidente del consiglio di amministrazione di Nuova Banca Marche, Nuova Carife, Nuova Banca Etruria e Nuova Cari Chieti, non ha iniziato alcuna procedura nei confronti dei patrimoni degli amministratori responsabili, neanche il congelamento dei loro beni, ma si è limitato a redigere una «lettera aperta» sui quotidiani locali in cui evoca un «rinforzato spirito di fiducia» e una «relazione forte, intensa e duratura» con i risparmiatori di Banca Marche, Carife, Banca Etruria e Cari Chieti –:
   se il Ministro interrogato non intenda assumere iniziative normative per prevedere l'adozione di misure cautelari conservative del patrimonio di tutti coloro che hanno amministrato le quattro banche, oggetto del decreto finalizzato a salvarle, oltre a quello dei revisori e di coloro che dovevano vigilare sulla situazione finanziaria delle stesse banche negli ultimi 10 anni. (3-01927)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

banca

fallimento

risoluzione